Jimmy Bobo

03 Apr

e t’appallottolerà nell’head più “rimbombante”…

… di “botte” esaltanti, anche saltando addosso, di “botta”, con tanto di “cerbottane” alle tue puttane.

Da che ho memoria, Sly è sempre stato uno stronzo pirotecnico. Ovunque c’è la sua faccia da schiaffi, volan “da orbi” di pugni alle facce di merda.

E così lo voglio. Incazzato in giacca e cravatta, un po’ nudo e crudo nei guantoni e un po’ guanti di sfida a spiattellarti che sei uno sfigato cronico, su andatura dinoccolata, un po’ scimmione e preso per “scimunito”, invero di palle “a munizione” per ammonirti e poi espellerti!

Ne vogliamo parlare di questo qui?

Mi ricordo la mia infanzia, da Principe inaudito. Tutti m’additavano in quanto “viziato”, e io oziavo di più, “trastullandomi” nel Rocky ispirato a Marciano, per conservarmi puro e non marcio fra questo fascismo italico da “bellimbusti” tutti in riga, righelli e quadernetti. Andavano subito defenestrati con “charme” e tante “carezzine”. Fin da piccoli, i miei coetanei furono “educati” da maestrine logorroiche e poco ad attizzare il “durevole”. Queste megere costringevano i bimbi al fanatismo della più bieca e ricattatoria “debolezza”. Ne soffocavano, appunto, la durezza.
Così, anziché crescere una generazione di “duri”, “quelli” che, “tiranti”, te “la sbattono” in non pochi secondi netti nell’attrattiva consistente che dura, “carburandolo” di burro d’orgasmi prelibati alla Donna tua d’allibire, “impallidendola” su luci rosse spingenti tutta la Notte a iosa, di tanto “rossore” senza roselline, allevarono una marmaglia di nerd da spulciare subito, così come lo scimpanzé più “erudito”, fra i trogloditi, ingoia i rigurgiti delle vostre amarezze “colte” e precotte, quindi sbuccia la “banana” nella giungla, “menandosela” da Tarzan, a cui ruba Jane… Fonda su “pilates” sempreverdi di glutei “bioetici” nel suo specialista da nature allo “sfogliarla” nel King Kong “mastodontico”, dondolandole “equatoriale”-accalorato su sua quercia secolare “inalberandolo”. Altro che Naomi Watts, buona a preparare i tortellini, il toro vuole la torta di Sharon Stone!

Sì, Stallone è sempre stato questo. Un “tamarro” che va al bar, ordina un caffè amarognolo, mescola il cucchiaio e guarda, intanto, le mutande dell’impiegata statale, suggerendole un “cappuccino” per scremarla…

In Rambo, c’è tutta la mistica! Quest’Uomo traumatizzato, scarnificato, di cicatrici da patibolo e mandibola, che incontra uno sceriffo bastardo, una sorta di “tutore”.
Lo vorrebbe incriminare solo di “sospetti”. Ritiene che i reduci del Vietnam siano “socialmente pericolosi”. John voleva solo gustarsi una colazione nutriente alla tavola calda.

No, invece lo sceriffo ottuso insiste per piegarlo ai “ricostituenti” della sua “costituzione”. Ora, sano e robusto lo è, quindi non necessita(va) di “piegamenti” né di spiegazioni. Solo perché gli puzzava l’alito? Un alibi aleatorio!

Ribelle recalcitrante, all’ennesimo abuso di potere, afferra un “manganello” e sferra calci volanti, con tanto di guardia su “volo” spaccavetrata.

Fuggitivo, viene ricercato dalla cattiva coscienza sporchissima dei “porci”. Le guardie, ecco, sfidano il suo star sulla difensiva e l’attaccano in modo poco guardingo. Sì, dei tizi della “previdenza” da minority report.

Più che dei precog, dei preti in abiti da poliziotti, molto coglioni.

Già, lo sceriffo finirà trivellato nei suoi “attributi”.

Sorvolerei sul Cobra, versione Callaghan estremista. Da ricordare solo perché Sly incontrò Brigitte Nielsen, all’epoca davvero “modella(bile)” e non chirurgia plastica di boobs “pompate”.

La causa di divorzio iniziò col quarto episodio del Balboa. Brigitte era già “sposata” a Dolph Lundgren. Un russo da “Ti spiezzo in due”. Oh, che vi devo dire? In Russia, a forza di campar fra le steppe, e a stento, tutte le bamboline “matrioska” pre-tendono l’oca più “industriale”.

Dietro la “spazzola” di Ivan Drago, forse “spruzzava” tosto tostissimo. Poco di redditizio, rudissimo, da dai Donna che ti prude.

Molte pellicole sottovalutate. E dir che Sly si spellò, mostrandosi sempre asciutto e levigato, con tanto d’olio per le “massaggiatrici”.
Fra l’altro, per alcune produzioni, spillò di tasca sua.

