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Aspettando il nuovo full trailer di Joy, medito sul riso amaro della mia “gioia” alla Silvana MANGANO


20 Oct

00886312Joy Trailer

Joy Mangano, la storia matriarcale, firmata David O. Russell, d’una donna tutta d’un pezzo, di una pazza che, grazie all’invenzione del “mocio”, divenne famosa e arci-miliardaria, specchio delle sue brame, amata e meno(a)amata, contes(s)a e aristocratica, da allisciata, povera Cenerentola a donna ricc(i)a, da bimba piangente la tristezza delle sue solitudini dalla zia ambiziosa (la Diane Ladd di Cuore selvaggio!) angariata, a div(in)a di Hollywood incarnata in Jennifer Lawrence, probabilmente, ai prossimi Academy Awards, per la seconda volta giovanissima(mente) oscarizzata.

Film iper-(at)teso, miscela frenetica e furibonda (sì, questa s’incazza “facile) di umorismo e commedia dolceamara alla Frank Capra, seguendo l’onda del cast prestigioso e winner de Il lato positivo, d’altronde, formula che sba(ra)glia non si cambia, ed ecco De Niro e Cooper, in ruoli “invertiti”, ad accompagnare la nostra fata di questa sublime favola.

Ma voglio qui narrarvi la mia triste, euforica, “alcolica”, folcloristica storia. Innanzitutto, non sono una troia ma amo la questione omerica, perché è forse l’omero il vero tallone di Achille e Ulisse non sconfisse i porci, no, scusate, i proci, battagliando per la sua “tela” di Penelope, val(or)e a dir che, dopo tanto non “dargliela”, Penelope gliela ridiede di an(n)i toltigli. Gli fu av((ar)a! E tutto, di grazia/e, si tolse anch’ella dalle palle, da cui l’“Orlando furioso” di Ariosto e tutta carne e niente arrosto. Ah ah.

Lo sapevano bene le cosce della Silvana, uno che non era racchia come la signorina Silvani, ma una mondina tutta “bona”, da cui Dino rise? No, Risi, oggi piango, domani sto sul cazzo a te, chi fa per sé se ne fa tre.
Questa sarebbe una storia da raccontare?
Sì, tutto fa Cinema!
E io non sono una mondina, ma un uomo di mondo, come sosteneva Totò, ché aveva fatto due anni di militare a Cuneo.

Comunque, Riso amaro è di De Santis e io non sono neppure un san(t)o.

 

di Stefano Falotico

Kay’s Baptism di David O. Russell, iniziate le riprese


16 Feb

kaysbaptismFra pochissimi giorni, inizieranno le riprese del suo nuovo film, con lo stesso cast de Il lato positivo, Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e il solito, immancabile Bob De Niro, oramai i tre pupilli del nostro, apparsi assieme anche in American Hustle.

Edgar Ramirez joins Joy


09 Dec

From Variety.

Si aggiunge il grande Ramirez, vuoi forse la buona parola di Bob De Niro, col quale ha girato Hands of Stone, al cast di Joy.

Edgar Ramirez is in final negotiations to join Jennifer Lawrence in David O. Russell’s biopic “Joy” for Fox 2000.

Robert De Niro is also on board to play Lawrence’s father in the film, based on the true story of Joy Mangano, a struggling Long Island single mom who became one of the country’s most successful entrepreneurs after inventing the Miracle Mop.

Ramirez will play Mangano’s then husband, Tony.

John Davis, John Fox and Ken Mok are producing with Annie Mumolo penning the script.

The film is gearing up for a first quarter start and is already set to open next Christmas to make a late awards season push.

Ramirez, who is repped by CAA and Impression Entertainment, recently wrapped production on Alcon’s “Point Break” reboot and was last seen in Screen Gems’ “Deliver Us From Evil.”

