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Batman è Ben Affleck, Ben è Batman. E Bane non è più contro Bale?


23 Aug

From Warner Bros

 Faccia da culo!
It’s official! Ben Affleck has been cast as Bruce Wayne/Batman in Zack Snyder’s still untitled Superman/Batman sequel to this past summer’s Man of Steel. The announcement was made today by Greg Silverman, President, Creative Development and Worldwide Production, and Sue Kroll, President, Worldwide Marketing and International Distribution, Warner Bros. Pictures. The studio has slated the film to open worldwide on July 17, 2015.

Last month’s surprise announcement of the new movie featuring both Superman and Batman created a wave of excitement and immediately fueled discussion and debate—among fans as well as in the media—about who would put on the cape and cowl of Bruce Wayne’s alter ego.

Snyder successfully re-imagined the origin of Clark Kent/Superman in the worldwide blockbuster Man of Steel, which has earned more than $650 million worldwide to date, and climbing. The director will now create an original vision of Batman and his world for the film that brings the two DC Comics icons together.

Affleck will star opposite Henry Cavill, who will reprise the role of Superman/Clark Kent. The film will also reunite Man of Steel stars Amy Adams, Laurence Fishburne and Diane Lane.

In the announcement, Silverman stated, “We knew we needed an extraordinary actor to take on one of DC Comics’ most enduringly popular Super Heroes, and Ben Affleck certainly fits that bill, and then some. His outstanding career is a testament to his talent and we know he and Zack will bring new dimension to the duality of this character.”

Snyder also expressed his excitement about the casting of Affleck, noting, “Ben provides an interesting counter-balance to Henry’s Superman. He has the acting chops to create a layered portrayal of a man who is older and wiser than Clark Kent and bears the scars of a seasoned crime fighter, but retain the charm that the world sees in billionaire Bruce Wayne. I can’t wait to work with him.”

Kroll added, “We are so thrilled that Ben is continuing Warner Bros.’ remarkable legacy with the character of Batman. He is a tremendously gifted actor who will make this role his own in this already much-anticipated pairing of these two beloved heroes.”

Affleck recently starred in the Academy Award-winning Best Picture Argo, which he also directed and produced, earning acclaim and a BAFTA Award nomination for his performance in the film, as well as a number of directing honors.

The new film is being scripted by David S. Goyer from a story he co-created with Zack Snyder. Charles Roven and Deborah Snyder are producing, with Benjamin Melniker, Michael E. Uslan and Wesley Coller serving as executive producers.

Production is expected to begin in 2014.

 

Translation by Stefano Falotico

 

Ci vuole Superman, cioè io, anche di videorecensione! Guardatela. Guardati alle (s)palle

Eyes Wide Shut… preservo la mia “maschera” in tal congrega che marcerà sempre marcia e marchierà il mio enigmatico mascara

Ti deraglio io stavolta la mascella. E ti macero mio macellaio!

