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Il commissario Falò – Ultima (dis)avventura? Opus (s)terminata ma non rispecchierà quanto mostratovi


22 Jun

287494471_10221096839753500_1641979640356094227_nDopo ogni divertissement qui mostratovi, ancora forse ve ne mostrerò, peraltro, il libro, in maniera identica intitolato, è stato da me ovviamente scritto oltre che terminato. Arriverà presto la sopraffina opera di recensione, no, di revisione? Più che altro di editing. Sì, ora va editato e poi sarà edito.
Il libro, naturalmente, non ritrarrà né rispecchierà, ripeto, ciò da me esibitovi qui, miei quaquaraquà, ah ah.

Nuova opus letteraria, del caso WILL SMITH ne state facendo un caso e la pettegola vicina di casa


07 Apr

Mentre gli haters impazzano e sarebbero da rehab, vale a dire, prosaicamente e onestamente, da internare quanto prima in quanto le loro limitatezze mentali si sposano e fanno il paio con demenze innate oramai incurabili, anzi, progressivamente, irreversibilmente, tristemente degenerative, vige ancora una vecchia generazione di persone nate, giustappunto, vetuste e bigotte. Da scalzare quanto prima. Pensiamo al nuovo, miei giovani gagliardi e combattenti (dan)nati! Ecco a voi invece il nuovo Bruno Giordano, grande centravanti che militò anche nel Bologna Football Club, come me, d’altronde, eh eh, no, scusate, lo (articolo determinativo tipicamente bolognese, usato come consuetudine popolare, davanti ai nomi propri maschili) Giordano Bruno del nuovo millennio? No, sono similarmente paragonabile a lui ma, a differenza del poeta-filosofo appena succitato, dalla cattiva coscienza degli ignoranti, eh eh, perseguitato, non sono esperto di occultismo, bensì niente occulto e ogni bugia smaschero da vero detective soprattutto della mia anima (s)mascherata. O no? Ringrazio tutti gli eletti che hanno i miei libri letto, i libri di un uomo libro, no, libero. Ringrazio altresì il mitico Octavian, sì, così si chiama, del Bar Renzo di Imola, per questa foto e spero di incontrare presto, cioè a Pasqua, un mio amico di Torino, chiamato Ottavio. Oltre a una persona importante. Buona vita a tutti. E ricordate, così come sostiene il leggendario Rocky Balboa, It Ain’t Over ‘Til It’s Over: E questo, eh già, ha ragione Paolo Mereghetti che gli assegna tre stellette come al primo, è il miglior film della saga:

Commovente e devastante lo sguardo della ragazza nella clip. Come dire, avete visto? Sono crollati tutti i bugiardi e i calunniatori. Un pugno disarmante. Lo stesso di Will Smith agli Oscar? No, di Smith/Muhammad Ali. Affrontate la realtà, avete perso! Mi spiace per i cattivi, sono più veloce, più scattante, più intuitivo, semplicemente più forte.

E soprattutto: non ci provate mai più, idioti. Ho ancora una vita davanti e debbo regalarvi altri sogni.

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Cos’ho imparato dalla vita? Che Johnny Depp e Brad Pitt sono indubbiamente belli e fotogenici, altresì ho appreso di possedere un fascino da Dean Corso de La nona porta, anche da James Dean e basta


16 Aug

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Sì, senz’ombra del diavolo, no, del dubbio… credo di essere il figlio di Mia Farrow di Rosemary’s Baby, geneticamente possiedo l’autoironia intellettuale d’un John Cassavetes ante litteram, ho scoperto di non essere misogino, neppure misantropo, eppure preferisco l’originale Sharon Tate alla Margot Robbie di C’era una volta… a Hollywood. Adoro inoltre tutti i film di Roman Polanski, compreso lo stupendo e sottovalutato, per l’appunto, L’uomo nell’ombra.

Ultimamente, mi stanno perfino proponendo dei lavori da Ghost Writer e la mia attuale lei sostiene che alcune mie espressioni le ricorda/ino Ewan McGregor.

Ora, non esageriamo. Ewan è molto più alto di me, sebbene il McGregor di Big Fish sia spiccicato al sottoscritto. Ah ah.