Il grande David O. Russell dirige ancora Robert De Niro, Jennifer Lawrence e Bradley Cooper in “Joy”


12 Nov

di Stefano Falotico

De Niro Lawrence

Torna la coppia di scopa De Niro-Lawrence, dopo il meritato, strepitoso successo de Il lato positivo, per David O. Russell, un regista che a me piace tantissimo, checché ne dican gli ostinati detrattori, i quali, superficialmente, l’accusano, a “tortissimo”, prendendolo a “torte in faccia”, d’esser “retorico” e “buonista”, troppo “(ir)ragionevole”, che assurdità immonda… questa (s)vi(s)ta tremenda del fraintendere il suo Cinema dolce-amaro alla Frank Capra del nuovo millennio per banale “qualunquismo” registico, quand’invero, appunto, O. Russell “cucina”, da “buongustaio”, film sapientemente miscelati d’ingredienti “piccanti”, pungenti, cau(s)ti(ci), “al vetriolo” nel far intelligentemente a fette l’American Dream, questo sì furbo e lezioso, “disgustoso”, falso e “vanaglorioso”, promettente faville, raccontante favole da “fumo negli occhi”, stuzzicando quindi quell’Hollywood purtroppo odiernamente proprio tristissima delle patetiche “reiterazioni” a presa in giro dei suoi spettatori creduloni. O. Russell, di “contraltare”, ci regala film deliziosi, tanto spesso col lieto fine quanto realistici, poeticamente obiettivi, ove i “cattivi” perdono ma i buoni, appunto, vincono a metà. Della serie… e (non) vissero tutti felici, un po’ cont(ent)i e un po’ (non) scontati col conto dei rimpianti, con l’orlo argenteo delle nuvole, in silver linings playbook ove ogni apparenza inganna e l’hustle è la faccia della m(ed)aglia sociale imbrogliona, “ridicola-tragica” di states che combatterono in guerra e si ritrovarono, melodrammaticamente (di)strutti, nei three kings del non sai se ridere del destino beffardo, sogghignar sotto i baffi, pensando che la vita è un bellissimo, stupendo scherzaccio, oppure se ber una birra in compagnia, consapevoli che (non) tutto cambierà, che la vita va e ognuno di noi è “seg(n)ato” (in)evitabilmente da un percorso (s)fatto, (r)esistente, (s)composto, “a posteriori”… di tanti eventi scombussolanti, che il tormentante passato tutt’or “duro” t’incula, quel pas(sa)to che c’eravamo (dis)illusi d’aver abbandonato alle (s)palle, veemente, rattristante veramente e anche però inducendoci-indurendoci a riflessioni importanti sul chi fummo, su come sfumò ma ce la “(s)fumiamo” da tener(on)i, sul chi siamo, su cosa saremo, torna “violento” a bussar(ci), “picchiettando” ancor le ansie che credemmo fossero non più angosciate ma asciugate… (t)erse in effimera frivolezza “canterina” da “Ma sì, è andata così, non tutto il male è venuto per nuocere, spacchiam le (g)nocche, altre patate e soprattutto palate, siam (s)venuti, abbiam goduto se ci ripen(s)iamo, pigliamola a cu(cu)lo per quel poco che ci mancò, che ancora manca tanto, mica tantissimo, minchia, cazzi amari, andiam di manico, da (o)nani(smi) ché è tutta, in fondo(schiena), una costruzione mentale, ma quali giganti, i Giants, pizzi e fichi, tanta (s)figa, sempre (di)speriamo per un colpo di (s)fortuna che ci par(l)i nei momenti no, su e giù, scopiamo, sgobbiamo, da ingobbiti ci rialzammo, in piedi rialziamoci, applaudiamola, e vai, vai, non va per niente, forse sì, forse poteva essere, ma ove andò, tu dove andrai, balliamo assieme, eddai, spinge… suvvia, su con la vita(mina)”.

Questo è il magnifico Cinema di O. Russell e chi non l’ha capito, chi non vuol capirlo/a, be’, si tenga i botti, gli spari, le bottane e la botte piena con la moglie ubriaca. Da cui Jennifer Lawrence, sempre “pazza”, isterica, adorabile, un po’ troia e un po’ bambina, un po’ a leccarti il culetto d’ammiccamenti a (non) dartela, con quella faccia da sberlona nel (su)darti un ca(l)cio e a non cagarti, poi subito a frignare, “sfrigolare” da fregnona per (s)tirarti il “cravattino” del tuo farti… il “pisolino”, una “topa” in “forma”, va infornata, è ignorante e non s’informa, fornicarla bisogna al (bi)sogno, lei ti serve la “serva” d’un suo gran sedere che a noi maschietti alza i pisellini, dunque severa a fartelo se non le servi il “dolce” ma comunque (non) è nella “crema”, è proletaria verissima, e su “questa” non ci (s)piove perché ti fa pen(ar)e, non darti pena ma mangia la “pasti(ccio)na”. Che casino, che (pastr)occhietti…

