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Reinventatevi clown come JOKER – Avevamo le agenzie interinali, adesso, per i fegati amari, le agenzie intestinali


09 Oct

casa di jack dillon ganz

Murray Franklin/De Niro m’invita in trasmissione e allieto la platea con delle freddure micidiali

Sì, arriva un punto nel cammino di nostra vita in cui, senza i soldi neppure per la legna del camino, inevitabilmente capisci che, malgrado uno possa essere il nuovo Dante Alighieri, viviamo in una società ch’è una selva oscura ove, se non vuoi suicidarti, anche perché se sei cristiano finirai all’Inferno, visto che il suicidio è abrogato da dio, devi attenerti ai dettami socio-lavorativi d’un mondo poco paradisiaco.

Sì, senza un lavoro decorosamente remunerativo, nessuna Beatrice vi accompagnerà nel lungo viaggio della vita. Sì, state tranquilli. Senza un conto in banca sufficiente per arrivare a fine mese, qualsiasi donna, dopo tre volte che le offri da bere, ti manderà a fare in culo.

Al che vivrete in un eterno Purgatorio.

Ora, potreste andare anche a puttane. Sì, peccato che una prostituta, soltanto per un po’ di zucchero, vi chiederà molto più di 3 Euro, cioè il prezzo della somma complessiva delle tre volte nelle quali alla vostra donna desiderata, non desinata, offriste per l’appunto i caffè.

Prendiamo, ad esempio, Matt Dillon de La casa di Jack. È ricco, fa l’architetto e ha una casa arredata meglio delle regge di Beautiful.

Però, ha un piccolo problema. È passato dall’inoffensivo, anzi amabile DOC, ovvero il disturbo ossessivo compulsivo con manie igieniche, dalla purezza ribelle di Rusty il selvaggio al grunge grezzo ma romantico di Singles.

Dopo la separazione da Cameron Diaz, a causa della botta pazzesca, detta altresì delusione immane, pensò di fare l’amore con Kevin Kline di In & Out.

Sì, se Cameron te la dà e poi in culo te lo dà, puoi anche darti all’omosessualità.

Tanto, una più bella di Cameron di quei tempi non la troverai più. Mi pare sacrosanto sperimentare altro. Ah ah.

Al che, Matt non voleva diventare schizofrenico come il suo spiantato, sbandato, squattrinato di Fort Washington. Da cui il film Tutti pazzi per Mary. Ah ah.

Quindi, Matt, per sbarcare il lunario, si diede ai film di rapina. Come no? BlindatoTakers e Insospettabili sospetti.

Non servì a un cazzo e degenerò del tutto.

Insomma, questo Matt che vuole dalla vita? È un attore di risma, ha avuto e può ancora avere donne bellissime, negli anni ottanta è stato un sex symbol ma, a una vita moralmente retta da uomo “cavallerizzo”, preferì fare il Joker in un film di von Trier.

Queste sono proprio, come si suol dire, robe da matt’.

Ecco, la vita non è tanto una Divina Commedia, diciamocela. Più che altro, è una diabolica tragedia.

Come no?

Ora vi spiego. Fra pochi giorni, sarà disponibile in cartaceo il mio nuovo libro, La satanica brama del fatale languore. Libro superdotato di codice ISBN con in copertina una ragazza più bella di Cameron Diaz.

Romanzo cupissimo ma al contempo passionale, tetro ma comunque forse stupendo. Registrato e legalmente depositato presso la Biblioteca Nazionale di Roma.

Due giorni fa, mandai il mio c.v. a una biblioteca di provincia affinché mi assumessero.

La risposta è stata questa:

Gentile Stefano Falotico,

grazie per il suo interesse per la posizione Bibliotecaria/o…

Abbiamo esaminato la sua candidatura; sfortunatamente, non è la persona giusta per la posizione al momento, abbiamo comunque visionato il suo cv e se compatibile con altre posizioni aperte la contatteremo direttamente.

Siamo spiacenti per la brutta notizia e le auguriamo buona fortuna nella sua ricerca di lavoro.

Cordialmente,
Fabio…

 

Secondo voi, pubblico, non è per fare del populismo, che società è questa?

Uno scrittore come Dante Alighieri che non viene assunto da una piccola biblioteca ove vi sono, peraltro, solo libri per gente che non ha i requisiti intellettivi per amare Joker.

Oh, comunque, stasera ridanno in tv Factotum.

Film che, oltre a Matt Dillon e al regista, ho visto solo io.

Ho detto tutto.

Poi, diciamocela. Sì, ha fatto lo stronzo ma Sugar Fornaciari rimane il più grande cantante italiano. Che forza, che poesia!

Prendete Marco Mengoni e minchioni vari, vadano nella stalla.

 

di Stefano Falotico

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