Comprese le altre regie del pugile di Philadelphia. Sì, come la sottiletta nostrana, una cheesecake fra il cagasotto a farsi umiliare dai “piscialetto” e un po’ per la sottana, color “fragolina”, di Adriana “tutta panna”. Da espugnare, vincente, mai buttando le spugne. Apollo, in fin dei gong, era uno da pugnetta! I polli van infornati! Creed, sei un avaro, sì, son Greed!
Fatti avanti! Spilorcio, che gridi!?

A parte gli scherzi, il primo e l’ultimo della saga valgono il “pezzo” del “biglietto” dell’Italian Stallion, uno che ti fa a fette, mio oste teppistello. Non è carne da macello, ma manzo-romanziere della sua “cucina” e “farina del suo sacco” da romantico antico.

Scrisse, infatti, la sceneggiatura da sé, cucendosi addosso il successo.

Scusate per la digressione, quest’Uomo merita la statua, da “Redentore-erezione” a Mus(e)o.

Gli dai del cagnaccio e ti ficca in bocca la museruola!

Pigliamo, ad esempio, Sorvegliato speciale. La storia non cambia. Patisce più del “debito” già saldato. Così, non risparmia di “saldi” al direttore aguzzino. E riscuote, di scosse, il torto, torcendogli i capelli di tortura “sedia elettrica”. Un Sutherland manierato da due soldi.

Cliffhanger è una vetta in mezzo alle tette di Sandra Bullock Demolition Man.

“Firmato” Marco Brambilla. Sì, l’unico “masterpiece” di un bauscia milanese emigrato negli Stati Uniti. Sandra, però, rimane una da “nero” alla Wesley Snipes. Fidatevi, all’epoca era “sweet”.
Una squisitezza per “rilassartelo” in “sauna”.

Ci sta anche John Landis, l’Oscar solo nel titolo. Trattasi della peggiore commedia, involontariamente ridicola, di tutti i tempi.

Lo Sly attore torna alla grandissima in Cop Land. Per ingrassare, prende lezioni dal vecchio toro scatenato… Bob De Niro.

Pare che la lezione non sia servita, anzi, che l’allievo abbia superato il “maestro”.

A fine anno, vedremo i rivali rancorosi in All’ultimo pugno.

Domani, esce con un Walter Hill veramente cazzuto.

Mancava Lui all’appello del “Planet Hollywood”. Schwarzy con Danko, Willis con Ancora vivo.

E pare che il nostro mercenario sia stato molto più bravo.

Diciamocela. Arnold è oggi un rammollito con le mollette ai capelli, Willis un puttaniere buono a tutto e a nulla.

Sly spacca maggiormente il culo.

Perché “spinge”. Invecchia di volto, di fisico regge.

Il resto, non solo della sua carriera, ma anche della sua “carrozzeria”, mi pare una stronzata.
Se non avesse “sfondato”, carrozziere sarebbe stato. Riparando le macchine dei borghesotti ammaccati.

All’inizio, quand’era povero, se la faceva con le “cozze”, adesso gira in carrozza.

Sly m’assomiglia.

Il “colpo” c’è tutto.

Jimmy è Falotico. Coglie ogni criminale alle s-palle, obbligandolo alle pal(at)e, e ogni idiota alla s-provvista.

Bang, preso, steso!

A parte le sparate, di mio faccio un gioco migliore del tuo.

Scrivo, cerco di migliorare le teste di cazzo.
Compresa la mia.

Più di questo, cosa voglio dalla vita?
Un completino intonso.

Non è mica esigere tanto. A quanto viene? A poco? E quanto sarebbe il poco? 2000 Euro. Gli Euro son stati una porcata! Han taglia-to nel decurtare lo stipendio!

Non sono mica Sylvester Stallone che veste Armani, è un armadio dai modi spiccioli e viene, appunto, alle mani! Picchiando, Sly va guadagnando come un pazzo mentre se ne spupazza!

Intellettualizzandomi, non va mica tanto.
Alla spicciolata, sì.

Non sono sul lastrico, da lavanda gastrica sì.
Quella mentale la lascerei ai dementi.

Ho detto tutto.

Anzi, no.

Il lavabo, altro che Bobo, non è un bulletto né un Bullet, ma son lavaggio alla vostra sporcizia, anche se mancano perfino, e per segno, le uova al tegamino!

Donna, dammi un obolo, volevo dire un bacio!
Insomma, cosa bolle in pentola?

Sfodera tutta la gallina!

Rendimi un galletto. Andate in malora! Tutti in galera!

Ho deciso io.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Jimmy Bobo – Bullet to the Head (2012)
  2. The Tomb (2013)
  3. Bingo Bongo (1982)

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