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Mezzanotte e 0,001 secondo


26 Nov

“primo negativo, guardiamo al positivo, il male vien per nuocere tutto”, una play al Giorno toglie il tuo psichiatra di “torchio?”: I film dell’anno saranno…

… sentenza dogmatica, “(a)stigmatica” del Falotico addolorato eppur adorato, prossimo alla Beatificazione, a forza d’aspettar Beatrice ché “levi” l’ascesi…, soprattutto l’ascesso, via dalle palle, cessi!


– Stefano, mi sei sceso. Sei diventato uno scemo.
– Ah sì? Basta che “salga”, che m’importa della “cattedra(le)?”

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Django Unchained (2012)
    Tarantino realizza il sogno d’una intera esistenza. Unisce la sua antica passione per Sergio Leone, e la “rispolvera” fra le polveri del West a modo suo. Semi-Franconero, seminando gli avversari con un capolavoro che solleverà, appunto, un già classic polverone. Pistolettate, “saloonizzate”, gente appesa come salumi, stronzate, DiCaprio con la coda “caprina”. Ku Klux Klan, gente che si prende per il culo, vendette, tribalità, Clint Eastwood che, di cameo, spunterà e urlerà: – Che roba è? Ridatemi gli spaghetti! Manca il peperoncino a questa salsa!
  2. Zero Dark Thirty (2012)
    Kathryn Bigelow è innanzitutto una figa suprema. L’unica che ha superato la menopausa, riuscendo nellatitanic-a impresa d’essere una cinquantenne (60?) molto più sveglia di quel furbacchione dell’ex marito, Cameron James. Uno a cui va la mia stretta di mano per esserle stato “avatar”, “affogando” nel suo “point break”.
    La milf è più attizzabile di tante ochette dei college. Anche perché possiede una mente azionistica, che spara mitragliante con dei contundenti da “lupa”, dunque “condendo” su thrilleroni rosso cremisi come Jessica Chastain, una che “raderei” al suolo. Mi denuncerà per “terrorismo” da “integralista”, ma i suoi capezzoli son come le Torri Gemelle. Il kamikaze ci sta.
    Costi anche lo stalking.Joel Edgerton prenderà le sue difese, asserragliandomi in casa. Assieme ad altri marines, proverà ad abbattere il mio “bunker”. Sfonderanno la porta ma li “disarmerò” con la mia risata innocua “a salve”: – Volevo solo sfondarla, tutto questo bombardamento per una bombata?Joel riderà di gusto e anzi inciterà maggiormente da caporale:
    – Hai fatto bene Stefano. Comunque, non siamo qui per incriminarti di volerti fare Jessica. Anche perché noi ce la siam già fatta. Quindi, questo problema mi par ovvio. Noi maschi abbiam fatto due anni di militare a Cuneo, vero? Ogni fulva merita la volpe.
    Siamo qui perché c’è arrivata una segnalazione. Hai minacciato il suicidio. Dovevamo salvare il nostro soldato Ryan.
    Sicuro di sentirti bene?
    – No, voglio Jessica.
    – Ok, provvediamo subito. Componete il suo numero di cellulare (intanto, mi confida alle orecchie che ha messo però su un po’ di cellulite). C’è un uccello spompato. Va rimpolpato.- Pronto?
    – Sei tu, Jessica?
    – Sì, vuoi scoparmi?
    – No, non tocca a me. Vieni a casa del Dr. Falotico, quanto prima. La situazione è tragica.
    – Sì, agli ordini, Joel. Ma è carino?
    – A me pare un bell’Uomo. “Toccherà” a te “constatarlo” di persona. Una tastatina, nulla di che.
    Poi sarai libera per il prossimo film di Malick, La falsa metafisica d’una con un fisico da thin red line.

    Se avete letto, fin qui, e avete leggiucchiato la trama di questo film, dovreste aver capito tutto.

    Rappresento la legge di Murphy, “Se qualcosa può andar male, lo farà”. Appunto, mica tanto…

    Ma sono autoironico e beffardo alla De Niro da Oscar. E la butto a ridere, anche se vorrei sbatterla a letto, similTonino Accolla di risata inconfondibile alla Eddie…

    It’s Showtime!