La vita è un balletto ove spesso le donne più belle “belano” ammansite negli antri bestiali d’altri maschi “ga-ud-i-enti” a gioie dei sollazzi imbellettati di orge  (se)viziate da tal animali “dorati”. Che contundente “appariscenza”.
Miei “dott(or)i” e scienziati, siete stati scoperti e qui vi segregherò. Io che discerno, di viscere ti svergino!
Accorato agli antichi valori del mio soraffin, ardentissimo dente, giammai in arrosto carnale ammaestrato, non addomestico l’ira che giacque vereconda in apparente mio volto “innocuo” da Gioconda.
Per anni, mi prodigai “servile” al prostrato non (ar)dirvi il vero, miei falsi “giocosi”. Camuffato per sigillarmi puro fra tal putrefazione di caste ingannevoli, fazioni ricattatorie e privilegi (in)castranti. Incastonai la mia anima in beatitudine alla sonnolenza immolata ché, dalla nascita invaghito del Dio mio barbaro, non sognai l’avvenente, svenevole sconcezza di queste tribali cene cannibalistiche. M’imprigionai voluttuoso nella castità che (at)tentarono da sverginare con immonda frenesia…  si scagliò poco soffice a “stupro” duro, figlio della crudezza e delle “spericolatezze” spietate. Ma tanto s’impuntarono ché spuntai rinnovato e di più rinforzati nervi saldi per debellare la malsana evoluzione di un’umanità a me poco affine. Disgustosi, vi sputtano, mi ripugnate quando “dipingete” le donne su rossetti fustiganti della più virile viltà. Essi, voi, essi abbigliano a gusto nauseante delle famelicità più abiette, istintive ai primordiali, osceni, soggioganti sodomie “ (s)porche. “Usufruiscono” delle loro pelli nello sfoderar a codeste, presto circuite d’orrido, finto torrido-torreggiante circo “orale”, l’oratoria “abbiente” del perbenismo di facciata. Che supplicanti! Non mi chino a tal supplizio. Infilzo!
Voi… Celandovi “sgelati” in “prestigi” a vestigio poi dello svestirle per lesti, fottuti accoppiamenti non tanto “mesti”. Ma sadomasochistici alla bestia slacciata! Ove il “trionfatore” esibirà le “copp(i)e” più immorali dello stesso suo (s)cambiarsi gli abiti nel travesti(men)to “onorato” da “elettivi eleganti” ad applaudirlo sc(r)osciante.
Io, enigma lucente, li meravigliai, e spalancaron gli occhi dinanzi a sua Altezza, Principe della Notte “invisibile”.
Sulfureo di delicatezza tenuissima nel più cremoso, acrimonioso lor estinguerli in pianti così adesso (s)tinti.

Son stinco di Santo, assalitori svergognati or qui dirimpetto v’è l’Uomo retto. E, di nude vergogne, non agognerete giammai all’irritarne l’esemplare… nei vostri piccanti peccati del suo planarvi issato a raddrizzarvi.
Arrabbiatevi, scatenate infernali offese se intralciai le certezze con le quali di cera cospargete la f(r)onte “dilettevole”, inver delittuosa, dei vostri mostruosi “piaceri”.
Cuciste la mia bocca per cucinarmi in trappola ma, di strata-gemma, oh miei distratti ratti, sgattaiolai da cagnaccio e non mi stratificaste al vostro “gustoso” ficcarmi in fica. Io sfondo, io di profondità! Perla rara in questa sporcizia.
Son Io, alto ed elevatissimo, coscienza (al)trove, nello sputarvi in viso. Di me invidierete la Bellezza innata e non più m’avvilirete ché, ferini ma non ferenti, insuperbiste Sol… l’orgoglio combattivo al mio solar albeggiare per sempre intoccabile.
Il Maestro, Io l’esimio e dal pulpito a rugarvi, s’arroga il diritto sacrosanto d’attorno arrossirvi, con fervida intrepidità vi bacerà affinché ne contemplerete l’immane, allucinante grandezza. Solari non siete, il mio assolo vale di valori a mio non avallar le vostre valli di lagrime fasciste col grimaldello alla mano. Morta(cci)!
M’odiaste, assediaste per la mia solitudine “accidiosa” e ora v’ho assiderato grazie a tenacie mie assidue dalla golosità tanto d’invidia qui ancor più viva!
Tutti puniti nel sedere. Oh, che punta di diamante, mie pute. Che ghiaccio d’indistruttibile punteruolo.
Qui a impartirvi lezioni d’ascendenza divina, ad ammonirvi ché i maligni siano estirpati con micidiale mia sottilissima perfidia, ché nessun Uomo può scagionarvi se non scacciaste il Demone più tetro del vedervi savi in me specchiandovi nello sventrante, vitreo furore.
Ho da raccontarvene, di come m’arresi fra recondite ansie e come, dal guado, guarii nel guaire acquoso.
A limpidezza di un’era primigenia, primogenito del Dio greco, titanico d’acuminato, roboante splendore.

