Archive for October, 2011

Los Angeles nel “Noire”


22 Oct

 

Ah, non potevo lasciarmelo sfuggire, amante qual sono delle storie investigative.
Sì, mi “giocherello”, sapendo che la realtà è ancor più ombrosa di queste ombre “digitalizzate”, eppur quasi verissime.

Da qualche mese, nello scaffale del mio immaginarla “al game“, mi son dato a questo “film” che non ha nulla da invidiare alle pellicole con Humphrey Bogart, alla disillusa malinconia di Elliott Gould, e neppure alle atmosfere buie del capolavoro di Curtis Hanson.
Ah, dov’è la mia Kim Basinger? È  “morta” anche Lei?

 

Questo canaleimplaystationato” o “a 360-boxizzandoci“, c’illustra sempre le “nuove” di questo Mondo mirabolante ove l’interattività si mescola ai grandi stilemi delle opere cinematografiche che più amiamo.

 

Filmati di presentazione, che sono veri e propri trailer per “qualcosa” che è quasi meglio del 35mm, se ancor esiste(rà)…

Uno di questi capolavori, risponde al nome di “L. A. Noire”, mescolanza geniale ad opera d’Arte sui migliori uomini con l'”impermeabile”.

 

 

 

 

 

 

Sino all’ultimo aggiornamento per il nostro download…

 

 

Che dire? Forse la Dalia Nera che De Palma ha sempre sognato?

 

Firmato il Genius

 

 

Uomo nero? No, Uomo noir


22 Oct

 

Meditando e meditando… s’addivien a se stessi, in una Notte di tempesta a renderti un po’ martire e un po’ “smorto”.
Ma è, nella languidezza, che riscoprii la parte noir, accesissima della mia pelle, nell'”impellicciarmi” in storie investigative in cui un detective spia forse il “suo” specchio che “aggronta” la fronte e gli offre una sigaretta, mentre il Mondo, a rotoli, arrotolerà un’altra cazzata, e andrà sempre “a puttane”, anche quando tutti fingeranno d’esser “brave” personcine.

 

 

Non so, stamane, nelle “mani” d’una Donna che m’apparve abbagliandomi, m'”abbacinai” porgendole una dichiarazione di “fottutissima” sincerità.

Mi par, sì, in linea con chi non s’è putrefatto ed è rinato, dopo “torbidi” vicoletti, un po’ “ciechi”, fuorviati da biechi figuri che volevano “ammazzarti”, mascherando l’omicidio per una casualità del Fat(t)o.

Ecco le mie vergate, testuali frasi.

Credo, si chiami Deborah… ah, che foto, solo tre, ma tanto basta(ro)n a incendiarmi…

Sai, mi piaci molto, perché nasconderlo?
Qui dentro, son risultato antipatico ad alcune, solo perché non tacevo né celavo la mia passione per le donne, di cui talvolta m’increspo sfumando in pindarici erotismi-aforismi anche solo immaginati, meglio che “carezzarsi” con le nuvole dell’apatia.
Non so, non so davvero se mai potremmo andar d’accordo, mi pari così “seriosamente sorridente”, d’una intraprendenza che lascia esterrefatti, ritratta a cena, o in un pub (lo sfondo lo “dipingerò” io), sempre a reggerti il capo, o in “posa da sci”, così vellutata dietro un monte bianchissimo, nel tuo “denudato” candore.
Non so, vivo d’impressioni, le aleggio e me ne divampo dentro, sebbene le vamp(ire) mai m'”ossequieranno” di baci “sanguisuga”. Meglio così, avrò risparmiato i globuli rossi per emozioni vere, romantiche d’una metafisica che non le asciughi nel cinismo globale, o solo nell'”arrivismo di balle”.
Sono uno scrittore, quando, a qualcheduna, segnalo i miei romanzi, credono sia venuto qui per farmi pubblicità spicciola. No, è un mio vanto, perché non rivelarlo? Siamo tutti falò delle nostre piccole o grandi ambizioni.
Su Ibs.it, alla voce “Stefano Falotico”, troverai, se lo vorrai, le mie opere. Per ora, son tre, si spera crescan di numero e che il Tempo m'”allevi” sempre di nuove, corroboranti migliorie. No, una volta pubblicati, non sono quasi mai soddisfatto del mio lavoro, sono molto esigente, soprattutto con me stesso, sarà per questo che vengo “emarginato” da molta gente.
Sì, son spigliato, spesso perfino mi “spoglio”, brillante ed emancipato da tante rigide convenzioni che furon bacata “invenzione” di classismi perentori, ora duri da scardinare.
Sì, conoscerti, anche sia solo un’amicizia senz’amore in cui “armarsi” d’idee, consigli, suggerimenti, “tendersi la mano”, confrontarsi per affrontarla con più grinta e piglio, anche sex appeal, perché no, mi “suggestionerebbe” positivamente nel mio atomico essermi riscoperto vulcano.
Amante della vita, del “canzonarmi” perché son autoironico, e delle canzoni tutte, dalla “leggera” italiana, al folk al rock, fino al metallo che si spera non sbiadisca e che ti tien sempre guardingo e “rabbioso” nel necessario, mai domo, pedina movente e mobilissima che non si fa “scaccar” dai giochi soggioganti “mangianima” della Dama.
Oh, tu lo sei, damigella, oserei dire, sarà per questo che mi son posato sul tuo profilo, per una mezz’oretta ch’è già parte della mia memoria.
Ah, son anche smemorato, mi dimentico il pigiama e dormo come Madre Natura mi creò, ma non c’è miglior coperta della propria pelle.
Sempre, anche quando una Donna come te, gentile, mi dirà “Parla con qualcun’altra”.
Un bacio. Spero che il bacio si scolpisca nei tuoi occhi, e in questo tuo volto bellissimo.
Stefano.