  3. Being Flynn (2012)
    Storia vera
    ,sì anche un po’ lynchiana. Può Paul Weitz prendere una novella sui barboni e ricavarne un film?
    Sì, another bullshit night in suck city. Nick Flynn diventa, appunto il titolo alla essere-non essere.Il libro, praticamente introvabile (all’uscita del film, le librerie però, ci scommetto, se ne ripopoleranno), fu uno dei miei regalini di due anni fa. Lo trovai dopo girovagare per tutta Bologna. Spesi circa mille Euro di benzina, solo per un “deca” del prezzo. Lo rinvenni in una botteghella, ove il padrone era un simil cinese dei Gremlins. All’epoca, svolsi “servizio” sottopagato, ipersfruttato in Pinacoteca, ove stavo seduto per ricevere circa 20 Euro per quattro ore di lavoro. Roba da finire come De Niro di questo film.
    Le agenzie giustificarono, dicendomi che non avevano di meglio per un genio della letteratura senza credenziali:
    – Ora, i suoi romanzi sono dei capolavori, ma non ha la Laurea. Quindi, o la sbattiamo in magazzino o a far il manichino ai “Grandi magazzini”.
    Saltai alla gola di tal fetente “referente”, fui deferito “infernalmente” e, dopo i “forzati”, obbligato a sforzarmi per non suicidarmi.Sì, questo libro, che leggiucchiai appunto mentre da “guardiano” guardavo i quadri, con indole “guardona” per le migliori Botticelli del “turismo” straniero, mi fu illuminante.
    Mi riconobbi subito nel Bob.Un genio paragonabile a Mark Twain, le cui circumstances l’hanno bloccato nella stanzetta.
    Neppure il figlio crede all’incredibile viaggio psichico di uno che si scopò Julianne Moore e ora è “murato vivo” e vorrebbe solo appendere al muro chi gli ha fatto perdere tutto.

    Si rimbocca le maniche, fa due conti (in tasca no…), e ritorna a scrivere, incontrando il figlio che, come abbiamo visto, l’ha (s)fottuto. Il figlio è un assistente sociale per i senzatetto. Gli homeless, quelli a cui preparano solo leomelette. E vengon trattati da “ominetti” perché, sotto il caminetto, non hanno una da riscaldare di tette.
    Il figlio comincia a commuoversi, e lo provoca perché si dia una mossa.
    Padre e figlio litigano, Jonathan (De Niro) “spara” a freddo, ipercongelato, “ficcando” altri colpi (ficcanti sessualmente no…), altri libri che nessuno leggerà, perché li riterranno solo freddure d’uno che (non) si scalda tanto.
    Invero, De Niro vorrebbe solo esser di nuovo rosso nelle lentiggini di Julianne.
    Invece, beve l’amaro Giuliani. Per digerire il fatto evidente (per il lettore e anche per lo spettatore, vedrete…) che, in effetti, è davvero un genio. Ma gli altri personaggi del film, come avviene nella vita “reale”, non lo sanno e non gli danno retta. E lui finirà solo che più inculato da “coglione”.

    L’importante è che lo sappia Falotico…

    Stenderei un velo (im)pietoso su gente penosa che, leggendo la mia prima opera, mi trattò a pesci in faccia e mi urlò: – Ah, allora, sei doppiamente scemo. Un genio che finge di essere depresso.
    Vai a dar via il culo! Ti strappiamo le palle. E pure le pagine.

    Siamo entrati in causa con tal malfamati, ora si son rinchiusi in casa per la vergogna.

    Vedi, a fare gli idioti da circo? Finiscono poi nelle stanze della stalla della loro testolina da bimbetti.
    E dire che s’eran messi in mezzo pure i genitori, gente molto “colta” e “cresciuta”.

