Archive for October, 2011

Lisa dagli occhi blu


24 Oct

 

La Donna ferocemente t’avvinghia, desiderosa che il “ne(r)o” s’affusoli pacato in ansie ora placate, o meglio placcate, ove il bianco “caramellizza” la vita e “la” induce a esser battagliera in sudato liquefarsi che fremerà per non assopir le membra e “respirarle” in perentori “Obibò” dal sangue che gorgoglia, senza mai “esterrefarsi”, lampada tu di Aladino per Lei “furbina” che scivolerà nella Notte, fra “doglie” vogliose  di tergersi in un “dolor” amorevole, oseremmo dire brioso, cangevole al tatto inafferrabile del Piacere che si macula torbissimo, torcigliato o sol “bagnato”.
No, non se ne duole affatto, ma ancor vuole, per te che “voli”, issato nel “bandierarti” come un Ercole insoddisfatto dopo una Luna di 50ancelle“.
Ancora fiero della tua virilità indomita.

Solo,  solo una Donna sa ammansire il Dio greco che ansima in te, è Lisa Snowdon, Donna Martini a cui dedicheremo le nostre (s)fortune, qui & altrove, si spera nel prelibato bel di Lei mezzo, che credo non sia mai stata allibata.
Uno Sguardo così non s’impara con l’esperienza, è la Natura femminile che “annuisce”.
Vi chiedo intimamente di “pregare”, in religioso “silenzioso” che tanto “vocifererà” dal “profondo rosso”, d’auscultar il battito martellante dei vostri ormoni, di fronte a una foto così, ch’Ella c'”elargì” carezzando d’ambrata, un po’ abbronzata pelle, il Cuore maschio che “le” canterà nell’abbrancarla, godendosi.

 

Sì, solo a “sfiorarla” ti prende un infarto, ma Lisa, con gli occhi blu-“smorfieggianti”, “appoggia” il Cancro.
Anche se il mio “oroscopo”, più che Vergine, opterà per il “toro”.

 

 

Mille per una Notte, non basterebbero…

 

Firmato il Genius

 

 

Siamo “nemici pub(bl)ici” delle nostre “Man(n)i” romantiche


24 Oct

 

Gli occhi circospetti, e il mio Sguardo che “noleggia” anche un porno per spassarsela fra qualche passerotta che non è inibita, ancor meno lo è l'”attore” che “affonda” senza troppe (s)cortesie.

 

Se voglio pensare a un fondoschiena che mai mi stancherei d'”ammirare”, mi salta in “mente” quello di Naomi Russell, pornostar di “desueto” usarlo.

È da un po’ che non lo fa vedere, ma le memorie son “giocose”.

Ma sì, meglio una così di tante pazze isteriche “indaffarate” in tanti affari molto più sporchi, ché poi non lo fanno neanche, “arrembano” di tacchi & giuocan a “scacchi”.

Meglio John Dillinger di Michael Mann, uno che va da una ragazza e le dice, senza fronzoli, che vorrebbe “infronzolarla”, perché il Sol(e) sia sempre in fronte.
Quando uscì, due anni fa, questo Nemico pubblico fu bersagliato da una critica feroce, che non risparmiò attacchi pesanti, definendo “manieristico” lo stile di Mann, e anche un tantino sdolcinato nei suoi “favoleggiamenti” troppo “sbaciucchianti” da romanzetto Harmony.
Invece, è un capolavoro, e sfido qualsiasi fesso che si crede un capoccione, o un Capone, a sostenere le sue tesi (in)fondate. A proposito di “fondi”.

 

 

Un libro che Mann ha trasformato in dinamica poesia, un film futurista, sì, lo è.

 

Firmato il Genius

 

 

 

(Ri)svegli(o)


24 Oct

 

Eccoci dunque all’ultima perla che “ingioiellerò” per voi, fra chi mi domanda perché non faccio “ammenda” dei peccati e io che li rammendo.
Macché, dai, la mia “birbanteria” è un gatto che lecca un gelato, “colorandolo” d’un cappuccino alle tre del pomeriggio, mentre fuori piove e un’anziana signora, ancora vergine, scivola su una buccia di “cocomero”, rompendosi l’omero.
I ragazzi, anziché aiutarla e chiamar l’ambulanza, le fregan la borsetta, e scappan col malloppo, mentre un pensionato li insegue col bastone, “inciampandogli” nella corsa.