Cosa replicherà?
Forse, accetterà di “buon grado” le mie avance, con un bacio “al sorbetto”, chissà…

 


Mattine umide… a New York…

Canzoni melodiche che “parlan”, parlan sempre di decadenza. Ma se non sapete neppure dove abita!
Ah, per piacere, datemi un caffè e lo scremerò nella Luna, addolcendolo con un viaggio alle origini dei “fattacci”.
Dei delitti irrisolti, per me “solubili” come granelli di “canna”.

Non so, invece, se mi metterà in black list, come oggi va di moda, si “ragiona” per istinto e spesso si brancola nel buio, penserò a una femme fatale davvero stronza.
Quando penso a una Donna di questo “tipo”, ah, le uniche “tipologie” che mi vengon, sì, davvero vengono…   in mente, dunque anche in “qualcos’altro”, sono le forme biondissime di Shannon Tweed, reginetta dei B-movie, ma dal solluchero al seno “grondante”.
Ah, m’inginocchierei fischiettandole tutto, tutto il mio “Cuore”, energizzandolo perché “lo” accudisca”.

Donna per facce sfregiate…

 

Tutta la maturità del platinarla…

 

Ma Sharon è “nerissima”. Sì, di più…

 

 

Bene, dopo questo preambolo, innamorato della Donna, direi di parlar, davvero di nero…

 

Non so, molte cosc(e) si levigaron consistenti in Raymond Chandler e in tanti suoi, nostri adorati “figlioletti”.
Penso a James Ellroy, di cui divorai le turgide serate torpide di “L.A. Confidential”.

Come recita un importante passaggio… A certi uomini tocca il mondo intero, a certi altri un’ex prostiututa e un viaggio in Arizona. Tu sei tra i primi, ma, mio Dio, non ti invidio il sangue che hai sulla coscienza.

Da qui, quando lo reputerò “imputabile” alla mia anima, inizia la nostra storia noir…

E, a Long Beach, camminiamo dentro i nostri incubi.

 

 

Firmato il Genius

Marisa, ha bisogno di me… che le sarei “maritozzo…”


21 Oct

 

Sì, Sharon Stone faceva impazzire tutti gli uomini degli anni ’90, quella scosciata accavallante & basica, lasciò anche i Michael Douglas di stucco, senza più i loro “trucchi”.

 

Questa qui, la grande campionessa “fondista” Lindsey Vonn, secondo me, l’ha battuta.
È ancor più “imboccolante”, massiccia con una femminilità che “raggruma” il sangue e lo fa “schioccar”.
Non sei un Uomo? Non puoi capire…

 

Ho ammesso che Valeria Cavalli è il mio “cavallo” di battaglia ma, invero, adoro tutto il genere femminile, e non m’esimo certo a celebrare colei che mi lascia senza fiato, risponde al nome di Marisa Tomei, premiata con l’Oscar come “Non Protagonista” per Mio cugino Vincenzo, birichina in minigonna da infarto per un Pesci che sapeva ove “inpesciolarlo”.