Sì, sono sempre stato uno storyteller, un inventore di trame spesso fantasiose, autore di libri che oscillano fra il thriller e il fantastico in maniera meravigliosa. Libri la cui prosa, barocca-gotica, ricolma di qualche stronzata, di voli pindarici dei più azzardati e descrizioni minuziose, gioca sulle emotive, soventemente vergognose, perlomeno inconfessabili sensazioni interiori che ognuno di noi vive anche se spesso nasconde per timore di cascare nella ridicolezza, diciamo nel ridicolo. Non poetizziamo troppo, suvvia.

In quest’ultima decade, ho affinato spaventosamente la mia allure da uomo decadentista. Molte volte, inoltre, sono stato dal dentista. Sapete com’è… a forza di mangiare il gelato al cioccolato, è spuntata qualche carie. Non vi preoccupate, basta una bella e approfondita igiene dentale e, se qualche vecchia cariatide, la quale non comprenderà la vostra giovinezza eterna da Johnny Depp, il quale a sua volta è sicuro che abbia pattuito un contratto faustiano per conservare la sua immacolata beltà pulita da elisir di magnifica, lunghissima vita, dicevo… se delle cariatidi, non comprendendo le ribalde vostre sensuali gagliardezze da ragazzi maledetti, vorranno sbattervi in un centro di salute mentale, sbattetevene.

Ecco, Johnny Depp non è un uomo normale. Credo che ogni psichiatra del pianeta Terra non possa contraddirmi in merito. È infatti inconfutabile il fatto inequivocabile che, se un uomo, nella sua vita riesca a fare all’amore con Winona Ryder e chi più ne ha ne metta di super femmine da spot Calzedonia con tanto di eleganza da donne d’alta classe recitativa che lavorarono perfino con Scorsese e Coppola, riuscendo nel frattempo a lavorare con Kusturica, sia un genio assoluto.

Metteteci pure che Depp, oltre a possedere una bellezza dionisiaca, oserei dire idilliaca da far impallidire, anzi, arrossire-arrossare, finanche bagnare ogni essere dotato di estrogeni del nostro mondo, è pure chitarrista-bassista apprezzabilissimo, ecco, possiamo affermare insindacabilmente che Johnny non appartenga alla razza di animali così come praticamente tutti i cosiddetti uomini del globo terrestre. Comunque, non sono omosessuale, sono eterosessuale. A Depp e a Brad Pitt, preferisco Amber Heard. Dato che è in causa giudiziaria col Depp, la contattiamo subito su Instagram per vedere quello che si può/possa fare…

Sì, voglio segnalarla. Non si doveva permettere di rompere i coglioni a Johnny. Come direbbe Sgarbi, andasse a dar via il c… o. Diciamo, comunque, che una remotissima possibilità che io possa sbaciucchiarla c’è. Non ridete. Mantenete un contegno, non date spettacolo.

Sono più cinico di Polanski, sono molto più giovane di Depp e, oltre a essere l’unico attore di me stesso, dono riservato forse solo a Dio, sono uno scrittore amabile e un mezzo-doppiatore dalla voce e gola profonda cavernosa da cavernicolo facilmente troglodita di corpi cavernosi dilatati dinanzi a ogni selvaggia come Amber, indosso tutti i miei fallimenti esistenziali col savoirfaire dell’uomo che non deve chiedere mai… alla Caritas e all’assistenza sociale poiché non è un comune idiota che non ha mai visto Gli invisibili con Richard Gere, non è un uomo che scriverà patetici opuscoli e vademecum intitolati Recupera la tua autostima, guardandoti allo specchio e capendo, obiettivamente, che non sei Depp e Pitt ma non sei nemmeno un cesso della Stazione Termini, non è uomo che ci tiene/tenga a dimostrare di esserlo, esibendosi in linguacce su Instagram al fine che qualche tonta e sciocchina possa abboccare alle sue smorfie da Fabrizio Corona dei poveri che va(da) compatito e soprattutto preso a sberle non sventole come la Belena e la Heard, non è un uomo che vuole/voglia arrivare subito al dunque, eh sì, non soffro/e di eiaculazione precoce, non è un uomo perbene, no, per niente. Possiede/o l’anima mirabile di Elephant Man e la cultura di Frederick Treves e di Hannibal Lecter.