 

Mi pareva giusto, “perentorizzarmi”, col cantante Bon Jovi, gran pezzo d’Uomo, o forse un “ovetto”.

2011-10-23 23:40:57
Mi svegliai a Mezzanotte e “ragliai” fino a Mezzogiorno, col “latte nel biscotto” d’una cotta autoreferenziale
Bon Jovi ama la mia “bontà”, e mi coccola come un bon bon

Ho sempre reputato il “Bongiovanni” un fantoccio che gigioneggia “musicheggiando” con indubbio “charme nel jeans attillato per il cavallo, eccome se “cavalla!”.

Ma è uno di gran lena, che allenò il fisico in “altalene” melodiche del bacino “cinguettante”, usava l'”armonica” soffiandoci “dentro”.
Questo va detto, sarò anche “ripudiabile”, ma è ovvio constatare quanto il Bon amasse le “bone”, zuccherando con sinuose serpentine “labirizzanti” al gusto del suo ciuffo biondo.
Uomo che sa come insaporir la vita, e bacia strusciato, quasi liscio, contro ogni uomo da “parruccone” m’anche pelato.

La sua hit “Livin’ on a Prayer”, rimane un “greatestmust, una di quelle canzoni “pompanti” da carica vitale dopo tante sberle in faccia.
Sì, trasmette ardore all’uomo “pinguetto” e mette pepe alle donne “incaffettierate” in amori impiegatizi amarognoli, donne che in cucina non hanno la fantasia di Banana Yoshimoto di “Kitchen”, anche perché il marito, “aranciato meccanicamente” dalle tribolazioni lavorative, s’è “ingolfato” in un fisico a pera, e non guarda neanche più le sue pere.
Questo va detto, ad “onor di cronaca”, contro tutti gli “uomini” con la tonaca che pensan solo a intonacar le pareti, per quello c’è la carta da parati, meglio “fiorellizzar” la moglie “al pereppeppé“. Sì, Beppe lo sa… non il fratello di Rosario, tutti i Fiorello son dei cazzari ch’emulano gente più in gamba di loro.
Ricordate, l’unico Uomo valido è quello che in mezzo alle gambe accoglie l'”uncino” che le avvinghierà!

Sì, finge di pregare il Jovi, ma tasta, eccome, anche se non sa suonare la chitarra e neanche le tastiere Bontempi.

A lui, comunque, dedico questa poesia, appena partorita:

… Nella tundra va l’uomo che non s’ottunde,
Egli mangia e trangugia sottilette cantando ai lupi,
con le scogliere della Cornovaglia piene di quaglie,
accende l’autoradio e ascolta pessimo rock,
così, decide di far un salto laggiù, in mezzo al mare o,
chissà,
in un fracasso contro le rocce!

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. New Year’s Eve (2011)
  2.  U-571 (2000)
  3.  Moonlight & Valentino (1995)

 

Sì, Bon è proprio l'”anima della cucina”.

 

 

 

Un “intellettuale” col libro in mano, che ha raggiunto la “nudità” spirituale.

 

 

 

Sono, anche se fossi, Mickey Rourke


23 Oct

 

Appurato che sono un Travis Bickle 1979, è giusto indagare sulla mia dimensione.
Inserirò il mio archivio di playlist (stavolta, useremo il corsivo, altre volte sì, altre no, altre “può darsi”), spero di non annoiarvi, ho bisogno d’annot(t)armi.

Ma dovete prima assaggiarmi, dunque mi par doveroso, in (dis)ordine alla cronologia, inserire qui un post “in tema” ai “tem(p)i”, grandi o piccoli, che leggerete.

Stasera, dopo il pomeriggio… a volte, la sera vien anche al mattino, mi sono “identificato” in Rourke. Rourke chi?