Ah, Marisa…

 

Ma, quasi, ne stavam perdendo le tracce, anzi, il profumo, “lievitante”.
Ci pensò Aronofsky a issarla di nuovo in gloria con un’altra, “parimenti”, nomination per The Wrestler, ove s’esibisce in un night club per veri, “soli” lupi. Conservate “al caldo” la sua lap dance, ne val “il pene”.

 

 

   Che piedi…

 

   E che tacchi altissimi… che hai…

 

Senza parole… (im)mobile, mobilissimo. Posso farti da “mobiliere?”.

 

 

Firmato il Genius

 

 

 

 

 

“Denirizziamoci” ancora un po’, “delirar” è desinar nel “denirare”


21 Oct

 

Sì, mi “bobbizzo“, mi rendo virile in Lui, tanto maschio che potrebbe scapparci un borderline.
E, Lorena Bobbitt, potrebbe evirarmi. Ah, Donna che “tagliuzza”, castratrice come pochi.
Nella mia lunga, dunque brevissima vita, incontrai “saccenti” insegnantucole a “professar” d’Arte col vinello in mano e il “vitello” fra le gambe, signorotti “altolocati” a “localizzarsi” sempre per la ninfetta che già sniffava a quindici anni, sì, codesti qua eran anche pedofili, oltre che a infilar in piedi in “camosci”-mocassini. E, più che ammirare il fondoschiena di Polly Walker, mi parevan “elagantoni” a brindar per culi alla Nadia Cassini.
Meglio, molto meglio la mia vita “incasinata”, talvolta “asinata”, che esser il “re” che “torreggia” sulle Asinelli.
Meglio esser torero per un “torello” fra amici, anche al bar, “imbirrati” a sangue freddo, “imbicchierati” in esistenze talvolta pallide & solitarie, forse eastwoodiane che guardano al Sole dell’Est con lo spirito western.
Sì, conobbi amanti del Cinema indie che, come dico io, poi non son affatto “indiani”, all’apparenza paion una tribù in via d’estinzione, in verità vi dico che “sbuffano” solo “imbufaliti” con una fidanzata “pelle & ossa”, mai “pellerossa”, ah sì, il calore è tutto, che tifa “Forza America” col poster di Buffalo Bill, quello di Jonathan Demme, però.
Meglio fumar davvero, “accovacciati” in sigarette Chesterfield tendenti al Blu del Cielo paradisiaco della mia anima “saracinesca”, talvolta nella Cina o solo nel “circo”, che canta:

 

‘O sarracino,
‘o sarracino,
bellu guaglione!
‘O sarracino,
‘o sarracino,
tutt”e ffemmene fa suspirá…

 

 

M’assalirono e gozzovigliaron di feste “lussuriose” della libidine che mi voleva veder morto, “annegato” nel mio piatto “freddo”.
Ah, gente che mi prese per “pazzo” e non comprese che son loro i compressi.
Ma quale depresso! Son mica fesso! Ma quale malinconico, sono iconico!
Aspettaron che varcassi la soglia perché m’assottigliassero “illimonandomi” nelle loro “sogliolette” per farmi a sottiletta.
Aspettaron che “oltrepassassi” l’uscio di casa perché “crescessi”.
E cosa dovrei raccontar a questi qui?
Conobbi il tradimento quando un Pendragon fregò la moglie “imprincipata”, madre poi dell’Artù di Excalibur.
Mi masturbai, ah, la masturbazione tende all’onirico, è il sogno che s’incarna in te, scarnificato d’ogni pudore, anche quando sei solo (con) te stesso. Te, nel Sesso, davvero, datemi retta e non pensate al mezz’etto in più, alla forma-“filetto” e che bada solo a metterlo nel retto.
È la perpendicolare alla nostra anima che bisogna intersecare col Cuore. Di gran foga, anche quando ti daran dello “sfigato”. Si sa, lo sfigato ama la sua parte gatta, ed è un po’ “ratto”, dunque “formaggizza” senza formalità che lo “intrappolerebbero”.

Giocai a Calcio e li soggiogai con dribbling “saporiti”, inserendo sempre le “palle” nel “cartoccio”.
Ma quale cantuccio. Io, il “ciuccio”, lo ficco in bocca alle bacucche!
E “ciuchizzo” a modo mio, rastrellando nella “polvere” in cerca dell’oro e del petrolio, sono un Daniel Day-Lewis avido della mia “magrezza” affamata.

