Posts Tagged ‘The Blues Brothers’

Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte seconda


29 Sep

 

Stamane “smadonneranno”…

In un fantasy “smielato”, “orde” di donne snodate s’aggrapparono a desideri avverati… e le “sverniciammo”, ripudiando ogni moralismo castrante e ogni cappio al Sesso, nel rodeo del “lazzo” schiamazzante fra gli allibiti che applaudirono stupefatti, e poi “addomesticaron” la cavalluccia più (s)galoppante, con facce di cuoio (anche “di culo”, anzi soprattutto, come “tasteranno”) che, a briglie sciolte, solleticaron il suo sellino, insederando tutti gli ipocriti nell’afferrarli per il collo e “sollazzandoli” nella polvere (da sparo…, anche), sul mo(t)to: “Cowgirl, ecco la stella di latta di questo tramonto alla John Ford. Il nostro sentiero selvaggio è un’erezione orogenetica più dura delle rocce dellaMonument Valley. Andiam di zoccoli!”.

Ore 5 di mattina di questo Sabato sera apatico, ove alcuni trentenni van a passeggino, con la mogliettina che intanto sbircia il barista per “ordinargli” privatamente, nel retro della sua “bottega”, all’occorrenza da “fornaio”, un po’ di “lievito” zuccherante per digerire meglio l’amar caffè del consorte “assorto” a leggere delle prodezze “balistiche” del Campionato di Calci(o).

Meglio Zeman con Osvaldo di smorfia “Già ero tamarro, ora son bur(r)ino a Roma”, oppure la Juventus del Buffon che “spapera” di “rilancio” su intervento (chirurgico…) pericoloso del maial’ Chiellini, “celeberrissimo” fallon’ delle aree di “rigore?”.

Su questo quesito “amletico”, “da non dormirci la Notte”, il tal “giovine”, già di pancetta “cassa-integrata-inter(i)nale”, trascorrerà le ore “liete” del pomeriggio pre-festivo, fumando nel suo terrazzon’ che “dà” su un parcheggio “pub(bl)ico”, e aspetterà “per miracolo”, fra un “tiro” e uno “sbuffar'”, che esca dalla macchina Blake Lively, di cosce “fenicottere”. E poi gli strizzi l’occhio, raddrizzando l’abulia d’un torso nudo “autunnale” da “immorta(de)l(l)are” ai post-eri(ori).

Ma facciamo un passo indietro nel Tempo, dunque avanti nel Futuro.
John/Gianluca suona alla mia porta, “incagnito” perché turbato dalla serata precedente della suora che tentò, tentacolarmente, d’amputargli il membro per “redarguirlo” in “morto” che non “lo potesse” più guarnire nei “guaiti” di “pantere” inguainate di calze già “succhianti”, già avviluppanti, già “sviluppanti”.

John se ne fregò… invece tante, dopo quella visita “barcollante”. Sì, prese su l’agenda e riprese immediato “contatto” con Tyra Banks, con Halle Berry e con una mulatta che ti “sbianca” più della “levigata” Kim Kardashian, con cui fra l’altro pare abbia “giocato” quest’Estate in riva al mare, al ritmo di Bruce Campbell/Ash, “reparto ferramenta“. L’arma(t)o-re delle tenebre…

Sì, John può diventare Sam Raimi in versione “Carpenter” da “carpentiere” che “esige” ed erige…
E sa ove “dirigerlo”.

Comunque, senza permettermi di “addobbarmi” secondo la consuetudine “sociale” (cioè, rimango “a mezze maniche” in pantaloncini-boxer su calzini scoloriti), mi trascina in città.

Che cosa successe?
Che cosa succederà?

Eccederemo?
Chissà…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Blues Brothers (1980)
  2. Ritorno al futuro (1985)
  3. Mary (2005)

Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte prima


29 Sep

 

Salve, siamo due (e)vasi da “Notte“, meglio degli evasori e della Montessori

Sogno eroticus

Il Mondo è pieno di folli, e Jamie Lee Curtis aveva un seno da “morire”, sì,  l’avrei slinguazzato “potentissimo”, d'”immersione” sin al soffocamento: una poltrona per due? No, true lie. Sono un bugiardo “equino” di razza superiore, e le sue gambe, “attorcigliate” nei collants, limpide come cataclisma apocalittico da “figa” del Mondo, quei suoi spogliaretti “calzati” nelle mie vene “nascoste” al “buio”, rassodano ancora le notti in cui la realtà si “sfaldava” nelle mie mani col “mouse” a cliccare e “zompar'” di zoom sulle sue parti più “inquadrabili” d’ingrandimento per immaginazioni da “galoppar'” e di “zuppa” inondar’. Fermo-“immobile”, con la scrivania che oscillava mentre “tutto” (e)saltava in “padella”, per una brace che voleva cingerla d'”abbracci”.