 Rabbia, bau bau or ulula il Babau, che “Babbo Natale!

Alcuni giorni fa, durante una delle mie peregrinazioni placide come Cristo a camminar proprio sulle acque del Mar Nero, mi tuffai oceanico di contemplazione al Creato-Re!
Con il corpo ancor bagnato, ignudo e di pene turgido nel piovigginoso diluire il mio Sesso fra dardeggianti battiti cardiaci d’argentea, liberatoria forza congenita invernale ma estiva, m’accasciai sudato vicino a una baia. Un macigno mi fu da cuscino ma un mastino mi svegliò. Sì, mentre la marea s’innalzò, un cane, vicino alla riva, s’avvicinò. Abbaiando! Lo perdonai nel rammemoragli, oh povera creatura disinnamorata, il memorale esistenziale di questo Mondo “alimentare” oramai disilluso. Scandii lui un evangelico latrato ché, dall’inaridito urlare, il suo grido con me potenzierà al gemito della sofferenza umana. Gli ricordai che l’Uomo s’evolse dominante a monopolio del Mondo. Ed è inutile ribellarsi, incagniti e accaniti, contro la volontà di Dio. Perché abbaia? Deve lavorar di gomito e non raggomitolar la lana della cagnetta!
Egli, il cane, s’umanizzò e addolcito mi leccò le ferite.
Coccolandomi al sapor peloso.
 
Ergimi, spagnola da t-ergere!

Alcuni giorni fa, durante una delle mie vacanze nella penisola iberica, dopo millenni… or sono il sommo sghiacciato e caldo nel suggere il seno delicato d’una Donna di Barcellona.
Oh, mia fulva rossa, allieta il castigo che mi perpetrarono, penetrandomi… d’ibernazione adesso calda e plasmandola ad energizzanti levitazioni dei nostri corpi così tremolanti dell’aizzarci, così mansueta nel dolcificarmi di ficcante figa a nostra cremisi esuberanza. Primaverile! In Veritas, sei assetata! Io assatanato!
Come ti chiami, mia straniera? Strangolami e, nelle gole del Diavolo, sii l’arena del mio toro corridore.
Dentro ti scorrazza, tu di capezzoli rizzi sei fiammeggiante in tal plenilunio languido.
Come ti chiami, mia straniera? Di cognome fai Incontrada, c’incontrammo vicino a una contrada di Madrid e subito cogliesti in “fragranza” il fallo a te friabile. Tra un incosciente contadino festante che brindava nella campagna serale a suo arar suonato come le campane, una tifosa procace eppur depressa, sempre rannicchiata in un vicolo cieco della pigra tristezza senza far… fruttar quei frutti prelibati, quel grembo arioso, attizzante da focoso aggrapparmi “ubriaco” nel divaricarle la gambe come stordente grappa, uve e un passero solitario che succhiava lo spaventapasseri al “centro” d’un letale “incrocio” in mezzo ai “cavalli”. Mortalmente mortiferi. Ah, questi “viventi” non fanno… della contentezza illusoria neanche un grammo della tua figa d’oro, mia avventuriera che t’inoltrasti con me tra le fresche frasche del fragoroso (s)venirci come rosse fragoline. Siamo mammiferi, le tue mammelle son stallone!

Orgia

Vicino al litorale di Ostia, anche i profeti son carne e ossa ché la società è un porcile e i diversi stan patendo l’orrendo… ischeletrirli.

Che schifo!