Ma, vi chiederete voi, cosa c’entra tutto ciò con De Niro?
C’entra, perché Egli, supremo, insuperabile, è alle origini del mio perdermi nelle sue “brame” & lame, d’amarlo ed esser ora “vittima” di perenni tormenti, oh, quali spaventosi nubifragi.
Meglio delle fedifraghe, comunque.

Volevano che non volassi, volevano ammutolirmi perché ero già “muto” e desideravano che m’ammutinassi perché ero mutato.
E mi stavo “smutandando”.
No, “sputtanando”, no!

 

A questi borghesi fritti non “servo” più, ma quale riverirli, a esser cortesi s’appar idioti a questo Mondo! Già!
Ma, a loro, poco “pesciolanti”, “padellizzo” un vero Bob, pedalando attorno alle loro teste con la sua energia, in camici(a), da Notte anche, “incanutito” o al “canotto”.

Eccolo, “abbigliato” assieme alla Hightower, una nera che è tutta per il suo “pezzo”.
Pare che Lei facesse l’hostess su un volo di linea e, quello del Bob, volò, (ri)succhiato.

Dopo aver anche divorziato, si son riconciliati, e Lei ora lo veste con la Polo, anche “apolide”, e col blazer.

 

 

 

Mi depurai e m’epuraron, anche vivo, giacqui e poi rinacqui, ma ancor m’avvolgo, anche nel “volgo”.
È tutto un volger lo Sguardo.

È il mio anniversario, non ho proprio 35 anni, ma sono “invecchiato” col Bob, “tassineggiando”.

 

 

 

Firmato il Genius

 

Luigi(no) non s’accascia


21 Oct

Quando inaugurai questo sito, avevo pensato, non so se bene, forse “poteva darsi” che mi davo delle arie, di dedicar una sezione speciale a un attore italiano.

La scelta cadde su Luigi Lo Cascio, che mi pareva sufficientemente “noioso” per “intraprendersi” in molti film a venire.
Forse, mi sbagliai, oggi, me compreso, puntiamo tutti su Filippo Timi, più affascinante, quasi più “americano”, misteriosissimo “elemento” imperscrutabile d’una voce notevolissima seppur “balbuziente”.

Ma, tale fu il mio sito concepito, e mi par giusto “diramarsi” dal Geniuspop.com a questo Genius-Pop del mio nuovo blog.
Conservando, però, intatte alcune lucide osservazioni su “cavallini”, forse, di razza, che non saranno mai personaggi da copertine, Lo Cascio difetta molto in fisico, prestanza e anche simpatia, in Veneto lo definirebbero un “mona”, a Milano un “pirletto” che fa di tutto per non sembrar un meridionale con tanta voglia, anche retoricamente, imperiosamente urlando(la) di farcela. No, non è un tipo con una faccia di chi se le fa tutte.
Alle donne, questo qui, non credo “attizzi” molto. Magrolino, “rabbiolino”, scarnettino, con malinconie alla Sergio Cammariere nelle “vene”.

Ma, tant’è…

 

Scrissi, proprio così, a quei tempi…

Benvenuti alla sezione Lo Cascio, sezione del Pacino-Volonté italiano. L’unico attore degno di essere A-ttore del panorama italiota.

Iniziamo con ordine.
Nel Net si trovano opinioni a cui lo Sguardo fiero, coraggioso di Luigi oppone resistenza.
È uno sguardo che si pone degli interrogativi, un’anima spesso piena di contraddizioni.
Uno sguardo aperto che lascia
entrare nuove idee e nuovi dubbi, senza giudicare.
Eh sì, me la “prendevo” con uno che, “insuperbito”, se la prendeva con tutti pur ricevendo molte sberle in faccia dalle donne. I suoi rapporti col gentil sesso li conosciamo tutti, ma non ne sveleremo il nome, anche se lui sa a chi mi riferisco, un Travolta, in esso “nickizzato“, non credo “nikezzato” ma molto di nicchia, che aveva sempre “ragion” su tutto.

Lo “scartapelleremo” più avanti, in fondo “egli” sa che lo stimo, sebben poco s'”accorasse” per me, fingendo di leccare.
Ah, si lecca sempre, bisogna veder se si lecca quella di Maeve Quinlan, ché Harmony Korine conobbe per Larry Clark, mentre Colin Farrell conobbe “davvero”, molto più “in profondità”.

Vedete? Siam passati dall’integerrimo Luigi a Colin. I casi della vita, che vuoi farci?
C’è uno che “indamigiana” e un altro che si fa tre damigelle.