Questi sono super uomini alla Nietzsche, cazzo.

Dunque, in un mondo in cui molta gente pensa che Pamplona di Fabri Fibra featuring Thegiornalisti sia una canzone che dica il vero sull’attuale porcile della società, svelando chissà quali segreti del nostro contemporaneo status penoso e puttanesco di volpi, lupi, cani e porci, feriti ed ammazzati, uno come me può solo adorare il film Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche, stare con una donna magnifica che si distingue/a principescamente da qualsiasi donna oramai svaccatasi, può inevitabilmente soltanto essere un recensore di Cinema più ricercato dell’Indio di Per qualche dollaro in più, un writer amante di Clint Eastwood dal carisma mille volte superiore a ogni Sean Connery/James Bond, con tanto di stempiatura da alopecia androgenetica del testosterone caldissimo, un uomo che ne sa una più del diavolo di The Ninth Gate.

Sì, il diavolo non esiste. Non esiste neanche dio, purtroppo. E Il Signore del male di John Carpenter, assai sottovalutato ai tempi della sua uscita, è uno dei film più belli del mondo.

Sicuramente più bello di Johnny Depp e Brad Pitt.

Di mio, faccio quello che posso. Ho acquistato un giubbotto da Wish. Mi sta benissimo. Perché l’ho comprato? Perché fa figo? No, perché costava poco ma fa la sua porca figura da Al Pacino di Serpico. No, non è un chiodo da Cruising. Non provateci… Allocchi, non sono Lefty di Donnie Brasco.

E questo è quanto.

È finito ferragosto, è finita domenica, sta finendo l’estate e fra poco inizierà il Festival di Venezia ove parteciperò in veste di accreditato stampa. Venerdì prossimo, invece, dovrò lavorare all’editing del mio nuovo romanzo scritto in stream of consciousness. Libro di circa 500 pagine. Al che, incontrerò la mia lei. Qui, la vita si sta facendo molto, molto dura. Teniamo duro.

L’importante è raccontarsela un po’, non mentendo però sul fatto assai reale, tangibile in due tre miei sex tape privati che, nella mia vita, ho/abbia fatto all’amore con tre ragazze diverse, una più bella dell’altra. La terza, quella di ora, è molto più bella di Amber Heard. No, non sono un attore hard, non sono affatto matto, ballo benino il Tango, la mia lei è insuperabile col tanga e di tanto in tanto però non valgo un cazzo. Come tutti. Non mi pare un problema insormontabile.

Ora, come ho fatto a conquistare la mia lei? Le scrissi… sei una gran figa. Lei apprezzò tantissimo e non la reputò affatto una volgarità.

Anzi, mi disse: – Di solito, ci provano viscidamente, scrivendomi… complimenti, sei una donna molto bella. Sono degli ipocriti di merda. Tu sei stato alquanto diretto.

Io: – Sì, sono stato spudorato. Peccato che io non sia bello come te.

– Sì, fai veramente schifo. Non ti si può vedere. Se fossi in te, quando vai in giro, indosserei in viso un telo da Joseph Merrick?

– Perché mai? Sono, sarei un mostro?

– No, sono gelosa da morire.
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di Stefano Falotico

15 Giugno 2020: riaprono i cinema, esce il mio nuovo libro intitolato Speculare ipnosi, si riapre la vita all’amore di gran voce da maestoso furore


15 Jun

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Martin Scorsese disse a proposito dei film. Così tanto bistrattati dagli uomini in doppiopetto oramai spentisi nei sogni, dagli umori annuvolatisi e non più, nei loro animi, calorosi di vita armonicamente romantica:

They take us to other places, they open doors and minds. Movies are the memories of our life time, we need to keep them alive. Movies touch our hearts and awaken our vision, and change the way we see things

Non conoscete l’inglese? Devo tradurvi questo pezzo per voi. Forza, datevi una mossa. Usate Google Traduttore. Ah, manco questo sapete usare. Allora, lo traduco io per voi. Il grande Lebowski, in confronto a voi, esseri impigritisi nelle stronzate e nella noia più apatica, è John Rambo. Lo sapete almeno questo?