The Mask

Adesso, figlio di puttana, ti ho smascherato. Senza trucco e senza inganno. Sgolati ma sei già decollato.
Fidati…

Ben Affleck è Batman, io sono Superman e prova a spaccar questo bellimbusto nel being Bale Christian a Tom Hardy di Bale! Da me, Ben, solo che carezze “buone” ché lo metto bono io, cioè glielo incor(o)no

Basta! Società di pusillanimi, di puttane, di piatti da lavare. Inneggiamo integerrimi al vero supereroe fra tali facce da schiaffi, van schiaffati nella plastica da “triciclo”. Non si ricicla nulla. Da me, solo che lavastoviglie e nuovi panni, lavativi. Io vi sporco se di buonismo mangiate la porchetta con alito d’aglio. Tu, asino, raglia. Tieni il rastrello, rassettati. Seduto. Tu, invece, mescola la maionese altrimenti impazzirai di mia panna montata. Assettate. Dammi tua moglie. Che tettona!
Ecco la mia “pizza” al taglio. Io te lo inforno e, di montante, non cresce il tuo panzerotto nelle microonde volteggianti di pugni rotanti. Mi chiamano Mazinga, son odiato dai nerd che peraltro invidiano il mio cazzo da gorilla che sguscia fra le anguille. Cioè le fidanzatine loro che frego quando frignano. Di frizione io stimolo la soda action tosta. Da me solo che batoste. I vecchi col bastone mi offendono, io tolgo loro la stampella e bacio già la nipote in carrozzina. Sì, non ho rotelle.
Levati ché non ti lavi mai, ecco la lava(ta) con Perlana! Coccolino nel formato “Concentrati” a centrin’ di te donnaccia che, in centro, scocci per troppo scosciare. Ecco il prodotto della vostra “pulizia”, il grosso Mastro Lindo! Punitore anche della più casta suora. Andasse dal sagrestano e “venga” come Dio comanda. Dai, sia lodata. Sia lorda!
Cioè, in Croce (im)messa, sia la Comunione con tanto di pentimento e sia “inginocchiata” ché lecca meglio non solo il pavimento! Punizione di Ave Maria e mio mariuolo a corollari di colare!
Tu, timorato, a collarino di ano a me sfamato. Diffama ancora e accenderai sol che la fiamma del Peccato. Cioè il mio spiccato fra le vergini.
Sono il bucato in lavatrice su bucatini all’amatriciana e classe pulitissima da ridente, in quanto nessun direttore mi dirige, mi dirigerò di dirigibili svolazzanti, sventolandoglielo a sua bile e abbiglierò le sue palle di botte con neve pura d’abete. Puritano di effetto valanga!
Ebete, chiudi il becco, io sbocco, sbocciate e sboccati imboccate le donne. Son qui a bocciarti, però che bocce! Che bocciuol di figliola.
Caro tontarello, ecco come rigiriam le tue paturnie. Ti ficco nell’urna e nessun ti sentirà urlare.
Tu, da oratori, sii orale ed educa l’ostia a ingoiarlo. Appunto. Cotto al dentino.
Se credo nell’amore? Sì, basta che ci sia il litigio. Serve a movimentare l’inculata.
Poi, sbollite le “acque”, bagnata sarà per un altro mentre io m’invaghirò d’un ghiro per sbatterglielo a mo’ di ossidrico (si vede-non si vede?) in “buchi” di guardar suo come alla sua lo svilupperò “fachiro”-tirante e farabutto alla puttana che sposò.
Va spossata, va d’ossa rimpolpata, di carne a nutrimento del mio Batman psicopatico!

La società di oggi ha bisogno di Superman assieme a Batman, non di lotte intestine.

Se la Warner Bros non vuole, io alla Blues Brother Belushi fotto Henry Cavill, il nuovo Batman Affleck e mi piglio Amy Adams nel prendervi ancora in quel posto da grande Lebowski. L’unico Uomo in un porcile di maschere e puttanieri.

Da me, idiota, ricevi questo, vale a dire che devi staccar tal biglietto. Fermata “Inferno”. Troverai Falò a dartene ancora. Previo Purgatorio, ascenderai in Paradiso, in cui incrocerai il Diavolo assieme a Dio nell’eterno scontro fra il Bene e il Male finalmente a braccetto per spezzarti le braccia.