Che “gioia”, che Mangano Joy. Mannaggia! Non te la mangiavi così, vero? Che lupa mannara! Che fig(li)a di puttana, che stronza della “malora”, per la Madonna che tettone! E tu rimani un babb(i)o(n)e alla De Niro Bob, presenza oramai “cameo” come la tortina dell’omonima “sweet home” aziendale (s)fondata dal farmacista August Oetker…

Sì, un De Niro “dolcissimo” come padre di Pat Solitano, un (im)prevedibile Victor Tellegio e ora capo “familias” dei Mangano e di questa figlia Jennifer… “scop(pi)ante”.

Sì, una che divenne famosa, da disoccupata affamata, inventando la magica scopa…

Solo in America, poteva diventar una “grande”. Da noi, una così avrebbe continuato a far la casalinga di Voghera, cantando, come Claudia Pandolfi di Quando la notte, Gianna Nannini a tutta “frustrata” in “permanente” per una vita da nel “bludipinto di buuuhhh, che schifo” un po’ Modugno e “meraviglioso/a” alla (Negr)amaro.

A sgobbar, “scopando”, come una negretta e aspettando il “cocktail” dei Negroni, freddissimo, “(s)calda(to) con ghiaccio” del sabato sera “allegro-vivo/a” con altre “mani(ache)” delle “pulizie” su sbirciar il “tronista” del tavolo di f(r)onte “ecceziunale”. Che capelli, indossa il pellicciotto, non mi son tagliata le unghie ma, “volendo(lo)”, alla mia vogliona servirà la “penicillina”. Sì, dovrò curarmi da un’altra mia “inculata” perché ho scoperto che quel “piacione” è pure ricchione.

Torniamo a casa, prepariamo le orecchiette con cime di “capra”, di rapa e scopa magica…

Sì, la “classica” donnetta a cui tutti porgon la “gentilezza” del “Ti voglio bene, cara, non sei affatto bella ma come fai tu la besciamella neanche io che faccio (li)evitar le la(sa)gne di quelle più bo(mbo)n(ier)e, regalando loro i (miei) gioielli e ciucciandomele mentre tu fai la cann(ell)a”.

Miracle Pop(pe)! Evviva la pappa col pomodoro, è morto il Papa?! Papà! Questa Mangano non è Silvana ma come Rita Pavone. A me non sta(va) simpatica.

Gian Burrasca!

Sì, questa vita è un “cannolo”, salato/a di “dolcezze” e allora scalda i cann(ell)oni, son tutti incazzati, nel sen(s)o che c’attacchiamo tutti al “cazzo”, volevamo una vita migliore ma ci rimane il “mascarpone”, quella racchia col mascara, le maschere, e le (s)penn(at)e all’arrabbiatissima (ri)cotta “al sangue”.

Questa è “pura” Joy!

E ricordate: come vi (s)fotto io, neanche David O. Russell.

Ve la siete meritata!

La società di oggi è il (rit)ratto di quel che siete.

Un tempo, la gente si faceva il culo per tirar a campare, oggi invece si fan tutti i “culoni”, “tirandosele” a Campari.

I professori professan di esser stati dei fessi, che Stato è, e i meridionali, senza lavoro, ammetton che volevan solo la “fessa”.

Ci siete rimasti?!

Ora, scop(i)a(mo)!

Da cui Eyes Wide Shut.

Cioè, preferisco O. Russell a quel falso di Kubrick. So che mi lincerete ma ho ancora molti sogni, sempre meglio degl’ipocriti da “Doppio sogno”.

Sono Hitler? No, sono un sognatore alla Schnitzler.

Robert De Niro In Talks to Reteam With Jennifer Lawrence for Miracle Mop Movie (Exclusive)


12 Nov

The move would also bring him back to work with David O. Russell

Robert De Niro is in talks to reteam with Jennifer Lawrence and David O. Russell for Joy, Fox 2000’s story of Joy Mangano, the inventor the Miracle Mop.