 

 

 

Mickey Rourke: il volto “liquefatto” delle sue mutabilità

Un colorito pallido, esangue che balza all’occhio, le vertebre perfette del suo gioco, divertente quanto rischioso, la sua mobilità nell’anima, aderente a una pelle camaleontica d’emozioni viscerali, uno specchio che cammina chiedendosi dove l’ha comprato, quale immagine domani gli rifletterà, per Lui, sempre un po’ “annebbiato” che medita nei ventricoli eccitati d’una Bellezza senza Tempo, immortale in se stesso, nel flusso che cammina abbagliato da sue nuove luci.
Poi, il volto, di prima ceruleo “livore”, s’accende in un sorriso che inietta gioia & vitalità, che brinda, anche laconico anche irrefrenabile, in un bar d’ubriaconi che non hanno mai voglia di dormire, o dormon troppo, ognuno nelle sue “brache”, coi neuroni “alla brioche“, ognuno senza il bicchiere che vorrebbero.
A scacciar i maligni, gli invidiosi, e le parole “sensate”, articolati ove s’evocan i sogni, mentre fuori qualcuno non c’è più, vittima della follia di massa che s’assiepa tanto urlante a “tracannarsi” altre sfide stupide.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Rusty il selvaggio (1983) Il Tempo scandisce altro Tempo, ma tu rimani identico, tutti cambiano, tu no, pesce colorato, sempre incompreso.
  2.  Angel Heart – Ascensore per l’inferno (1987) Sei davvero tu? Un patto faustiano non t’ha reso affatto festoso, ma più incupito di prima. Detective della tua isola della paura.
    In una Notte irrimediabilmente luccicante che t’ansimerà in un urlo roboante d’un piede “caprino”.
  3.  Barfly (1987) Si fa tardi, si fa presto, ma la tua vita mai s’affanna né s’affretta, t'”affettano” deridendoti, “patetico”, imbolsito perdente da strapazzo, giri a vuoto con la poesia, un amore maledetto che la dà in barba a tutti, anche alla tua, ispida ma sincera, “scorbutica” ma sempre fiera.
  4.  Johnny il Bello (1989) “Mostro” tradito, Bello rigenerato senza cure né “lobotomie”.
    La testa è sempre quella, non (s’)è messa a posto.
    Ma sì, fregatene, la vita è un folle viaggio che dura un attimo.
    Agli stolti, il “privilegio” di comandar le sorti di chi è se stesso.
  5.  La promessa (2001) Il dolore singhiozza, è un grido che lacererebbe il suo stesso impulso a spaccarsi in mille pezzi, piangi, trattieni, poi fa cenno ch’è meglio restar soli.
    Un altro po’.
  6.  The Wrestler (2009) Spunti dal nulla, che “bisonte”.
    Un Uomo che combatte per non abbattersi, che corteggia dolcissimo quasi per non farsi sfiorare.
    La vita è infingarda, è uno schiaffo al piacer quando pensavi d’aver(l)o vinto, è una continua lotta, anche fra vecchi “fenomeni da baraccone”.
  7.  I mercenari – The Expendables (2010) E arriva, “ultimo”, Tool, un Dracula tamarro che vaniloquia nella sua “cantina-officina”.
    Di cazzate, perché è tutta una cazzata.
    Un capo di Governo “rastrella” la città per liberarla dalle prostitute, poi telefona a un “magna-magna” e si fa portare tre donne “elegantissime”.

 

 

 

Siamo tutti dei Rourke, anche quando non beviamo…

 

 

 

Trailer(s): Agosto 2010 – Luglio 2011


23 Oct

 

Una breve ma fantastica raccolta dei più intriganti trailer della stagione passata, che si misura sempre in 365 giorni ma, cinematograficamente, ha un calendario che va da, su per giù, avanti & indietro e “dietrofront” o “fronte-retro”, da Agosto (quando arrivano le prime pellicole non “di magazzino ma da magazine“) e il Luglio dell’anno seguente, quando comincian già ad arrivar gli “scartini”.

 

Incartiamoli, dunque, “sinteticamente”, così:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Visto? Anche il Clooney “abruzzese” e Ben Affleck alla Heat.
Perché no? Almeno per Ben, il film non è niente male.

 

Firmato il Genius

 

Oggi, sono un leone, no, anzi, una tigre


23 Oct

 

Sono un Uomo senza categorie, sebbene qui “categorizzi” parecchio, mi raccolgo in contemplazioni… e chissà se mi raccoglieranno, quasi mai colgono che son colto!
Son anche mille coiti per le onne!

