Posts Tagged ‘Negro’

Tanti auguri, “angurie” e angherie per questo 2016 di JOY e revenant, redivivi (non) siate feci, (dis)fate, no, scusate fel(i)ci, tu te “la” facesti… sotto?


31 Dec

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Se il Presidente della Repubblica, (s)fondata sul “lavoro” che non c’è, stasera farà il discorso di fine anno, io faccio quello di eterno “ano”, perché voglio perennemente sfanculare le (s)fighe “(av)venute”, “date”, odorate, andate, e quelle che “verranno”, adesso bambine ma, crescendo, impareranno a prenderlo nel culo, sognando una miracle pop. Scopa! A terra(gna)!

Credo che questa “sauna” di attesa, di te(r)si per i festeggiamenti di mezzanotte, ecco, sian cos(c)e che avremmo già dobuto s(u)perare, adesso molte città hanno proibito perfino i botti ma non impediranno a chi vorrà sfogarsi e “sfigarsi” di andar nella notte che “vien” a bottane. Spar(atev)i, il terrorismo, le capitali bloccate in misure di sicurezza da una razz(i)a che potrebbe essere omicida. I neonati neanche nascono, madre e figlio/a muoion prima di partorire, i medici della mutua ammutoliscon tal “aborto naturale” adducendo come ca(u)sa al marito, rimasto solo e vedovo, che s’è trattato di una complicanza rarissima, che avviene ogni calendario di Stonehenge quando i celti pregan il Sole lunatico delle lupe nere, ma la gente, dopo i babb(e)i Natale con le zampogne, si darà allo zampone, per cotechini a “man basse” di lenti(cchie), un valzer di balli, brutti, belli e trenini, di troioni, tortellini e di “brindisoni” anche a Brindisi, Bar(i) con la B di “bontà” al brindiamo e c’auguriamo che l’an(n)o prossimo sarà più brillante. La sfortuna da an(n)i, “in fallo”, infatti, ci perseguita. C’incula(no). Chi non sta alle regole del fascismo “progressista” della Destra, che si fa la Sinistra, vien colpito “gobbo” da tiri mancini, lo stendono con pillole sedative, insederanti per “tranquillizzarlo” e, dopo averlo rincoglionito e (in)castrato, farlo… illuder che starà “bene”. Pene e pane, basta aver un (mari)tozzo e una “tetta” sotto il tetto per star calmi, no, caldi, come le brioche appena sfornate e cremose che, dopo esser state magnate da chi (non) ha fame, saran (mal) digerite da fornicazioni ben inauguranti di mutandine rosse “st(r)appate”. Evviva allor la Russia, ove Putin legalizza le puttane! E, nei suo comizi, tutti e tutte sputtana.

Ma sarà an(n)o anche di Cinema, di Joy, ché non fu fortunatissimo a livello critico in quanto i recensori statunitensi si son divisi fra ammiratori e stroncatori, privilegiando invece la violenza di The Hateful Eight, ove ci si spar(l)a addosso fra razzismi, pistole(ttate), un Kurt Russell barbuto e un Tim Roth di tè “imbevuto”. E il solito negro, in grassetto nero, appunto, Samuel L. Jackson.

Eppur DiCaprio vincerà forse l’Oscar per The Revenant, la storia pallosa di uno abbandonato come una comare secca al freddo e al gelo e un orso (non) polare, che vendicarsi del tor(t)o Hardy Tom vuole per ricucire le “torte” che non trova nella foresta. Dategli una Polo, si sta assiderando!

E che la forza sia con voi! Coglioni, ancora con le Star Wars a far bilioni al botteghino.

Meglio la mia “bottega”, di spada laser, vi garantisco, che se ne fotte di “struscio”. A(s)ma il prossimo tuo come Darth Vader.

Buon anno a te, fratello di sangue, a te, madre in calore, a me con le mie freddure.

 

star-wars-the-force-awakens-john-boyega Un negro!

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Per festeggiare, qualche mortaretto e un Negrone/i.

Firmato Quentin Tarantino, no, Clint, il profeta.