Ciao, salutami tua madre. Presto, ci farà compagnia in Cielo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

“Gravity”, Official Teaser Trailer


10 May

“Superman Lives” di Tim Burton con Nicolas Cage


26 Jan

Vi ricordate che Tim Burton, per la Warner Bros, doveva girare la sua versione di Superman? Ecco, era già stato designato il protagonista, Nicolas Cage. Eh sì, proprio il “grande” nostro “beniamino”. Ora, a ben vedere, nei panni di Clark Kent sarebbe calzato a pennello, rimanendo in tema di pittoriche affabulazioni burtoniane. In quelle del Superuomo assai meno, forse perché la sua “dinamica” facciale, se così perfettamente intonata al pesce lesso del tonto, è, sì muscolosa d’ottimo fisico, ma carente sul piano dell’espressività scenica da “mantello”.

 

Costui, un nerd spuntato dal nulla, ha “raccattato” ogni informazione sul progetto non andato in porto. Alla fine, la Warner bloccò tutto per esagerato budget e altri problemi consequenziali.

E “licenziò” anche Sandra Bullock. Indovinate “nominata” per quali panni?

 

Sempre costui sta preparando addirittura un documentario di tale “oscuro” retroscena, un dietro le quinte a mostrarci un film mai visto.

 

Appunto, vedremo.

Notizia ufficiale, Stallone e De Niro si “picchieranno” in “Grudge Match”


12 Oct

 

Questo è rancore? No, questa è la “nocca”, di mia nuca “dura”, contro le tue “gnocche”

Ancorati al Passato, rimestiamo e non ci vestiremo più. C’investirete di preconcetto per sposarvi a Concetta, col “confettino” del fiocchetto azzurognolo. Amarognolissimo. Ché rosa è il fiore, e la vostra anima, forata, non riaffiora.

Oggi, fratelli della Notte, sebbene sia Giorno dall’alba al tramonto, appunto, punteremo il dito proprio contro di voi. Segregandovi nelle vostre paure mai superate, di “dottrine” da “diottria” indotta, dunque erronea di “vederla” male. Ché puri non lo siete mai stati, e ora sarete arrestati. “Assetatevi” in questa “siesta” d'”isolamento”.
Perché vi siete sposati con una che, di cognome, “fa” Manservigi?
Non serve e non servì, ma voi “le” siete (tele)dipendenti, e questa qui, di labbra, “pendula”.
Appendete la giacca al chiodo, sì, un Tempo lo indossavate da ribelli mentre adesso vi siete ridotti come l’attaccapanni, e appiccicate solo la panna al suo “fondoschiena” afflosciato, appassendovi a vicenda e poi tifando per la squadra cadetta, il Vicenza.
Caduti, canditi o caduchi?
Dica ducaduca dica, io propendo sì per Bowietotoianamente “marionetta” di me, senza maccheroni e “matrone” d'”amatriciane” da “sugo in scatola” di vostre “sensualità” che, anziché, salire, scendono nella “scarpetta”. Succhia lo spaghetto… e l’esistenza s’aggroviglia nel “fegatino”.

A proposito di Vicenza, ho sempre preso “seriamente” mio cugino Vincenzo, un Joe Pesci da Oscar che manda a monte tutte le regole della “legge”, “soverchiando” Marisa Tomei con la sua colazione “al bacon“, anzi “al bacio”. Da Uomo che non deve chiedere mai, soprattutto di ripassare Giurisprudenza.
V’cinz‘” è un siculo sicuro di sé, si basa sull’istinto primordiale del suo giubbotto “di pelle”, afferra Marisa, la “giovine“, per quei suoi denti da castorina e “lo” incastra, ingiustizie (in)comprese, su esibizione pagliaccesca del suo “elegante” portamento “sputtanante”.

Egli indossa scarpe “di serpente” su pettinatura “cotonata”.
Vincenzo è mio cugino, e difende i figli unici.