In codesta mattina, bella quasi che andata, dopo esser tornato da un ceffè “magrino” di nome Joe… (Joe, sta per Giuliano, è la sua vanità esterofila, lasciamo che sogni l’America come un Pesci “fellon“), m’appropinquai, dopo altre scremature al latte macchiato, a “macchiar” me stesso smacchiando le bugie della borghesia monolitica che non conosce(rà) mai la scimmia saltellante di 2001…

Eh sì, nelle mie caleidoscopie, sempre “irriverenti”, alle ore esatte delle 10 antimeridiane (un po’ meridionali), 48 minuti e 26 secondi “primissimi”, attraccai a un sito a cui son molto affezionato… è un legame da poligamia delle mie personalità, ove “attaccai” la gente che mi sta antipatica, e l'”aff(l)issi” con questa play, con la quale voglio darvi già un assaggio di ciò che vi “spetterà” leggere da qui a breve, essendo io Travis Bickle 1979.
Credo che inizieremo proprio da questa, visto che questo è un sito ben imbastito, da così “poco”, ed è “bastardo!”.

 

 

Un eretico contro le reti della borghesia

In un pozzo da cui “scalciai”, “scalcinai” anche le “metodiche” ansie che me n’avevan avviluppato, in un gorgoglio energico che brindò alla “furfante” liberazione d’angosce dissipate, nel ring d’una “bestiale” ferocia che zittì gli animali

Sottotitolo: se Tiger Woods ama “imbucarlo” in “signorie” del suo “golfino” per amplessi al lift-ing, Tigerman lotta con coraggio

Tigre, Tigerman!
Tigre, Tigerman!
Tigre, Tigerman!

Ah, la gente s’ama d’amor “armati”, si nutre di pettegolezzi a scarnificar la prossima d’allettar nella “lettiga”, col volto “abbiente” della “brava” gente.
E, in fondo, alla sua anima colorata nel “nero”, un Uomo, il Genius, combatte le ipocrisie del Male, ben fiero di “soffrire”, o solo soffiare, del suo “male oscuro”.

Sì, anni fa, in quel di Pisa, lo psichiatra Cassano capì bene che l’unico modo per sbloccare Antonio dalla borghesia che lo stava ammalando di depressione, era ficcargli un “petardo” nel Cuore e far sì che divampasse la sua passione, per noi vampirizzante, per il Calcio.
A cui Totò, con “motorizzante” atletismo da “scugnizzo” di Bari, s’appaiò “impallinando” anche donne che mai l’avrebbero “considerato”: la “letterina” Cecilia Belli e Ana Laura Ribas, che or chiede pietisticamente di trovare un “dottore” che la curi dal cancro all’utero.
Eh sì, l’abbiamo usata troppo, Ana Laura, con “danze” brasilere.

Sì, per anni mi diffamarono e (mai) m’infiammai, esacerbato in un ritratto “agonico” di me stesso, gomito a gomito e apparentato, almeno a giudicar dall’apparenza “tonta”, a sgomitar perché rispettassero la mia “diversità”, eppur battagliera &, vivaddio, “vivandiera”, con molti personaggi di Tom Hanks.
Per anni, credettero fossi un omosessuale non dichiarato alla Philadelphia, per via delle saggezze “spiritose” equivocate per idiozia mi paragonarono a Forrest Gump, per il fatto che m'”allunassi” nello spazio “irrecuperabile” del mio “Universo” pensaron mi fossi “ammainato” nell’Apollo 13, per la mia professoralità religiosa mi “misterizzaron” in Robert Langdon.
Sì.

Poi, mi specchiai, il mio volto, dopo un’opportunità metamorfosi kafkiana, s’era “(de)generato in un look pork” da Rourke, Mickey.
E mi dissi… “Perché non far il Bello per delle belle?”.

I borghesi, infastiditi dal mio “uccello” di nuovo in volo che, liberissimo, si librava per le “labbra”, mi calunniaron per spedirmi in manicomio.
Trascorsi sei mesi in mezzo ai “matti”, salvo scoprire che lo psicologo che gestiva la comunità aveva un “lavoretto” serale come satanista delle donne “pie”.