  4. Jimmy Bobo – Bullet to the Head (2012)
    Ecco, si ficcassero in testa questo: sono come Stallone, prima o poi torno grande.
    E sono botte! Da guerriero della Notte!
  5. Flight (2012)
    Anni fa, incontrai una grassona fanatica di Denzel Washington.
    Le ero affezionato, anche perché Denzel a me piace. Un’affinità “erettiva” che se ne frega del razzismo.
    Le donne sono false. Non si sposerebbero, almeno qui in Italia, mai con un “nigger” ma, quando vedono il Washington al cinema, perdono la testa e, a bassa voce, pronunciano: – Se fossi mio, ti perdonerei tutto. Bruciamela come Nerone! Sono la tua bomba atomica d’Hiroshima!Come andò a finire con la grassona? Il “mio” non volò, ma la feci nera.
  6. Cloud Atlas (2012)
    Dicesi superstronzatona colossale di cast stellare.
    Tom Hanks rappresenta il grande attore che fa spesso la parte del fesso.
    Halle Berry rasenta il massimo, vero maialini?
    Come dico io, la mulatta allatta.
    Per il resto, mi sembra un “filmone” per quelli da latte.
  7. Killing Season (2013)
    Travolta ce l’ha con De Niro, che se ne vorrebbe solo stare in mezzo ai monti, dopo aver quasi lasciato le penne in guerra. Travolta ha un conto in sospeso col Bob.
    Si spaccia per amico ma se lo inimica subito.Ora, ve lo vedete il Bob, a quasi settant’anni, correre per gli Appalachi col fucilone in mano?
    Io sì.
    Per questo mi distinguo. Sfodero la cartuccia quando tutti pensano che non li colpirò.
    E fanno le giravolte come John, non capendo un cazzo del “loro” trivellato.Travolta: – Signor Falotico, l’ho scoperto. Lei fa il tonto di “richiamo della foresta” per non andare in guerra.
    Falotico: – Guarda che la guerra è finita. Posso leggere in santa Pace di Cristo questo “tomo” (in testa) di Marx, adesso?
    Travolta: – Cosa vuoi fare, il Rambo di turno?
    Falotico: – No, pensavo a un altro mercenarioChuck Norris. Un rombo di tuono nel tuo culo, razza di panzone!

 

“IMDb” board: 2013 is De Niro’s year? Aprite le orecchie “profeti(ci)” e troll fessacchiotti perché…


01 Nov

… ogni anno, dai suoi esordi “sessantottini” in poi, dagli inizi depalmiani alle autoparodie odierne (sublimi), è segnato dall'”ombra” deniriana. Potrete stroncarlo, togliergli il neo e appiccicarvelo sul mento da dementi che siete, ma anche nel “bisestile” Lui è la sestina vincente. Che vi piaccia o no, questo è Simon Silver.

Chi non conosce l’enciclopedia online “IMDb” merita solo Paolo Mereghetti, a cui regalerò il pandoro Melegatti, con una “gatta” sotto l’albero di Natale a fargli gli auguri d’una vita che non ha ca(r)pito. Egli, il Paolo… mangiò sempre i canditi, “infarcendo” recensioncine scolastiche da chi guarda il film macchiandosi la patta dei pantaloni per colpa del caffè “bollente”, “versatogli” addosso da un'”emerita” collega “raffinata” a stimolar la diuresi delle sue stronzate.

Nel suo “dizionario”, egli il protervo, il cerbiatto, dilapida il De Niro degli ultimi vent’anni, abbondando di stellette misere.
Perché Paolo del Bob ha capito solo la malinconia peggiore da borghese col tè.
E non merita altro che un Paul Vitti che gli fa le smorfie, puntandogli il dito e sussurrandogli un “Lei non è bravodottore di ‘sta minchia!”.

Come codesto suo parente “alla lontana”. Sì, li avran s(e)parati alla nascita, mescendo le culle e cullandoli di latte coi biscotti della balia più (de)cadente di grembo “materno” da Edipo.

Uno che, non avendo un cazzo da fare, se non cazzeggiare appunto, stila le sue previsioni “meteorologiche” dei prossimi film col De Niro.

Leggiamo la sesquipedale “azzeccata” da “Nostradamus”:

Most of them will not succeed I think.

The Big Wedding – Bad director and doesn’t look to good from the trailer
Motel – First time director, so you never know.
Killing Season – Bad director and the movie is said to be pretty terrible.
Malavita – Besson’s last movies weren’t pretty good, but I think this is one of De Niro’s more promising projects.
Last Vegas – Bad director, so at best it will be a mediocre movie.
Hands of Stone – Pretty unknown director, but this project doesn’t sound to bad to me.
Grudge Match – Mediocre director and a horrible idea, will be a complete mess I think.