De Niro worked with the duo on 2012’s Silver Linings Playbook, which netted the actor an Oscar nomination for best supporting actor. He also made a cameo appearance in American Hustle.

The movie’s casting is heating up at it’s gearing up for a shooting start in early February. De Niro’s involvement is contingent on Lawrence’s deal closing.

Russell is rewriting the script by Bridesmaids writer Annie Mumolo to tell the story of Mangano’s transformation from a single mother in Long Island to a QVC star.

Mangano (being portrayed by Lawrence) is a fixture on the Home Shopping Network with her many inventions, though the mop was her ticket to fame and fortune. She began her inventing as a teen and kept on dreaming and tinkering while still a single mom raising three kids.

De Niro would play Mangano’s father.

John Davis and John Fox are producing via Fox-based Davis Entertainment. Ken Mok is also producing.

De Niro is due to shoot Dirty Grandpa in January then will segue to Joy. He is repped by CAA.

“American Hustle”, new Official Trailer


10 Oct

Rilasciato ieri a Notte inoltrata, ecco il trailer nuovo di zecca di American Hustle.

Un film di cui si parla già un gran bene e che senza ombra di dubbio farà sfracelli ai prossimi Oscar.

Già epico, a prescindere se piacerà o meno, per la capigliatura di Christian Bale.

Piccola chicca pressoché invisibile a prima visione. Eh eh.

Ora, se scorriamo fra i credits del film, compare anche il nome di Robert De Niro, a cui il regista ha affidato la piccolissima parte di Victor Tellegio. Poche lines, come si dice in gergo ma, a quanto pare, il nostro Bob interpreta un personaggio centrale attorno a cui ruoteranno vari eventi importanti della trama.

Nel teaser era assente, in questo invece appare di sfuggita. Se riuscite a individuarlo al primo colpo, complimenti. Vi ho già comunque fornito un piccolo aiuto. Colpo, in inglese, intenso in senso armato, si traduce con sho(o)t.

Dunque, attenti a chi spara.

 

 

Quentin Tarantino o David O. Russell?


09 Mar

Optiamo per un combattimento mortale nel panorama di donnette

 

Prefazione “triste”, “melensa”, ma cha ha il suo perché. Leggetela e (non) capirete una mazza


No, non sono impazzito, sebbene io di pazzia possa narrarvi per filo, per segno e per ferite, di bukowskiane canzoni, di mosche da bar e di cene solitarie, di weekend senza quel “non so che di sfizioso che attizza”, potrei illustrarvi quando, mille lustri fa, ero qualcuno e oggi mi sento meno di niente, ma non importa, sto “renderizzando” il montaggio sincopato (attenti ai det-tagli, psicopatici…) delle mie sinapsiflashback nella scena di raccordo, di “Vado d’accordo col Mondo pur con molti disaccordi e pochi cuori

Jackie Brown è il miglior Tarantino, analisi “alla bona?”.

Pecco d’immodestia, sono il Peccato, tu non spicchi, sei un po’ spaccato, ama lo spacco femminile, sì, sculetta, muovi il “bacino”

Sono reduce da emozioni vere, e fan Male, lo so, il fegato non si rassoda. Un altro rifiuto d’intuito che mai va a puttane però ti sputa in faccia il troppo ardire per il “tuf(f)o”

Da Tempo a questa parte, “funziono”, nel senso che “spinge”. A volte da me, a volte nel “Fai con te”.
Molte ragazze mi palpano e ne odo gli odori a miglia di distanza, anche quando son ubriaco e non fradicio di sudori. “Ficco” lo zucchero in modo telepatico, e l’impatto avviene “orbitale” da lontan an(nu)ale. No, non sono un topo d’anulari, di nuziali e di quest’inezia chiamata matrimonio.
Ah, che pizza, che pinzimoni, che prezzemolina. Dappertutto e “subito”. Mescesse il sugo, il mio si “scalda” con “lievitazione sciolta” da polenta Valsugana, il mio “prosciutto” è per meloni Valfrutta, lo “conservo” di “natura di prima mano”. Sì, il maschio troppo attivo poi perde i capelli, un “pelato”. Son logorroico e tu una diarrea umana. Chi è meglio? La “PR”, pubbliche relazioni della dottorina per il “pernacchio?”. No, non la cago. Eh sì, ne vuole di “pennacchi”…, che gallina fra i mariuoli galeottissimi che si fan chiamare “professori”. Trombatevi! Da me riceverete solo dei peti, miei petti di polli(ne).
Meglio un pomodoro schiacciato sul naso del “tirarselo” da pagliacci. Ah, l’ago nel pagliaio, sei un uomo da paliativi e da du’ palle come al Palio di Siena, quando aspetti tre ore, se “va fatta bene”, prima che il “cavallo” tagli il traguardo.