Al che, mi resi conto che non dovevo più dar conto a nessuno, e la mia coscienza optò per le cosce, da “impanar” come la miglior “scaloppina” nel mio “ristorante”, dal nome “Il pellicciotto del tigrotto”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. La tigre ama la carne fresca (1964)
  2.  Il Tigre (1967)
  3.  La tigre e la neve (2005)

 

Sì, nella giungla son Tarzan m’anche scimpanzé, anche con la pansè, ma amo i fondoschiena “leopardati” e le voglie gheparde delle tigri, no, quelle di Cremona son per uomini già “cremati”.

 

 

Chi è un tigre, ha sempre una gran faccia “di culo!”.

 

 

Ah, ah, ahuah! Volevate divorare me e dissanguarmi?
Ahuahuah!

 

 

 

 

 

 

Annodai la noia nella nota della Notte che fa il botto!


22 Oct

Ah, vivacchian tutti, schiavi del conformismo e del clerical “sussiego”, ammorbati da vite ovattate senz’olfatto, guaiscon sempre per amori vanesi e mai guariranno, in atroci depressioni che son cagione delle loro sventure, penzolando in “bocca alla figa”, con pose “gatto morto” che le ossequia con tanto di riverenza, o solo “reverendi” in una maschera da Monsignore.
Ah, a vossignoria, oppongo il giubotto sdrucito dei miei pantaloni “incoccolati” in me, un po’ “al cioccolato”, con tanto di Sguardo melodico su andatura Pop ch’è snob per Natura all’ingiustizia che rappresento, anche quando il caffè è bollente e io non ho bollori.

Amo, amo la Donna quand’è fantasia e non ti “zieggia” addobbandoti come Albero di Natale, amo i prati verdi del mio appartamento di cemento ben “cementato” in me ché, nella vita, mi cimentai a fasi alterne, tra zuccheri “invanigliati” e un sapor “al miele d’acacia” d’uno che se ne frega delle “cacce”, delle caciotte ma si “chinottizza” senza mai inchinarsi, conobbi i sapori del calembour e i piaceri vicino all’abajour, il “Buongiorno” detto “alla francesina” e il 666 del Diavolo, ché, se trentatre trentini andarono a Trento, io faccio il 69 e rifaccio un ’68.

 

Amo Indianapolis con Steve McQueen che scorazza con la sua macchina che “scoreggia” le sue ansie, da Uomo f(r)egato da Kim Novak, e uso le pellicole Kodak, attento a catturare il “vero” come il Tenente Kojak.
Sì, prendo a calci nel culo chi mi vuol rendere “incurabile” pronunciato “alla cinesina”, e son ciliegina della mia torta, anche quand’è sacher…

Per anni m’affiliai con un patito di Kurt Cobain che voleva che Lei venisse come Dio l’aveva (s)fatta, com’è, com’era probabilmente prima che Adamo deturpasse l’uva della sua Eva.  Codesto “uomo” è finito a essere il pulsante dello sciacquone nei bar dell’Autogrill.
No, non gli è andata Nirvana. Forse, ancor più deluso, di tanta “diarrea”, finirà nella Savana con un King Kong che gli suonerà in testa l’ultimo gong, e una scimmia accanto a “lui” a fottersi l’attrice “lanterna rossa” di cognome Li.
Sì, va detto, la vita è un gelato al “semifreddo”, meglio una vacanza siberiana o nell’Antartide, con un cane Husky a farti l'”occhiolino” alla Paul Newman.
Sì, della vita ha capito tutto il Bongiovanni, in “arte” Jon Bon Jovi. che a fine anno s’ingropperà Katherine Heigl, un’attrice che dà gas al “motore”.

Non mi credete? Ecco, la prova del reato…

 

 

Dopo questo monumento all'”allegria”, mi par giusto brindar Happy New Year.

 

 

Un po’ Pink…, cantante porcellina.

 

 

Be’, se lo dice un Bob che “sta morendo”, credetegli, no?