E io? Io sono “odioso” solo in superficie, di Madre Natura sono strepitoso, i vicini di casa chiaman sempre la polizia perché le mie onne “orgasmizzate” fan gran baccano. Uh! Ah! Ahhh!
Mi tocca(no) e io, totoianamente, faccio il “ritocco“.

 

 

Firmato il Genius

 

Dedicato a…


21 Oct

 

Sì, mi par doveroso rilustrar un vecchio scritto “perditempo” dell’anno, su per giù, del 2003, o fine 2002.
Tempi tribolati di creativa, logorroica confusione, quando rimestavo fantasiosamente nel mio “chiasso” della mente. E spuntò Willis dal “cilindro”, “insaccandomi” in Lui.
Tutto si riferisce a quel periodo, forse a quel Marzo in cui compì gli anni. O li “compimmo”, “compitandoci” di nuovo in una memorabilia veloce e schietta da “compilar” in fretta & (s)furia.

All’epoca, scomparivo parecchio, “sparecchiando” la mia esistenza, m’apparivo così.

 

Forse, ero un surrogato.

 

 

 

Bruce Willis, lo “scartolato”, come dicon a “Bulagna”, carismatico bastardazzo.

Costui nasce il 19 marzo 1955, ed è un teutonico. Avete capito bene, babbei.
Il Bruce è un tedesco, ma al signor Willis stanno sul gozzo le puttanate naziste-hitleriane e ben presto, dopo essersi diplomato in una high school scalcinata di un Paese di cioccolatini, decide di fare il “cazzone”.
È sempre stato ‘na capa tosta il Bruce. Spesso in compagnia di giovani ancelle ha giocato al “gioco del meccanico”.
Il “gioco del meccanico” consiste in questo. Tu “olii” la bocca di Bruce e Lui aziona la leva idraulica.
Stancatosi delle
donne germaniche, approda in quel di Hollywood.
Da subito affascinati dalla sua stempia e dalla sua pancetta da operaio delle ferrovie, viene ingaggiato come John McClane, il duro del grattacielo. Un grande ruolo, e da allora
non c’è n’è per nessuno/a. La prima a cadere nella trappola è Demi Moore, Donna dotata “tettualmente”.
Dalla felice unione nascono dei bei pupetti.
La storia del Bruce prosegue.
Tocca al signor De Palma Brian dargli un ruolo di “spessore”. Ed eccolo, tutto in ghingheri nella parte del dolce vitellone dell’alta borghesia nel “masterpieceIl falò delle vanità, film imprescindibile nella filmografia del Falotico.
Film di gelosie, di arpie e di volgari crudeltà.
Il Willis non risulta molto credibile e preferisce puntare sulla saga di Die Hard. Anche un po’ “sega”.
Della serie “Non c’è 1 senza 3”, anche se ci sarà il quinto…
Ne gire di stronzate, il signor Willis, ma con quella faccia gli perdoniamo tutto, anche le sue incursioni “impegnate”.
Come dimenticare il ruolo “mitico” dello psicanalista Bill Capa ne Il colore della notte, film di matrice “Chiappa e inchiappetta”.
Il colore della notte, della serie “il dottore e l’ammalata”.
– Scusi sono il dottore, lei è da curare!
Jane March: – Prego, entri, si accomodi, sono un po’ turbata.

Ma il Bruce, nonostante i passi falsi, sa farsi valere.
Lo stesso anno entra fra i grandi col Butch Coolidge, personaggio balboiano, gemello di nascita di Steve McQueen.
Tarantino lo elogia, lo definisce un “John Wayne con l’aplomb di Humphrey Bogart”.
Che Uomo.

L’anno dopo è il turno de L’esercito delle dodici scimmie, film kazzuto-apocalittico-catastrofico, un monito assai pessimista sulle sorti dell’umanità, con un Brad Pitt schizzatissimo versione cuculo.
Il film passa abbastanza inosservato, ma resta un cult per tutti gli affezionatissimi.
Altri ruoli, altre grandi parti, scusate mi commuovo, che momenti.
Applauso al Bruce!!!
HIP-HIP-URRA’!!!

Last Man Standing
The Fifth Element
The Jackal
Cazzo.

