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La cattedrale di Notre-Dame si ricostruirà, abbiate fede, se invece venisse bruciato Taxi Driver? Addio anche a Ronin, chiamate Ombra di Fuoco assassino


16 Apr

notredame

Sì, Vittorio Sgarbi ha calmato gli animi. Son altre le tragedie che dovrebbero allarmarci. Molte parti della cattedrale andata in fiamme saranno ricostruite e restaurate.

È una chiesa molto antica ma al contempo abbastanza contemporanea.

Quindi, tutto questo fervore, quest’accaloramento va subito spento da Kurt Russell di Backdraft.

Vero pompiere che si accende come un fuoco quando subisce uno sgarbo. Diciamo che è un uomo di viva combustione. Energico, possente, che dà heat anche a Robert De Niro. Due che non sono mai spompati. Semmai…

Bob, un’ombra nella notte. Che, in Taxi Driver, s’immerge fra i diseredati come un Victor Hugo ante litteram– Ma alla sua sibilla Cybill non regala uno smeraldo. Non ha i soldi per donarle una vita da favola.

Ah, che perla, Taxi Driver.

Bensì Travis/Bob la conduce in un cinema porno in mezzo alla fauna peggiore del sottobosco metropolitano d’una New Tork infernale.

Un poeta dell’underground, un “gobbo” in mezzo a persone apparentemente più alte di lui, forse un Quasimodo, anche Salvatore.

Un esteta dell’ermetismo di pallida ipocondria della luna come uno dei migliori miei libri.

Taxi Driver, film immortale del quale dovete assolutamente avere tutti voi, sì, una copia deluxe.

Così come Ronin.

Sì, Ronin è ambientato a Parigi? Direi proprio di sì.

Placate dunque il dolore dei parigini, dando loro un bacio Perugina come le labbra dolci di Natasha McElhone.

Sì, a parte gli scherzi.

È un incendio rimediabile.

Decisamente peggio è quando vi riducete come Nerone. E, odiando il mondo, solo perché una Jennifer Jason Leigh da quattro soldi non vi si fila, diventate dei piromani come Donald Sutherland.

Pazzi irrecuperabili.

Dunque, spengiamo subito i bollenti spiriti. Ma quale gioventù bruciata!

Quindi, quando qualche stronzo vi vorrebbe far credere che la vostra vita è oramai disperatamente un’Apocalypse Now da The End di Jim Morrison, voi ballate attorno a tale malfattore con movenze da Re Lucertola.

Con sottile dileggio, cantategli poi questa:

backdraft de niro

 

di Stefano Falotico

“The fan”… “sfegatato-sfregiato” di Jim Morrison: il “maestro” dice che Mick Jagger è gay… Ah sì? Digli di andare a prenderselo nel culo!


19 Nov

City of Night…

Citazione che calza a “pennello”, trasfigurata senza figuraccia ma carico di fighe a tutti quelli che volevano “ammaestrarmi”.
Come la “scimmia” Jagger Mick, mi schiero “battente” alzabandiera contro le vetuste regole d’una società regredita all’asilo nido, piegata alle false dolcezze da Robert Zemeckis, e sbanco alla “zecca” da “zuccone”..

Sì, Bob De Niro girava a tutt’andare col furgoncino, portando suo figlio a vedere i Giants, ché acclamasse anche il pargolo l’idolo Rayburn. Ma il figlio, “catechizzato” ai precetti dei “preti”, scolarizzato già alla castrazione che inibisce il maschio vero, obietta e critica il padre che ascolta, dalla mattina alla sera, gli Stones.
Gil Renard, in uno scatto portentoso, da “venditore di coltelli”, salta su inkazzato come una bestia e offende tutto il “corpo” insegnanti.

Sì, per me Jim Morrison, assieme a Bruce Springsteen e a Tom Waits, è una delle poche “cose” per cui valga la pen-a di scoparsela questa… vita di merda.

Ci sono momenti che me “lo” sparo a palla, con le mie palle tirate a lucido, virtualmente onanistico anche quando non c’è nessuna nella stanza, eppure si “muove”, gravitano attorno al “magnetico”. In quegli attimi, l’etica va appunto a farsi fottere.
Alzo le casse, e non incasso più.
La mia casa si riempie di superfighe di tre chilometri di cosce, e le pareti sudano, in una “serpentina” delirante-sudata-anchilosata-sfiancante-focosa-affaticante nei fianchi sognanti nei tacchi attizzanti. E miscelo tutto anche col pelvico di Presley Elvis.
Che pelo, che “nero” cari polli.

Prendete “Light My Fire ad esempio “lampante”, sì, anche il lampadario balla e, d’intermittenza, lo “mette” nelle pause “buie”.

Varie teste di cazzo hanno provato a “rifarla” con delle cover che non valgon neppure la trapunta di Madre Teresa di Calcutta. Sembran le peggiori checche invaghite di quella bionda “minestrina” di Gwyneth Paltrow. Una che deve solo lavare il pavimento. E se non basterà, bastonatela con la “scopa”.

Sì, Jim aveva una faccia angelica, poi apriva bocca e gli davan dello sboccato. Ah, per forza, se uno apre, bocca volete “togliergli” la “S” davanti? La S di serpe nel “didietro”, di Superman, di Satana, di “Stronza, ti strappo e stappiamo assieme!”, la S di “Succhia!”, la S di “Ti sfanculo”.

Jim eccitava, incitava, ingravidava, gracchiava, godeva, mangiava, divorava, leccava, ficcava, danzava fra le “zanzare”, “libelluleggiava” fin all’alba, “imbellettava”, se ne beveva tante.

Pigliatevi la vostra (L.A.) Woman e “sgolatevi!”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Fan. Il mito (1996)
  2. Che. L’Argentino (2008)
  3. The Doors (1991)

Genius-Pop

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