Al che, leggo che la Warner Bros ha ufficializzato il “green light” per Grudge Match, ritorno sul ring(hio) di Sylvster Stallone, Balboa, e Bob De Niro, LaMotta, uno che smontò ogni avversario, prima di tutto se stesso in un “colar a picco”, dopo averli spiaccicati, d’autodistruzione “pedofila” alla sua autostima. Sì, prima Ercole, la “presa” e poi lo prese d’auto-(in)culo.

Sulla trama, ancor, non c’è dato sapere, ma pare una versione “senile” di The Wrestler fra il personaggio più popolare (dunque “populista”) di Sly e the greatest actor of all time.
Due interpreti, comunque, da Hall of Fame, “la stanza della fama”.
Infatti, chi è più famoso di loro? Stallone, fra l’altro, fu anche assai “formoso” (lo è anche adesso, “resistente” e “lo” mantiene “muscoloso”), specie (esemplare per un “quintale”, la libbra è quella sì, di “cazzi suoi” da schiacciassi) quando concupì donne “rambistiche“, De Niro è sempre stato un “delirio”, malinconico e fuori dagli schemi.

Codesta sfida “spinge” già.
Se vi perderete questi campioni, siete fuori come delle campane. Il gong.

Quindi, accendo l’autoradio, “sento” parlare una radiocronista che non capisce nulla di Sport (di Harvey Keitel di Taxi Driver, però, sì), “tiro” fuori il cellulare, compongo il numero della “diretta”, “intervengo” subito a fermarla:

– Pronto? Chi Parla?
– Sei una mignotta!
– Come, prego?
– Ecco, vai a pregare!
– Prendete carta e penna, rintracciate chi è l'”autore” di queste offese. Denunciamolo subito.
– State attenti che non vi segnali Io, Io, Io! Spargete solo porcatone nell’etere.
Ecco, io non sarò “tenero”. E ribadisco che la “conduttrice” è da “cattiva (con)dotta”.
Cioè, se qualche ascoltatore non “la” ha “auscultata” bene (già, tutti l’hanno “toccata” ma mentono “tappandosele”), sturi le orecchie.
Ripeto, è una mignotta!
E non intendo “tornarci sopra”. anche perché sta sempre “sotto”.

Ah-ah!


Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Toro scatenato (1980)
  2. Rocky (1976)
  3. The Boxer (1997)
  4. The Wrestler (2009)
  5. The Fighter (2010)
  6. Lassù qualcuno mi ama (1956)
  7. Città amara. Fat City (1972)

“Trouble with the Curve”, il Trailer


08 Aug

 

 Uno scopritore di talenti del baseball (Clint Eastwood), ormai sul viale del tramonto, sta lentamente ma inesorabilmente perdendo la vista. Prima che questa sia ormai del tutto compromessa, decide di fare un viaggio fino ad Atlanta per incontrare un giovane promettente giocatore (Joe Massingill). Lo accompagna la figlia (Amy Adams), con cui i rapporti sono da tempo compromessi, ma la situazione si complicherà quando sul loro percorso incontrano un giovane talent scout rivale (Justin Timberlake). 

 

(Stefano Falotico)

“It” di Stephen King, prodotto dalla Warner Bros per la regia di Cary Fukunaga


08 Jun

 

Era ora.

L’ora del ritorno di Pennywise.

Da anni, si parla d’una trasposizione cinematografica del più grande capolavoro letterario (e non solo) di Stephen King, quell'”It” che, sin a questo momento (strano, ma verissimo), è stato solo “traslato” in un filmucolo televisivo, salvato, in parte, dall’inquietantissima maschera d’un Tim Curry spaventoso.

Chi, infatti, può dimenticarsi del suo “volto” pagliaccesco quando, dopo pochi minuti, appare, da dietro le “lenzuola stese” e adocchia la bambina che, prima incuriosita dal “fruscio”, rimane agghiacciata quando il nostro clown “non ride più?”.

 

Secondo “The Hollywood Reporter“, il progetto prenderà forma “nelle mani” di Cary Fukunaga, il regista dell’ultimo Jane Eyre, “quello” con Michael Fassbender, per intenderci.