Poi la parentesi “seriosa”.
Con sesti sensi…

& Unbreakable


Cade però… ma non rovinosamente…Hart’s War
Tears of the Sun, con una Bellucci mai così monaca e perbenina.
Ma spesso il Bruce fa la “manina”.
Lui, Uomo di “marina”, che vergogna…

Quest’anno esce con Hostage, spy-story di classe, un thriller d’alta scuola, imperdibile.
In attesa dell’attesissimo Sin City della ditta Rodriguez-Frank Miller.
Film sbullonato con un supercast e una supergnocca, Jessica Alba, la Donna della Notte.

Il Bruce sa il fatto suo, è come il Genius-Pop.

Buon compleanno Bruce, grande sparacazzate.

Fra le sue: “Sono più orgoglioso di essere padre che essere attore”.
AHUAHUAH!!!
Infatti i suoi figli devono ringraziare cotanto padre, un Uomo da 25 milioni di dollari a film.
Veramente un Bruce.

Sì, ero molto “persuasivo”, infatti mi persuasi che la Luce non m’abbagliasse.

 

 

Un replicante, a “riposo”.

Eh no, non mi “spacco”.

 

 

Firmato il Genius

Dicono di me & di moi…


21 Oct

 

DICONO DI ME…
Infatti, sbiadiscono…

 

Ecco alcune delle volgarissime offese dei miei detrattori.
Dico, scherziamo?

IL Genius-Pop viene così descritto da chi lo infamia, senza ragione, naturalmente, essendo Uomo ineguagliabile in fermezza, coraggio e libertà’, dono di pochi.
I pochi eletti che si autoeleggono.

Ecco le terribili offese che la sua superiore morale liquida con sorrisi “Contento tu”.

1) È un patetico scemo che merita la gogna, deve capire il significato della parola “dolore”.

2) Deve soffrire per il suo impunito, gagliardo e sguaiato essere allegro. Non deve godere. Merita tristezza e sofferenza.

 

 

   Perplesso, rimango fra il sorriso e la mestizia

 

   Guardatelo, è visibilmente provato da tante cattiverie, infatti ride sotto i baffi.

 

 

3) Deve essere caduto dal seggiolone quando era piccolo, solo a tale disgraziato evento è adducibile la sua vitalità “idiota”.

 

4) È un antipatico di talento, di grande talento, che viene disprezzato da una falange rumorosa di serpi viscide. Come tutte le persone dotate di un gift.

5) È allucinante e contagiosa la sua capacità istrionica, tale da credere che egli sia pazzo e confonda la realtà con l’immaginazione. La sua fervida fantasia è talmente attiva che c’è spesso da preoccuparsi. Cotanto ben di Dio dove sfocerà?

6) Hanno cercato di fermarne l’unicità parecchie volte con esiti assolutamente risibili.

7) Deve adattarsi alle regole cretine di un Mondo stupido e diventare un perfetto imbecille come ogni “uomo” della massa. Non è tollerabile la sua “diversità”. È spocchiosa, fastidiosa, dà ai nervi.
Deve essere riempito di botte, solo così capira cos’è la vita e diverrà un deficiente come noi tutti.

8) Chi crede di essere? Perché fandonia? Perché non si “controlla” come ogni ragazzo della sua età, perché non ride e scherza “a modo?”.

9) È un indisponente cerebroleso, un vermiciattolo strisciante da elidere. Da cancellare, da mettere in manicomio. Va internato! Ammanettato e violentato con fruste e calci.

10) Non doveva scendere sulla Terra a illuminarci, che cosa abbiamo fatto di male per questa catastrofe? Per questo devastante “errore” umano? Per questo menestrello dolce-dolcificante che deride il “common man” e schiaccia ogni moralismo con la tracotanza giusta della sua giustezza?

Continuerà… o continueranno ad assalirmi?

 

Perplesso, rimango fra il sorriso e la mestizia…

 

 

 

   Spesso, basito, ne rimango sconvolto…
…ma Bruce sa…

 


Firmato il Genius

 

 

 

Partiamo… “red-di-fica-iamoci”


21 Oct

Sono una “statua di cera”, willisianamente “illividito” e ferito, anche nell’orgoglio.

   Partiamo da Lui.

Credo che ognuno nella propria vita sia libero di essere se stesso, di avere il suo equilibrio, di viverla come meglio crede. Sono stufo di molti di voi, di cretini che fanno discorsi stupidi, di ragazzetti che si credono chissà chi, di fottuti tromboni. Di gente che ammazza la gente e vorrebbe farsi perdonare con uno “Scusa”.

No basta!
Ha ragione l’agente sotto copertura Frank, Uomo Red!