So as of now I think we will get to see a lot of bad stuff from De Niro next year, maybe except for Malavita and Hands of Stone. I really hope that he will do The Comedian with Sean Penn and The Irishman with Scorsese, those are truely promising projects.

Secondo tale “critico affermato”, richiesto dai “Cahiers du Cinéma” di mezzo Mondo (ecco, mezzo è meglio…), i seguenti “a venire” non riscuoteran successo.

Secondo me, assieme al Paolo potremo sbatterlo nella prigione: “Senz’arte né parte, di palate e non patate, tante ne riceverete. Guardando le stelline fuori dalla cella dei vostri gelidi giudizietti tanto giudiziosi e pregiudiziali”.

Per quanto mi concerne, in questo Ognissanti mi sbarberò e laverò a terra, gettando nella spazzatura gli “scopatori”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Big Wedding (2012)
    Non è mai troppo tardi per il “matrimonio con sorpresa”.
    E, dalla torta nuziale, spuntò il Falotico versione “ultimo bacio” di Muccino Gabriele. Urlandogli: “Tu e Stefano Accorsi, dovete imparare lezioni d’amore. Ecco, la candelina, cioè il candelotto!”.
  2. Killing Season (2013)
    Travolta contro il Bob, scontro epico fra gli Appalachi. Che non fa sconto, che gioca d’autoscontri, di corridoi fra le montagne, di gatto col topo, di Mark Steven Johnson che non capì niente fra le pallottole.
  3. Malavita (2013)
    Ronin più Besson.
    Scorsese alla francese.
    Tommy Lee Jones nella “pechinese” della Pfeiffer.
    E Parigi che spara!

Il Premier bulgaro invita a cena Travolta & De Niro


11 Oct

O viceversa?

De Niro non ha ancora finito la “Season”


11 Oct

Ah, pensavo che il film fosse già pronto.
Invece, si devono (ri)girare ancora alcune scene.

Parliamo di Killing Season.

Da qualche Giorno, Travolta e De Niro, gli interpreti della pellicola, sono “sbarcati” a Sofia, Bulgaria.

Per “ri(de)finire” alcuni dettagli.

Eccolo qua, il Bob. Che si catapulta da un set all’altro, da stacanovista indaffaratissimo.

Appena terminato Malavita di Besson, in “pausa” per Mark Steven Johnson, dunque sarà prestissimo nei panni di Ray Arcel.

Se De Niro è una “puttanella” a caccia di soldi, ogni madre, eccetto la mia, è quello che “è”


11 Aug

 

Perché inveite sul Bob, “venite” e non addivenite alle vostre scelte sbagliate?
Che cosa “dietrologizzate?”. State attenti al culo, a proposito dei “di…”, lì, nel fondo dell’uomo barilotto che mangia solo pasta Barilla con una barese, “raschiando” di “scarpetta”. Sì, la sua compagna “indossa” le zoccole

Il talento sta nelle choices.
Testuali parole del “neo”.
Dunque, se rimpiangete il cazzo che fu amaro, datevi alla bottega “Crema di latte”, gestite da una “bottana” che mischia il gelato al bacio con delle scaglie sulla “stracciatella”.
E vedete di leccare usando più lingua possibile.

Io, “scolasticamente”, sono un fallito, e appoggio De Niro quando dichiara che gli studi “superiori”, che Lui abbandonò, gli son serviti quanto una chiavetta USB degli anni ’90.
Coi suoi “modi”, beffardi, ha chiavato molto di più. Quasi tutta l’USA.
Fidatevi, quando aggrotta la fronte in rughe asimmetriche, fiuti subito il “lupo” che sta sotto la risatina.

Fra due settimane, il qui presente, in ossa e non so quanta carne rossa di fisico ma molta di figa al sangue, visto che, dopo che m’imbottirono di “calmanti” che non tranquillizzarono proprio un bel niente, son di nuovo scalmanato, dunque non “lo” ammaino ma smanio. Sì, codesto Signore che voi tanto odiate per motivi riconducibili solo al “dirigibile” del vostro pallone gonfiato, pubblicherà la quarta sua opera, “Noir Nightmare – L’ombra blu del fantasma”, vero cult book ai livelli del Sam Raimi migliore. Un po’ armata delle tenebre e un po’ amato teneramente.

