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Il ritorno di Spike Lee e il ritorno del Genius, o forse il totale storno


11 Apr

Norton 25 ora

BlacKkKlansman

Ma è ancora vivo Spike Lee? Sì sì, anche se l’avevamo perso. Sì, cos’è quella pacchianata di She’s Gotta Have It e tutte quelle stronzate che ha girato con la mano sinistra, come si suol dire, degli ultimi 10-15 anni? Spazzatura. Miracolo a Sant’Anna e il remake di Old Boy con Josh Brolin. Tutto da buttare, da cancellare, via via, su. Cestiniamo e non ci pensiamo più.

Invece questo suo nuovo film, che potrebbe essere presentato in anteprima a Cannes, mi attizza.

La storia vera, semmai narrata col suo stile robusto e pazzerello, di Ron Stallworth, un film sul Ku Klux Klan.

Insomma, qui il regista di Inside ManLa 25ª ora e altri grandi film cazzuti che conoscete benissimo, si cimenta ancora con atmosfere torbide, sudate, sporche e cattive. Quello che gli riesce meglio, e ci potrebbe scappare il capolavoro.

Eppur il mondo va in una direzione proprio leeiana. Leeiana non è male, anche se in molti preferiscono Liliana. Sì, non la Cavani, che è già andata, Liliana, una tipa del mio quartiere che anche con dieci gradi sotto zero indossa una minigonna arrapante da vera nerona… una pantera che va sempre dalla parrucchiera e si fa la permanente con tutti gli “sciampisti” più trash di Bologna. Quelli che sanno come “frizionare” il pelo e lo rendono riccio per l’eccitamento, lo strizzano e dunque glielo “raddrizzano”. Eh sì, Liliana ha preso quel che passava il convento. Un convento poco parrocchiano, diciamocela, ma certamente non per parrucconi.

Sì, Liliana era stanca di ragazzi troppo idealisti che si credevano il messia ma adora Denzel Washington, si spara tutti i suoi film, va matta più di quello che già è per questo pezzo d’uomo “abbronzato”, per dirla alla Berlusconi, che vorrebbe fosse il suo Malcolm X. Liliana era stanca dei predicatori che poi non combinavano, stringi stringi, un beneamato cazzo. Liliana abbisognava di uomini tosti, quelli che vanno dritto al sodo, uomini da He Got Game e infilano le palle da bucanieri del suo canestro con acrobazie “cestistiche” da Michael Jordan. Molti suoi amanti non sono sudamericani ma rumeni, slovacchi e anche racchi. E ora, avendo preso coscienza che non diverrà mai una da Parlamento, si è accontentata del suo “riscaldamento”. Autonomo, sebbene abbia pochi soldi, sa come accendersi da sé. Sbarcando il lunario fra mutande sbracate. Sì, Liliana ha fatto la sua scelta di vita, moralmente discutibile, ma in fondo, “molto in fondo”, le va bene così. Come si suol dire, chi s’accontenta gode. Contenta lei, contenti quasi tutti. Sì, ha una clientela che va dal quartiere Navile al Pilastro, fra impiastri, uomini navigati, uomini sul lastrico e persino dottori con doppie vite “pastrocchianti”. Sì, quelli che danno un colpo alla botte, uno alla moglie, uno alla parcella, e uno alla porcella.

Sì, Liliana è una vera Bocca di Rosa…

Non abita in un paesino ma comunque sa come far inzuppare i “Pavesini”. Sta a Bologna eppur da lei vanno anche quelli di Pavia. Come? I paviensi? I pavesani? Macché pavesani! Liliana sa comunque “pavesarli”, mie paesani. Pavesare, verbo che significa ornare la nave con pavesi. Cosa sono i pavesi? Quelli che hanno letto Cesare Pavese? Mah, se lo dite voi…

Che Liliana sia una zoccola mi sembra palese ma quel che si palesa è una società allo sbando. Alcuni stan messi con più “pene” di lei. Sì, sempre più gente depressa prima o poi scoppierà come il killer di Summer of Sam. E prenderà ordini dal proprio cane. E nemmeno il John Turturro di The Night Of potrà salvarli.

Di mio, invece, devo pensare al futuro. Un futuro che, permettetemelo di dire, viste le mie potenzialità si preannuncia da “fottuto” genio. E amatevi un po’ di più. Basta con questi nazismi, razzismi e fascismi!

Nella vita bisogna sempre reinventarsi.

Un mio amico mi ha detto… guarda, ho due lauree ma non mi prende nessuno sul serio, soprattutto non riesco a trovare un lavoro soddisfacente. Sai, ho deciso. Dalla prossima settimana, metto un cartello nella mia zona, con scritto. DONNE, TELEFONATE A QUESTO NUMERO, ricevo dalle ore 9 e 30 del mattino alle 7 di sera, pausa pranzo permettendo e festivi esclusi. No, comunque ai festini. Posso offrire solo piaceri “genuini” ma in sereno, confortevole tête-à-tête discreto e casereccio. No anche a quelle con le grosse tette, non mi piacciono.

Sì, il mio amico sta messo a pecora… aveva studiato tanto per non farsi trombare, così tanto che ora deve sperare che se lo trombino a pagamento.

Lo storneranno?

Su questa stronzata, vi saluto. Ho una che vuole la mia compagnia ma credo che la manderò a cagare.

Mi manca un film di Spike Lee da vedere e staserà lo guarderò.

Insomma, fa’ la cosa giusta!

 

E forza, stronzi, aiutate vostro padre che sta invecchiando.

di Stefano Falotico

Genius-Pop

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