 

<>

 

 

Voglio rendermi verde come questo sfondo, come un prato,a nche se questo sfondo è bianco. Tutto qui.
Io sono il Genius, annotatevelo…

In Italia c’è tutto da cambiare. Le istituzioni, schiave del “burocratismo” ipocrita, le vecchie scuole, la gerarchia classista, la formula “Io so’ meglio dè te”, la legge di Darwin, la supremazia “mentale”. La “cultura” che schiaccia. A me non frega un kazzo di schiacciare, ho raggiunto l’apice, la pacatezza estrema, lo zenit massimo della coscienza, la pace. A quel livello arrivano solo i grandi. È un punto che si tocca rarissimamente. Il momento in cui tutto appare per com’è, Burroughs lo definiva benissimo. È il momento della consapevolezza totale, l’esistenziale essere. E io sono, senza aver bisogno di strutture-sovrastrutture, ma costruendomi nel costruttivismo, nel “bugiardo” mutare. Io cambio, mentre voi altri rimanete fermi a farvi la guerra, a spellarvi, a disossarvi, a spaccarvi di pugni, alle lotte da merenda, da asilo. Mentre io ascendo a una dimensione oltre, oltre (l’)Uomo. E di Wilde ne sono il discepolo.
Stefano Falotico, antiavatiano convinto. Detesta il fellinismo e la boria piccolo borghese dell'”Ora et labora!“. Son oro molto pregiato e raffinato di mio, senza bisogno di pregare. Felice-mente dentro un evolversi. Datemi del pazzo, non aspetto altro che (deo)mistificare la vostra idiozia. Bologna è un posto merdoso. Non è cambiato nulla, stupidi erano e stupidi sono rimasti. Mettono l’articolo determinativo davanti ai nomi propri, dicono “Lo suocero” al posto de “Il  suocero”, hanno un vocabolario provincialotto da squallidi, si atteggiano ad americani a Roma, sono i futuri Renato De Maria, i mediocri pavoncelli, i bauscia della Padania. E di questo nulla umano sono sempre più schifato. È’ il punto più basso che hanno. Ragionare così a 25 anni significa essere un genio. Lo sono, è inutile ricordarmelo ogni volta. Oramai ci sono abituato, ci convivo. È pesante sapersi superiore a molti, ma è il prezzo che ogni Genius deve pagare. E, alle volte, quando mi provocano, mi vien da ridere. Rimango stordito e dico “Vabbe’: buona vita. Beato te che sei così che non vedi”. Il mio obiettivo è essere un modello per tutti coloro che ambiscono a qualcosa di diverso dalla massa, dal conformismo, dal “Fai così o ti inculiamo”. Inculatemi pure, prego, volete del burro? Suvvia, a parte gli scherzi. Conservatevi fetidi, ripugnanti nella vostra piattezza, e in quest’allegria spocchiosa che tanto mi disgusta. Mi tengo la mia persona, il mio romanticismo, il mio “nulleggiare”, il mio andare in macchina col vento che mi fischia, il mio sfottere la donnina alleniana, Enrico Magrelli, che tanto ammiro per come non si accorge di sparare cazzate che lui crede saggezze cinefile. Ah, Enrico, sarò la sua panca per smaltire i chili di troppo. Sarò il suo shampoo. Sarò il suo dentrificio e le laverò la bocca. Così la finirà di parlare. Parlerà solo a lavoro finito. Ora datemi una crêpe alla vaniglia con un po’ di Grand Marnier. Buona, soffice, zuccherosa. Ah, che bontà. Posso scoreggiare?

 

Bruce, d’altra parte, tocca le “parti” migliori della vita, e Karen lo sa(peva)…

 

 

Firmato il Genius

 

Io, io (non mi) sputtano e, certamente, non vado a puttane


21 Oct

 

Credo all’articolo numero 1 della Costituzione Italiana che professa la libertà di parola e d’espressione, la libertà di scelta e la democrazia secondo cui ogni Uomo è libero di fare ciò che vuole nel rispetto degli altri e della loro incolumità.
E’ un dovere del cittadino rispettare la legge? Certo, se essa
non contravviene a quei “valori” che abbiamo costruito.
E se davvero è giusta la politica del “dare secondo ciò
che si vuole e si può”, io scelgo la filosofia Pop, il pensiero trasversale, la produttività spirituale.
Dico… scherziamo?