Sì, ero una “piccola stella”, oggi sono il Sole nelle vostre notti spettrali. Godete quanto una stampante senza inchiostro. Dai, di “colore” schizzate!

E ora, a chi avrà l’ardire, illetterato, incolto, scriteriato di criticare Robert, da me riceverà solo i suoi coglioni spappolati a  mo’ di Planet Terror.

Sette film ove Lui mi spronò.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Cop Land (1997)
    Uno che ama Bruce Springsteen è solo stato “pachidermizzato” da dei vermi.
    Signor Stallone, Lei è un’ottima persona.
    Spari a quella marmaglia di laidi maialoni, e ci andiamo a prendere un caffè.
  2. Jackie Brown (1997)
    Che cazzo provochi, Bridget Fonda?
    Duro tre minuti, ma è stato durissimo.
  3. Ronin (1998)
    La vita è Parigi, e Nizza ama Jean Reno, il mio amico “polar(e)”.
  4. Limitless (2011)
    Lei, signor Falotico, ha un cervello spaventoso. La posso assumere?
  5. The Score (2001)
    Anni fa, conobbi un tizio, un mezzo mariuolo che mi urlò: “Tu non solo non pubblicherai niente, ma non scoperai mai!”.

    Sì, pare che costui sia disoccupato.
    Ma, vista la crisi, non sarebbe neanche una colpa. La colpa è la sua demenza. Sì, L’Ed Norton di questo film c’è tutto nel suo “lutto”. Un lavoro da scopatore dei cessi, però, potrebbe facilmente “ottenerla”.

  6. L’orlo argenteo delle nuvole (2012)
    Figlio mio, lo so che sei “impazzito”.
    Ma vedi, Jennifer Lawrence è una che si farebbe pure tuo padre, che sono io.
    Una bottarella e andiamo a ballare.
  7. Killing Season (2013)
    Senta signor Travolta, ancora a rompere le palle?
    Quante pallottole vuole stavolta, in pancia?

De Niro e Travolta in Grecia “per” Nikos Aliagas, video lungo


28 Jul

 

De Niro, Travolta e la Grecia


26 Jul

Come da precedente post.

 

“Killing Season”, il nuovo Poster della Millennium


03 May

 

Giunge, inaspettatamente, con “deciso” anticipo, il primo vero poster di Killing Season.

 

Qualcuno “storcerà il naso”, leggendo il nome del regista, l'”inaffidabile” Mark Steven Johnson, subentrato “in cabina” dopo gli scontri produttivi del “designato” John McTiernan.

 

Tutto stravolto e “alterato”, compresa la “controparte” Bob De Niro al posto del “prescelto” Nicolas Cage, per un face off, st(r)avolta, fra due attori diversissimi.

 

L’arzillissimo Bob campeggia in questa locandina, intrigantissima.

Ciuffo “canuto” su Sguardo di ghiaccio e mitragliatrice alla mano, incrociato a un John Travolta, di cranio rasatissimo, basette “villain” e arco “appuntatissimo”.

 

 

La sinossi ufficiale “recita” testualmente:

 

 

KILLING SEASON is an action movie set in the Smoky Mountains about an American military veteran (Robert De Niro) who has retreated to a remote cabin in the woods. When a rare visitor, a European tourist (John Travolta), appears on the scene, the two men strike up an unlikely friendship. But, in fact, the visitor is a former Serbian soldier bent on revenge. What follows is a tense, action packed battle across some of America’s most forbidding landscape that proves the old adage: the purest form of war is one-on-one.

 

Volete che ve la traduca? Ma sì, dai, pigroni…

 

Anzi, ve la sintetizzerò. Un film d’azione ambientato sugli Appalachi, scontro a fuoco fra ex veterani di guerra.

Un “eremita” (De Niro), ritiratosi nei boschi, e un “turista” con parecchi conti da “risolvergli”.

 

Tensione, lotte, spari, fiumi, ruscelli, Natura incontaminata con “mine vaganti”.