 

 

Firmato il Genius

 

“All’arrabbiata”, mi spogliai della mia barba “rabbina” e, canino dagli aguzzi canini, riscoprii Pacino


22 Oct

 

Ah, altezzosi siam tutti quando, nottambuli, c’involiamo in una visione senza una in visone che “oscura” di tette la televisione, o solo un’altra evasione.
Ma il Tempo non scappa, sebben gli scappi la pipì.
Egli “farfalloneggia”, coccolando lo spumante col cotechino, rinnovandosi come a San Silvestro, perché siam maldestri e sbattiam la testa. La Luna, sì, come dico io, c’allupa, ma solo Al Pacino conosce il luppolo.

Egli scende dalla macchina “arruffato” nei suoi capelli spettinati, per recarsi in Via Pettinesse ove potrà amare il silenzio senza le chiacchiere di Anna Pettinelli.

 

Al, al momento, “pettina” quella di Lucila, con cui s'”incuba” un po’ “infante”…
Sì, con Lei, sfilò a Venezia, ben “impomatato”.

Ah no, non è vero che Al, nella sua mirabile-mirabolante carriera, ha interpretato solo personaggi “mafiosi”.
È proprio la camicia bianca a “tradirlo”.

 

 

Egli, anche un po’ “ingobbito”, arriva/ò così…

 

 

Ah, “riprendo” un mio amico che lo identifica per quello che (non) è…

Sai, in molti son abituati a identificare le persone secondo un “ruolo”, e qui risiede l’intoppo. Siamo molti personaggi, non possiamo, anche quando siam “topi”, esser associati a un topos. Pacino, come tutti, è uno e centomila, sì, siam pirandelliani. Cosa dovremmo dire dei suoi poliziotti stanchi, allora? Ah, Serpico, Vincent Hanna, Will Dormer, non mi paion affatto criminali, tutt’altro, eh eh. Senza parlare dell’intelligente e integerrimissimo avvocato incorruttibile Arthur Kirkland. Sì, e giustizia pertutti. Lo sia! E, giustamente, Al è giusto proprio perché non si “giustifica” in una facile etichetta.

 

Forse, Pacino risiede nella sua grandezza, ma non se ne “seda” e neanche si “siede”, perché è Uomo da Vittoria Coffee…

 

 

 

 

 

Zuccherate tutto, e rinverrete ad Al o solo “lo” troverete, anche trotterellando. Fatelo anche voi, “trovatelli”.

 

 

Firmato il Genius

Venezia mon amour, “Al(fred)do” o, in me, Al(tero)


22 Oct

 

Sì, leggiamo di vite che poco aleggiano, di colonnelli trucidati per le loro ignobili malefatte, col corteo “funebre” di chi or godrà nel vederlo “arrostito” in una camera morturia che mette i brividi.
Dell’Italia “incallita” nel Rugby, ah, meglio Rocky, per gli amanti dello sport “alternativo” ma molto macho.
Di banche italiane gestite, forse, da altri “capimafia”, e d’una voce light di “nome” Giorgia che non demorde e non si lascia abbattere.

Ah, mi concupirono per anni, perché m'”incupissi” anch’io nella cupidigia carnascialesca che una ne scarta e un’altra “la” incarta.
Ah, c’è anche chi s’invaghisce di te, con circospetta “ammirazione” fa di tutto per schernirti e “ischeletrirti” tanto da desiderar che tu t'”impinguisca” e venga scacciato per viver da “non morto” nelle condutture fognarie, come un Danny DeVito dalla vita “bassa” e la pancetta “al pinguino“. Forse, solo Giancarlo Magalli, prima che sgallettasse nelle piazze grandi, per una Carfagna che scosciava per il pubblico mattutino, determinatissima a “scosciare” & scottarsi solo per Silvio.
Silvio, uno che “la” quagliò subito e in Lei “lo” squagliò da squalo…

 

Ma, bando alle “fandonie”, alle ciance, siam qui per le danze!

 

Potrei scegliere Roma, per un gladiatorio ringhio da Russell Crowe, o Milano per un Campari Soda da uno che ben “campa” e mai inciampa. O darmi a Jo Champa per uno “shampoo” migliore del suo marito produttore.