Vincerà, alle prossime…, la contrada de “Il contadino”, nuovo rione del capoluogo toscano, un quartierino bazzicato da birraioli non da barzellettine e zingarate ma proprio zingari nel zigzagare fra le “zanzare”. Gli zoccoli “duri” fra le zoccole della rivale “Anatra”, “storico” posticino non raccomandabile di raccomandati da mandar a troie come Ugo Tognazzi, attore preparato quanto “culinario” nella golosità delle sue amanti e “didietro” nel suo “Avanti un’altra”.

Ho 33 anni, sono un giovincello ma non “uccello”, oramai più, come Bale del Tottenham, uno che “incorna” e all’Inter di Stramaccioni infilò le cornee di Moratti, un altro “prete” di cui so che se lo “fece” con Luisa Corna, quando “la scudettò” da petroliere su “martello pneumatico”.

Poi, c’è BatmanChristian Oscar, impero del Sole anche della sua adolescenza missing ora da “oscuro”.

Ieri sera, al telefono con un mio amico, si discusse se John Malkovich è davvero omosessuale. Come si pen(s)a… L’outing non lo ammise, ma “lo” metterà ancora. Fidati, la classe non è acqua, l’effeminato è “villain” di facciata. Qui, poca figa ma molta “filanda” a Prato da “stilista”.

In verità, vi dico che la vita è una stronzata.

Parlammo anche di Tarantino e andammo a “sfinirci” su Bridget Fonda di Jackie Brown. La più grande “surfista” del feticismo “fondoschiena” da “sciatori”. Con una così, rimanga fra me e Lei, fui “fascista”. Sì, la fasciai, me lo sfasciò.

Questo Mondo non è una gara, una garza sì, da Louis.

Louis non sa neanche più fumare ma non spipacchia come gli psichiatri.

Egli ammazza la cretina e s’ammazza di suicidio annunciato. Perché Sam Jackson ha il codino da nero Roberto Baggio. “Buddhista”, guarda quelle in bikini coi “cannoni”, contempla e, nel contempo, Pam Grier gli frega il bottino.

Sono in una fase transitoria del viaggio.
Spero nella Luna di traverso…

Quando sei incazzato, sei più lupo, meno “volpone”, più notturno, in bianco ma senza branchi, ah, son i banchi di nebbia. Scusate, fa caldo…, c’è la nebbia, non si vede un cazzo.

Il mio, sì, è mio. So dov’è. Basta “toccarlo”.

Va “carburato”, usa il burro, è raffreddato. Con “stima” personale, non sono Siffredi.

Sì, il Cinema di Tarantino è puro divertissement, giocoso, cazzeggio grandioso ma Russell lo batte, le sue sceneggiature sono più umane. Eh sì, è un umanistico, non un onomastico di santini

Costui, David O. Russell sta piazzando colpi di vario “genere”, il suo Cinema è variegato, si sa.

Ove Quentin la butta in vacca, memore del Bruce Willis motorizzato e pugile “suonato”, David ci ricorda che la vita non è solo una “bisca” fra coglioni che parlano “a fumetto” delle genialate.

Russell non è Kurt, è meno grindhouse, più dentro la strada…

Storie, le sue trame, di gente comune, e si profumano i dolori, le puttanate, le scommesse, il girare l’angolo e, anziché incontrare, un ladro della tua anima, uno sciacallo, una “stronza coi controcoglioni”, Lawrence Jennifer. Che stuzzica perché sa che, premendo, otterrà l’amor agognato e da Cooper re-spinto, non tanto di “ballerine”.

Non si dica in giro, preferisco David.

Lynch? Cronenberg? No. O. Russell.

Non delira, non è chirurgico, è più figo.