 

Io, a prescindere da Mark…, quest’accoppiata storica non me la perderò.

 

Guardateli! Attizzano!

Questi spaccano.

 

(Stefano Falotico)

La “Stagione Omicida” di De Niro & Travolta


30 Oct

 

 

Connessioni internettiane all'”etere informativo”.
Di solito, la Domenica non è un Giorno “fausto” per le news, specie cinematografiche o “inerenti al suo ambito”.
Si “gravita” intorno ad altri argomenti, come il Campionato, le sue “guide”, i suoi “novantesimi minuti”, come la Formula Uno e le moto che, indefessamente, nonostante agghiaccianti morti, continueranno a “showizzarsi in go on“.

 

Ma, oggi, invece, una notizia non sapete quanto m’abbia, come dire, ritemprato dopo sabati sera “ammosciati”, e m’abbia rinvigorito, sebben la mia barba poco la curi, o forse è “lei” a non curarsi di me, “ispidendosi” come una pianta rampicante.

Ma, perdonatemi, mi “digredisco…”.
Veniamo, quindi, al dunque…

 

Sia “Deadline”, sia “Variety” e sia “The Hollywood Reporter”, stamane, confermano all’unisono, che Robert De Niro & John Travolta saranno i lucenti protagonisti dell’actioner Killing Season.

Già, Franco Battiato cantava “La stagione dell’amore…”:

 

Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole
non rimpiangerle
non rimpiangerle
mai
Ancora un altro entusiasmo
ti farà 
pulsare il cuore
Nuove possibilità 
per conoscersi
e gli orizzonti perduti
non ritornano
mai
La stagione dell’amore
viene e va
i desideri noninvecchiano
quasi mai
con l’età

 

Ma, ci sarà anche una stagione omicida, a quanto pare…

Mark Steven Johnson (ahia, ahia, è l’artefice di due delitti ignominiosi alla Marvel, Daredevil e, non “pago”, Ghost Rider, nulla di tanto buono, pare dalle premesse…) dirigerà questa sfida sui ghiacci, anzi, potremmo dire sui Monti Appalachi.

Il plot che ci è stato comunicato, è pressapoco questo: un militare veterano (De Niro) che s’è “eremitizzato” vivendo in una baracca tra i boschi, “stringe” una spiacevole amicizia con uno strano “visitatore” (Travolta). Sotto le mentite spoglie, infatti, il “turista” non è altro che un soldato serbo che, “chissà perché”, cerca invece proprio la sua vendetta.
La sceneggiatura è firmata da Ewan Daugherty, già autore de Il Biancaneve… di Rupert Sanders con Kristen Stewart.

Tutti elettrizzati, a partire dal produttore Avi Lerner, che ha già lavorato con questi due grandi attori e confida molto nella loro “combinazione vincente“.

Le riprese dovrebbero iniziare molto presto, primo ciak fissato per il prossimo 16 Gennaio.

Questo fa supporre però, sempre più, che il film su Gotti diretto da Barry Levinson, così come s’era vociferato, è al momento “sospeso”. Visto che, proprio lo stesso, esattissimo Giorno, sarebbe entrato in produzione.
E ne siamo un po’ dispiaciuti. Una rarità vedere riuniti nella stessa pellicola il sempre “bel” Travolta e il grande Al Pacino.

Be’, però, vedremo per la prima volta assieme se ci sarà una chemistry esaltante nell’aver “assemblato” Bob & John.

A proposito di Bob. Molti, davvero poco lungimiranti, rattristati dalla sua partecipazione al Manuale… di Veronesi, oserei dire “stesi” dopo averlo creduto “rincoglionito del tutto” per essersi prestato  persino come ospite-“lagrimuccia” al programma “C’è posta per te” della De Filippi, forse, non hanno mai saputo che un “neo” può girare anche un film d’azione, alla soglia dei settant’anni.

Con questa faccia qui, “estratta” dalla serata finale del suo Doha Tribeca Film Festival (sì, oltre che a New York, da poco più d’un paio d’anni, è anche “extracomunitario”), che dire?
Sei in gran forma.
E, Grace, lo sa…

 

 

 

Firmato il Genius

 

 

Genius-Pop

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