Ma non oso pensare, sebbene sia molto osé “alla Barcelona”, se non a una città migliore, la migliore di tutte, cioè Venezia.
Venezia, lagunare nelle sue alte maree waterworld, ah sì, la sommergeranno per un Futuro non tanto lontano da intelligenze artificiali spielberghiane d’una smemorata Atlantide meravigliosa come l’umanesimo di Stanley Kubrick.
Venezia, con le sue calli caliginose e un lentigginoso nel Canal Grande con una maschera da orge alla Eyes Wide Shut.

La prima volta che vi “navigai”, fu quand’ero ancor infante, la raggiunsi in treno, ascoltando Sabrina Salerno (che già sognavo di “pop-pizzare“) per un’evasione “discotecara” da vero Boy.

Non tutti lo sanno, bene, mi “rammendo” nei ricordi e la rammento, anche a chi s’è scordato di me.
Per la mia Prima Comunione, una delle ultime, i miei genitori pagarono degli artigiani di Murano affinché “intagliassero” delle bomboniere “pagliacce”. Son soprammobili davvero “spiritosi”, di Notte s’animano e suonan il violino, col direttore d’orchestra che fa la mano morta all’unica femmina della collezione, chiamata “La vetraia”.

Ma son legato a Venezia anche per amicizie frankenheimeriane… sì, gusto il caffè in Piazza San Marco con delle piccioncine che “beccano” al mio “mangime”, assieme a un Uomo roniniano dalla malinconia alla Bob De Niro.

Con Lui dissertai e mi dissetai d’Arte, Cinema & Cultura, e gustammo una retrospettiva “tarantiniana” su Un dollaro bucato, una gemma con Giuliano, e I quattro cavalieri dell’Apocalisse, con un Fabio Testi inkazzato col lercio Tomás Milián.

 

Sono un tipo da mostre festivaliere. In quel del Lido. Se nella vita “reale” mi sparano, in riva al mare mi “sparo” tantissime anteprime.

Anche codest’anno, fui pregiato spettatore del PalaBiennale.
Ove, “leccai” molte opere mondiali.

Questo, il mio dolce omaggio al grande Al(fredo) James Pacino…

 

 

Del quale, con preambolo tutto balboiano, recensii il suo capolavoro, Wilde Salome.

 

 

Perché lo schermo nero con mia voce calda? Perché lascio tutto all’immaginazione di chi mi penserà leggerla, o sol leggero… leggerò!

 

Ed è proprio con Al, ah però Lucila…, che inizieremo con calma il nostro excursus…

 


Ne vedrete delle belle, si spera anche donne magnifiche…

 

 

Firmato il Genius

Vi linko, perché (mi) desidero… che non siate “rinco…”


22 Oct

 

Ah, che bella sorpresona, eh? Questa non è la casa, ma il luogo deputato ove cliccar per altre “abitazioni”.
Sì, son un mattacchione, e mi piace prendervi in giro, anche se non mi prenderete mai.
Anzi, da me, dovete (di)pendere.

 

Con spostamente rapidi e impetuosi del bacino, ottenni anche molti bacini ma, il bacio veramente amandi, lo conobbe solo Amanda, una spagnolona da me “barzellettizzata” come nel famoso detto “Amalia de lana“.

Detto questo, dopo aver “ciancicato” con una bazzecola ch’è però un’altra mia genial “traveggola”, vi rimando ai link, sì, useremo il singolare, “italianizzandoni”, dunque tagliandone, come sarà sempre consuetudine il plurale.

 

Questi, orsù, i siti che dovete… è un ordine imperioso per cui non accetterò rifiuti, sebben io spesso” la” fiuti ma Ella mi rifugga, cliccare, “masticare” e, quindi “chewing-gum-mare“, altrimenti vi “sgamerò”.

 

Naturalmente, da me il primo e non plus ultra, che non è mai un ultrà.
Perentorio, mi ribadisco in un autoclic, dunque in un altro Ciak.

 

www.geniuspop.com, o anche www.geniuspop.com/blog, se volete saltare subito “all’uopo”, o non gradite le introduzioni, anche quando son miste o solo “mistiche”.

Vademecum quasi spirituale d’Uomo nei suoi “rituali”, soprattutto attualissimo!