Orbene!

Essi ci conducono in altri posti (o luoghi), aprono le porte e le menti. I film sono le memorie della nostra vita, noi dobbiamo prodigarci al fine che sopravvivano. I film toccano i nostri cuori e risvegliano la nostra visione. E cambiano il modo in cui vediamo le cose…

 

Ebbene, amici, eccoci giunti a inizio settimana ed è partita la fase 3 della quarantena oramai quasi completamente superata.

Ci angosciammo e, sepolti vivi, tememmo per le nostre vite che rischiarono per sempre d’annerirsi e infrangersi, nelle tenebre eternamente schiantandosi.

Be’, debbo ammettere che per il sottoscritto fu un fine settimana assai bollente. Poiché, ancora una volta, incontrai la mia lei. E, al calar della sera, io e lei ovviamente c’amammo infinitamente, abbattendo tante streghe nere che forse non vedono di buon occhio questo nostro amore lindissimo e incorrotto.

Ah, ci facessero pure tutti i malocchi che vogliono. Non potranno mai accecare il nostro amore, spargendoci addosso fatture e cinismo senza un briciolo di cuore.

Cosicché, inviai anche i file, già pronti per la pubblicazione in ogni formato possibile e immaginabile, del mio nuovo libro.

Già acquisatbile in Kindle-Amazon e in eBook. https://www.youcanprint.it/fiction-erotico/speculare-ipnosi-9788831680578.html

Vi piace di più Scorsese? Nessun problema: https://www.ibs.it/martin-scorsese-strada-dei-sogni-libro-stefano-falotico/e/9788891130976

Ma vi consiglio altresì vivamente questo Speculare ipnosi. Che sarà presto in cartaceo. Costruito ingegnosamente attorno e dentro la bellezza mastodontica di una donna stupenda.

Oserei dire la donna più bella del mondo. Che naturalmente sta con me.

Un libro intarsiato in reciproche, intime confidenze assai amabili, eh sì, vicendevolmente svelateci in questi mesi di corteggiamento tanto sfiancante quanto stupefacente.

Gelosie a non finire si susseguirono interminabilmente e io dimagrii almeno venti chili.

Con Instagram e quant’altro a mettersi di mezzo di sospetti infondati ma finalmente il nostro romanzo è pronto e immantinente sarà disponibile anche in audiolibro suadente.

Anticipazione di mia recitazione splendente!

Sì, qui lo potete “vedere”, già ascoltandolo. Respirandolo nell’auscultare le nostre emozioni compenetrate, selvagge e rinomate.

Un libro eroico-erotico alla Falotico, certamente, ma finemente assai elegante e strepitosamente conturbante!

Siete gelosi? Noi siamo di noi stessi soltanto golosi, oh, haters pusillanimi e invidiosi.

Ora, stamattina ordinai la ristampa anche del mio La leggenda di King Kong. M’accorsi, tardivamente, di un errore piuttosto lampante situato esattamente all’inizio di tale mio romanzo rinomato. Quando affermai che il libro suddetto è una reinterpretazione letteraria del capolavoro cinematografico del ‘33.

Ah, per quale motivo scrissi erroneamente… del 1993? Ah, correggiamo subito il Kindle, l’ePub e rimandiamo il testo di errata corrige dopo il lapsus freudiano del cazzo.

Ah, qui si vocifera, si spettegola, la gente si dà un gran da fare a sputtanare il prossimo, raccontando falsità.

Di mio, passeggio con aria indisturbata e savoirfaire da Bob De Niro di Taxi Driver misto al DiCaprio di Marvin’s Room.

Anche se, a essere sinceri, attualmente assomiglio al Bob di New York, New York e al Leo di Titanic.

Bob rimane il mio attore preferito ma anche Ryan Gosling non scherza.

Cari tromboni, dovreste finirla di volermi trombare.

La trombetta si mette in bocca così come sostenne il principe Antonio in Totò a colori.

Dai, Martin! Giriamo questo Killers of the Flower Moon? O no?

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)