Ora, vi spiego la fig(ur)a retorica. “Sineddoche” che significa?
Sine che? Sì o no? La sinusite? No, sei un asino.

Ora, prendiamo Jennifer Lawrence e J. Lo. Sempre di Jennifer parliamo, ma non è sineddoche.
Jennifer Lawrence è bella e davvero brava, non scherzo, la Lopez è zoocolona più di Tiffany, ma non è finzione scenica. I “falli” suoi lo dimostrano.

Allora, “Sineddoche” per cosa sta? Ora, noi diciamo il Cinema americano per riferirci a quello degli Stati Uniti, e questa è sineddoche, ma il tuo non sta né nella Lawrence né nella Lopez.

Come “la” vedi?
Ora, ve la spiego io.

Secondo il nostro professore, molto ex, di Storia, Bradley Cooper, il termine “OK” o “Okay” (e tu, oca, da me non avrai né l’assenso né l’assegno) deriva da un Presidente USA…

Secondo “Wikipedia”, invece,questa “sola” sarebbe stata inventata, di sanapianta, da David O. Russell perché, nell’etimologia della parola (non della prole, nonostante l’happy end da “Auguri e figli maschi”), non risulta.

Quindi, la tua vita è un O.K. o un knockout? Non noto “gnocche” attorno a te. Non è una beata minchia. Fidati.

Il “tuo vecchio” lo sa…

Accendo i miei ormoni e li sintonizzo su onde medie “allungate” di frequenza, libero da cattive compagnie di cattiveria e nella mia “aria fritta” di “frittura

Quando, placidamente, armeggio di “mio”, vengo invaso da offese perniciose, così vado a caccia della mia “pernice”, Araba Fenice ad ammirare le cosce delle fenicottere felliniane, e quindi “elicottero” a “smanubriarlo” in tutta “salsa” che “sale”, nell’alleviar giocondo, “arrossato” s’ingrossa, delicato si “diluisce” venoso, “caloroso”, senza dubbio personaggio “incorporato” nel mio “spizzicare” le armoni(ch)e con levar il “vino” del mio sangue.

Sì, premo il pulsante “red” del REC, e registro trasmissioni ove delle sceme si credon grandi femmine. Sì, da “femminilizzare” subito, di mimosa mia “mora” ché “sbando” e “arrostisco” la matassa.

Su Facebook, Giona Nazzaro è “imprigionato” dal reggipetto di Christina Hendricks e, dopo recensioni “moral guidance” a onorare Eastwood, “celebra” la sua “44 Magnum”, nel “Callaghan” destrorso su “slogature” sinistre nel guardone vispo per la tettona barona”.

Sì, Christina è un’attrice con la “A”, a di “Ah, ancora, dai dai”, le basta mostrare il ballonzolare che le palle “virili” fermano il “vinile” malinconico di Frank Sinatra e si “spazientiscono” nel divano “rock”.

Non c’è da stupirsi che la società si sia imputtanita. Ecco a voi il sottoscritto, il “sottosopra” e sputtanator’, non solo di risma, ma senza rime baciate. Eh, lo so, barcollate, la crisi vi rende nevrotici e oggi vi date alle “filosofie” di Briatore, domani al trattore ché, trotterellando, va un po’, ecco, il “troieggiando”.

Abbiamo anche i troll, vengon fuori dal gioco di ruolo “Warcraft”, dei veri “signori” degli anelli.
Sì, nell’ano e nel baccano tanto la vita va “presa” come “viene”, brindando al Roxy Bar come la “semplicità” del Rossi Vasco, uno da “vasche” in una vacca e poi nel “gioviale”, eh come no, “Vaffanculo!” a Milano con l’Amaro Ramazzotti, sapore Eros.

Sì, il Ramazzotti “evolse” da ragazzi di oggi  (appunto) all’Hunziker, grazie al “social network” arricchito da sfruttatore delle coscienze plagiabili, come Mark Zuckerberg, una zucca genialoide su nerd “integro” alla merda ch’è.

Chi è? Ah, sei tu? La baldracca. Che vuoi della “baldoria?”.
Da me, otterrai solo le cicorie ed escoriazioni, ecco i “coriandoli” dei ribelli in coro: “Ti corteggeremo damigella, strimpellandoti la pelle di sviolinata alla grancassa di fracasso in testolina, noi siamo i testicoli del testacoda che inverte le braccia rubate all’agricoltura, nostra acculturata di culi”.