Il sito del Genius-Pop, fantasmatica essenza di Stefano Falotico.
Il Falotico, amletica ambiguità che vagheggia, crepuscolare e poi incendiaria metafisica d’una sua personalissima creazione.
Sito che “mesmerizza” il campionario & l'”inventario” d’una mente più affascinante del miglior charme di Sean Connery.
Raccolta, “annodata & snodata”, annotata e nella Notte, di pensieri sciolti, aneddoti stravaganti, poliedriche intuizioni d’una eterna, inestinguibile ispirazione.

Un sito che, vivamente, vi consiglio. Non il solito “prontuario” o “ricettario” sul Cinema, ma un viaggio bizzarro, “intricato” che magneticamente intriga, sulla Settima Arte, di più e oltre.
Ne trae, semmai, spunto, per riflessioni, dissertazioni (auto)ironiche, semplici “cianfrusaglie” sul Mondo, sui suoi “spettri”, sulle sue paure e su chi, come Lui, ne ha l’intrepido coraggio di guardarlo in faccia, guadagnandosi un bel, scrosciantissimo applauso.
Sito, anche, “birbone”, serpeggiante, innestato nella sua anima, “granelli” d’uno che ha ingranato subito, fin dalla nascita, la quinta e non teme confronti di chi, accelerando, vorrebbe spossarlo e sorpassarlo, e “trombarlo” coi suoi “clacson”.

Un espediente indispensabile d’immagini, le più svariate, video, filmati e trailer in anteprima, ritratti di registi, d’attori, e del suo immancabile, impareggiabile Autore.
A 360 gradi mai inquadrato, veloce, dinamico, esuberante.

Insomma, il sito del Genius-Pop, fantasioso, brillantissimo, lucido & smaltato contro chi la ovatta solo in pose con la “cravatta”.
Una risorsa geniale, appunto, per tutti i grandi amanti del vederla come Ballard con la stessa “folle” irriverenza di William Burroughs.

Il sito della libertà, come il suo creatore.

 

www.film.tv.it, o per convenienza, meglio digitar solo www.filmtv.it, senza “i” di troppo in mezzo…

Il sito di cinema che fa per te. Migliaia di schede di film, attori e registi, film in tv e in sala, centinaia di migliaia di foto, opinioni, playlist.

 

www.cinerepublic.film.tv.it, ah, troppo lungo così… basta solo www.cinerepublic.it

Il blog collettivo degli utenti di Filmtv.it. Il primo magazine di cinema fatto da una community. Notizie, recensioni, saggi, pensieri e altro sul cinema

 

www.sentieriselvaggi.it

Non è un film di John Ford, ma è “wayniano” di grande passione non incenerita nella polvere.
Recensioni con Occhio di riguardo allo Sguardo.

www.comingsoon.net

Ricchissimo database per la nostra ricchezza interiore, graficamente ineccepibile, da primati anche “scimmieschi”, con tutte le news del momento, still, anteprime, interviste esclusive e un catalogo, sempre aggiornato, di trailer e recensioni.
Indispensabile per ogni Uomo “sulla notizia”.

 

www.deadline.com/hollywood

Scrupolose “indagini” sulle (pre)produzioni di oggi, ieri & domani, forse solo dell’altro Giorno. O della Notte che c’era, scomparve, dov’è andata?

 

www.variety.com/Home

La Bibbia del Cinema che non teme concorrenti, né rivalità “femminili” d’effeminati.

 

www.hollywoodreporter.com o, più semplicemente, www.thr.com

Terzo, forse, in ordine di “repentinità” e importanza, rispetto ai due appena sovraccitati. Anche sovreccitati, perché un po’ più “in palla”. Sì, questo sito, spesso s’impallina. Ed è anche palliduzzo.

 

Altri ne verranno, mi raccomando, non svenite, è meglio “venire”.
Se, poi, Lei è Bella, ci sarà da “insaporirsi”.

Sì, spendetevi e non disperate, ma potreste però perdervi come Paul Hackett…

 

Altri siti amici:

www.nervoetes.it, progetti artistici, anzi, di video Arte.

http://rimario.altervista.org/index.php, sito del mio amico Emanuele Bertuzzi, indispensabile vademecum se volete divertirvi a creare delle rime, quando vorrete sbizzarrirvi nei giochi di parole, quando la parola giusta, appunto, ce l’avete sulla punta della lingua, ma non vi viene.

 

Firmato il Genius

 

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)