 

The Jane Eyre filmmaker is boarding the Warner Bros. project as

director and will co-write the script with Chase Palmer

 

Warner Bros’ adaptation of the classic Stephen King novel It has a director and writer.

  

Cary Fukunaga, the hot-shot filmmaker behind last year’s adaptation of Jane Eyre, is boarding the project as director and will co-write the script with Chase Palmer, who previously adapted Frank Herbert’s Dune for Paramount.

Roy Lee and Dan Lin are producing It, as are Seth Grahame-Smith and David Katzenberg of KatzSmith Production.

A best-selling book when it was published in1986, It, like The Stand, is one of King’s biggest and most dense tomes, and the plan is for Fukunaga and Palmer to adapt the work into two films.

The story follows a group of kids called the Losers Club that encounter a creature called It, which preys on children and whose favorite form is that of a sadistic clown called Pennywise. When the creature resurfaces, the kids are called upon to regroup again, this time as adults, even though they have no memory of the first battle.

 

 

The book was previously adapted in 1990 as an ABC miniseries that starred John Ritter, Harry Anderson, Tim Reid, Annette O’Toole, Richard Thomas and Tim Curry played Pennywise.

Warners picked up the rights in 2009 and originally intended to adapt it into a single movie.

Jon Silk is co-producing.

Fukunaga won the directing award at the Sundance Film Festival for his drama Sin Nombre. He is attached to develop

HBO’s True Detective, which has Woody Harrelson and Matthew McConaughey attached as stars.

 

Palmer, an award-winning shorts director, first worked with Fukunaga on Focus’ No Blood, No, Guts, No Glory.

Fukunaga and Palmer are repped by WME. Fukunaga is additionally repped by Anonymous Content and Lichter Grossman while Palmer is also repped by The Gotham Group and Weissman Wolff.

 

Com’era lecito aspettarsi, vista la “mole” di questo romanzo “intraducibile”, la pellicola sarà suddivisa in due “tronconi”.

 

Attendiamo fiduciosi, adesso, il casting.

 

Chi vedreste bene, fra gli attori A-list di Hollywood come “papabile” per il ruolo, appunto, più ambito, il Pennywise?

 

Ve ne propongo qualcuno.

Lo stesso Fassbender, Nicolas Cage (sì, perché no, non abbisogna di trucco, giusto qualche “pennellata”), Robert Downey Jr., Mickey Rourke, se vogliamo rendere, il “pagliaccio”, abbastanza maturo ma ancora giovanile…, be’, Rourke è sufficientemente, però, “distrutto” e terribile, di suo…

 

Se, invece, vogliamo rendere il Pennywise un “uomo” senz’età, o un mostro dalle infinite sfumature espressive (ah, so che è una mia “fissazione”), io vedrei bene proprio Bob De Niro, con quel ghigno sardonico, quella risatella un “po’ così” e la sua “aria” assai, assai beffardella, ma anche “triste” e “malinconicona”.

Proprio il Pennywise.

Potrei candidarmi io stesso, alcune mie foto ritraggono bene il Pennywise, ma temo che dovrò scalzare interpreti di più rinomata fama, e che la competizione sia, onestamente, nonostante il mio superior talento, “impari” per possibilità.

Questo, il libro.

 

 

In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricomincia a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. E l’incubo ricomincia…

 

 

It, una creatura mostruosa, ricompare dopo che trentanni prima era stata risvegliata da un gruppo di ragazzini. Viene infatti a chiedere il suo tributo di sangue e gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. In questo modo l’incubo ricomincia, un viaggio allucinante lungo l’oscuro corridoio che conduce dagli sconcertanti misteri dell’infanzia a quella della maturità.

 

(Stefano Falotico)

“The Dark Knight Rises”, l'”ultimo” Trailer(one)


01 May

 

Ultimo, definitivo trailer del cavaliere oscuro, definitiva conclusione della saga di Nolan & Batman?

 

(Stefano Falotico)

 

 

 

Genius-Pop

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