 

di Stefano Falotico

Non mi stanno simpatici i fisici astronomici perché “patisco” le loro “gastroscopie” coi “telescopi”, eh sì, non scopano molto, se “lo” guard(i)ano con le lenti d’ingrandimento al microscopio


07 Nov

Già. Tra l’alfiere e la pedina, fra il Re e la “regina”, scelgo l'”arrocco” dello scacco(lo) “matto”, da (ele)fantino che infila in tutti buchini, anche nel pavimento di “piastrelle” senza bianco o nero che “(sos)tenga”

Rincaso, or ora cari uditori, da una “gita” al bar, ove ho mischiato il cappuccino nel caffè di Peppone, il gestore di camomille alle vecchiette da Don Camillo.
Al che, durante la “festa”, s’è avvicinato un tipo grigio, un mezzo nano alto 1 metro e 90 su scarpe col tacco da “ginnastica”, e anche da prima ginnasio.
Peppone, cacciando prima un peto “impepato”, gli pose tal questione, quindi, dopo “lauta” risposta “insufficiente”, lo prese a pedate, pestandolo assieme alle pensionate:

– Marco, sei soddisfatto della vittoria di Obama?
– Felicissimo. M’ha rallegrato la giornata. Ah, mattina faticosa. Ho penato su un libro d’astronomia per individuare il raggio gamma delle gomme da masticare d’una Venere in orbita su Saturno, con tanto d'”anello” aureo da stellari-stalloni di “pulviscolo” attorno alle sue rotondità molto sferiche.
– Ah sì? Come si chiama costei?
– Susanna.
– Ove va Susanna, montan le “panne”. E bisogna “sculacciarla” di “palle”. Vedi che “tutto” torna? Si chiama “equazione dell’equino”, il cavallo che “lungo” è “cioccolato” nel “cucchiaione”.
Osteria numero dieci, chi è la moglie del bidello? Tanti, tutti “dentro”, di strofinati uccelli nella “lavagnetta” con tanto di “bagnetto”.

Applauso!

Marco rimase scioccato da tal “briccone” Peppone che brindò di “bicchierini & spuma”.
E, ritenendosi superiore per “istruzione” d’altra “crema”, tornò nel suo appartamento, si spogliò da quel “cinismo” a “buttarla” via in “vacca”, s’immerse nella sua vasca idromassaggio, poi di shampoo canticchiò da creatura francescana che non tollera certe battute, di zolfo, dai piedi caprini:

Champagne
per brindare a un incontro 
con te 
che già eri di un altro 
ricordi 
c’era stato un invito 
stasera si va tutti a casa mia 
Così 
cominciava la festa 
e già 
ti girava la testa 
per me 
non contavano gli altri 
seguivo con lo sguardo solo te 

Se vuoi 
ti accompagno se vuoi 
la scusa più banale 
per rimanere soli io e te 
e poi gettare via i perché 
amarti come sei 
la prima volta 
l’ultima 

Champagne
per un dolce segreto 
per noi 
un amore proibito 
ormai 
resta solo un bicchiere 
e un ricordo da gettare via 

Lo so 
mi guardate, lo so 
mi sembra una pazzia 
brindare solo senza compagnia 
ma, ma io, io devo festeggiare 
la fine di un amore 
cameriere, champagne?!

A differenza di tal malinconico sognatore della sua “minchiona”, mi sintonizzai sulle “minchiate” della radio. Spesso, nell’etere, passan gran cazzate ma alle volte anche delle passerone che “involano” il tuo volante in zona Elvis “pelvica”.

E pensai: ho sbagliato tutto nella mia vita? Potevo sorbirmi il catechismo delle insegnanti “casa e chiesa”, ottenere una laurea rubando di raccomandazioni, “sistemarmi” con una bella cas(c)ina, e trombarmele così tutte nel “casino”.
No, ho fatto bene a “darlo” in barba, amo il mio “barbone”, il pelo personale è riccio solo alle mie dita e sono solo un casinaro.
Come dev’essere, come voglio che il mio cazzo “tirato di pelle e cuoio” sia.
Andando “a culo”.

Dunque, tornando a Obama, a voi cosa “viene” che sia stato eletto?
L’importante è che sia “eretto”. Fidatevi, “lo” sa anche Barack. Buon nero non può mentire…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Django Unchained (2012)
  2. Le iene. Cani da rapina (1992)
  3. Pulp Fiction (1994)
  4. Jackie Brown (1997)

Genius-Pop

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