Molta gente pensò che, “crescendo”, sarei cambiato. No, crebbe di più e non crepo.

Sono uno stronzo? No, dico la verità e non temo chicchesia. Neanche il “chicchirichì”.

Ne ho visti di lecchini azzimati licealotti con “licenza d’uccidere”, dietro una laureetta ottenuta sborsando soldi e intimando al suicidio i “deboli”. Sono gli stessi “teneri” che affiggono le loro foto da “San Valentino”, con la scritta “Sono innamorato, I love you”. Vivono “tranquilli”.
Sì, nell’idiozia del porcile. Tanto i “titoli” danno il “requisito” per perquisire il prossimo.

Sono nato così. Vero, le donne umiliate, di stalking e violazioni, è giusto che attuino le denunce a chi da punire severissimamente.

Ma tante, “detta” onestamente, mostrando le gambe, hanno ottenuto l’Italia di Barbara d’Urso.

Ho detto tutto?

No, non ho detto niente. Se Barbara vuol querelarmi, l’avviso: posseggo un video suo “privato” col Presidente del Con(s)iglio…

Ho detto tutto di nuovo?

E chi l’ha detto? Io firmo e basta…
Non vesto firmato.

Di “sua”, la filmai.

Tanto, l’hanno, di chiappe, “acchiappata” tutti di “popò”.

Vi faccio schifo?

No, non sono un ipocrita. Ed è per questo che sono uno non qualunque e tu un figlio di puttana.

Quindi, da me, solo pugni in faccia.

No, non voglio mettere la testa a posto.

Sono un genio, lo sono sempre stato e, chi vuol adattarmi allo “statuto”, sarà “ricostituito”.

Sì, lo “allatto”.

Con questo, “onorificenze” alle donne, anche di “mal affare”.

Sarà presto eletto il nuovo Papa, al che vado in cattedra(le):

– Lei è il cardinale Biffi di Bologna?
– Sì, sono io.
– Mi spieghi questo.
– Se posso, ma me lo chieda gentilmente.
– Non, “la” chiedo a nessuna di cortesie, quindi mi faccia il “piacere”…
– Soprassiedo, sono un sant’uomo.
– Lei non ha mai visto un film di Banfi Lino ma la suora baffuta è sempre più paffuta. Com’è possibile? Le dà… da mangiare e “bere?”.
– A che vorrebbe alludere?
– Insomma, dietro l’altare qualcosa accade. O no?
Nel “dietro le quinte”, come si suol dire.
– Lei è posseduto dal Demonio! Io l’ammonisco!
– Sì, prima si pulisca e si confessi.
– Il suo è un delirio di onnipotenza!
– No, è un De Niro Max Cady.
– Oh, signore mio!
– Che Dio ti fulmini e “saetti!”.
– Dio è la mia missione.
– La suora lo sa. Ama la missionaria.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Django Unchained (2012)
  2. The Fighter (2010)
  3. Il lato positivo (2012)

Robert De Niro year


05 Feb

Grande annata per Robert De Niro.

Da vent’anni non veniva candidato, quest’anno invece è miracolosamente successo per Silver Linings Playbook.

Ieri, può apparire strano ma non er’ancora successo, è stato onorato al Chinese Theatre di famose “palme di mano”.

Qui, il video:

 

    

 

L’altra sera, invece quando, da Katie Couric, David O. Russell ha menzionato che parzialmente il suo film s’ispira anche alla malattia “mentale” del figlio, il quale soffre di un disordine simile a quello del personaggio interpretato da Bradley Cooper, il nostro Bob, ancora una volta, s’è commosso, nell’imbarazzo emozionante di tutti.

Sì, anche Jake LaMotta ha un cuore.

 

Oscar 2012 Preview by The Weinstein Company


22 Jan

 

Ecco gli Oscar contenders, alcuni (mi sa…) che son stati scartati dalle candidature, o sbaglio?
Mah.

“Silver Linings Playbook” secondo il regista e il cast


09 Jan

In attesa delle candidature agli Oscar di domani, ecco un altro video “formato Weinstein Company” in merito a un sicurissimo (stra)favorito.

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)