Sì, da oggi inaugureremo questo ciclo di play coi nostri “occhiali”: Stefano Falotico e Marzani Gianluca nel “nero” da imbiancar contro le miopie dei “benpensanti”, irriverenti sin all’osso dei midolli spinali, dolendosi nel ridondar’ e nell’ondeggiare di fantasie sessuali alla faccia di chi vorrebbe reciderci il mignolo per “sminuircelo”.

Il tramonto è già calato, la scienza è in me infusa, e il fusibile della macchina s’è rotto. Interviene John Belushi a “oliare” il motore e mi trascina al suo vecchio asilo nido, ancora gestito da una suora d’espressione “suina” con “bacchettona” da “reprimende-Alt-rendetemelo!”.

– Aquilotta (nome all’anagrafe della tardona della parrocchietta), sa che a John piace Charlize Theron?
– E chi è costei?
– Una bonazza da “dissanguare”.
– Lurido maialino d’un Gianlucone. Non sei cambiato neppure un po’. Già allora alzavi le sottane di Teresa (la “madre” del convento “Calcutta ama la cicuta, i figli arrivan dalla cicogna ma il prete agogna dallo spioncino, fra i suoi pulcini e un inconfessato confessionale ove gatta ci cova”). Guarda il crocifisso. Ti sta dicendo “Creperai col Diavolo nell’eternità!”.

Al che, per risolvere l'”assalto” agli ormoni vilipesi, intervengo Io:
– Aquilotta, “lo” vedi questo?
– Oddio, che schifo. Rimettilo dentro.
– Ah, non vedo l’ora.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. L’avvocato del diavolo (1997)
  2. The Blues Brothers (1980)
  3. Perfect (1985)
  4. Un turco napoletano (1953)

     

Emozionandoci, chiedo venia se per Lei mi son “svenato”


29 Jul

 

Sì, col Tempo meno annuisco e più non mi suppli(s)co, sfoderato di total libertà che irride, di sanapianta, gli impantanati, fangosi che si lamentano e, nei borbottii, poi sbottan per “cerbottane” a una mia anima sempre più animosa e di mimose non armata ma innamorata

Dopo un Sabato sera “sballante”, di pochi seni “ballonzolanti”, mi balza in mente che i dementi van puniti con irrispettosa (mala)fede(ltà) del grido “ferinissimo” d’un “Abbasso le nuziali, diamoci al marsupiale!”. Il canguro, si sa, salta di “pelo” in frasche.
Sì, se un tonto gira se stesso in tondo per l’autoinganno che lo scanna, i miei “cannelloni” placidamente son crema gioiosa nel mio goloso ingurgitarne di gustarli.
Quando, ora che è quasi Mezzanotte, anzi le 23 e 23 d’un Luglio che ne ha 31, e di doppia ora è la mia Donna che visse due volte, in tal desiderio di mia vita rinata, posso permettermi di regredir a “stadi” da neonato, ove di tifo ultrà incito gli spalti alle palate a chi sgambetta con gioco da “fedina penale” ed espulsione diretta di processi con la moviola per constatar se colpì il costato, perché invidioso d’un goal servito come marmellata sulle crostate, o spezzò il menisco per “redarguirlo” di troppo “fludificante” di tiro ficcantissimo, lì ben ficcato. Per gli scontri inevitabili delle fazioni opposte che s'”accartocceranno”, lasciando “indisturbata” la bionda che da me, nel tumulto e nel parapiglia, lo piglierà come lo snack “al gelato” da leccar nell'”intermezzo”.

Lei vuol frenare la mia precipitosità, ché è “precipitato” troppo presto d’eiaculazione imprevista da “infarto” come una rete nella “finalissima” dei Mondiali, ma poi mi frana per stimolar la “rimonta”. Sì, gran figa.
Vengo “ammonito” per la “volgarità”, ma picchio l’arbitro da John Belushi versione Bud Spencer.

Con tutta la città, bloccata nello shock, che or più non apre bocca, ma sta zitta e mosca mentre io scorazzo di Cor e, di “spinaci”, uso lo “spago” ai mangiaspaghetti.
Ché magnan solo quelli.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. L’orlo argenteo delle nuvole (2012)
    Non è che è meglio l’orlo delle calze?
  2. Monty Python – Il senso della vita (1983)
    Di come Terry Gilliam e il suo squadron anticiparono i non sen(s)i di David Lynch, fottendosi Laura Harring. “lesbica” che un po’ ci sta… dentro.
    Io, quando la vedo, no…
  3. Brazil (1985)
    Che da me, Internazionale, perde nelle mie “Olimpiadi”.
  4. The Blues Brothers (1980)
    Questa è la storia di come due fratelli presero per il culo l’intero Mondo sulle note di Aretha Franklin.

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