In questa sezione troverete le Bugie della società di massa.
Se sono delle “stronzate” le cose
che scrivo? Certo, “stronzatissime”, non meno importanti di tanta inutile, vecchia letteratura da strapazzo che andrebbe liquidata con uno schiaffo e un calcio nelle palle. Eh sì, belli miei, molta di quella “cultura” serve il padrone, ma non serve.
Come diceva Totò’: “La serva serve”. Eccome se serve, d’altronde fa i “servizi”.
Andiamo avanti, fratelli.

Esatto, ci sono molte cose che non vanno bene, anzi fanno davvero schifo, ma parlare… non capiscono, bisogna urlare, perché altrimenti fanno gli snob.
Sarei un “coglione?”.
Alla grandissima, con tanto di marca da bollo. Ma per piacere, sapete solo affibbiare etichette, manco fossimo a un reparto d’abbigliamento e calzatura.
Ma che cazzo…

Questo è un “guitto” vero…   altroché se non lo è…  

Stai zitto? Ate  al tuo naso da eunuco sparacazzatine e luoghi comuni, esatto belli miei, l’Italia è il luogo del luogo comune.
Ferma a 50anni fa, a regoluzze e teoremi patetici, ridicoli, penosi, logorroici, tediosi, disgustosi, disarmanti senza ars amandi.
Ma dico? Qui si attacca e dovremmo stare a bocca chiusa a ricevere offese, calunnie, illazioni gravissime?
Le umiliazioni di gente stupida e ignorante? Maddai!
Qualche pirletta, ma quello vero,
non il Paolo Rossi comico, viene da me e vuole imbottirmi di chiacchiere per farmi stare zitto? Dico, dove siamo? E soprattutto, con chi credono di parlare questi qua? Con uno scolaretto che va imboccato perché tanto non ci arriva da solo?
In vita mia le “meglio” cose le ho imparate da autodidatta, divorando, mangiando, succhiando una Cultura che certo non troverete nei licei… ché poi diciamocelo, anche se, teoricamente “indottrinano” pensieri “corretti” e principi “giusti”, spesso non sanno insegnare, sono classisti, pedanti, puntigliosi nelle inezie, tipo le date.
Non c’è argomento e nemmeno sostanza, ma la filosofia dello  “Studia che poi ti metterai a posto la panza!”.
Esatto, è sempre stato così. La “cultura” diventa poi uno strumento di coercizione, un pezzo di carta per sottomettere e schiavizzare il debole, per istupidire chi ha la dignità e l’umanità per non cadere in quelle provocazioni meschine. Tremendi…
Se ti devo mandare a “Fanculo” lo faccio con puntiglio, con precisione, ma solo quando hai veramente spappolato i cocones, per farti capire quanto sei piccolo, piccolissimo.
Sì, offendi pure, urla “Idiota & perdente!”, me ne sbatto, anzi ti sbatto la porta in faccia.
Il vostro cervello è annacquato, puzza.
Evviva Vincent
Gallo, chi ha il coraggio di pensarla a modo suo, di fare anche della sana, costruttiva polemica, di non arrendersi alle accuse e agli sfottò di chi vale meno e vuole spacciarsi per “oro” purissimo.
Non permettiamo a certe persone il diritto a sbraitarci, a borbottarci “Si vive così!”.
Ma cosa… ma che dite… Ma piantatela, moralisti!!!
Ipocriti-onoi!

Lo Sputtanatore è cattivo, altro che il Nanni Moretti dei giorni migliori.
Lo Sputtanatore crede in molte cose e i veri “furbetti” gli stanno antipatici.
Lo Sputtanatore è antipatico Lui stesso, ma è un osso duro.

Sì, alle volte ingrassiamo, altre volte ci “bulliamo“, spesso dimagriamo, spesso siamo tutti dei mercenari.
E ci gradiamo così, stallonianamente rourkiani per una nostra Charisma Carpenter, anche John.
Siamo figli degli anni ’70, anche delle “filosofie” degli eighties!

Firmato il Genius

(M’)introduco


21 Oct

 

Chi sono? Chi sarei se non fossi, il mio (mai) fui, ma fumo…

È giunta l’ora d’introdursi, mi son “sparpagliato” un po’ in qualche post, sì, sì, sparpagliamoci!

Una questione di punti di vista, sguardi, tremolio di una certezza scema, un’emozione selvaggia.
Cinema.
Sono sempre stato affascinato dalla scoperta, dall’ebbrezza, dalla gioia.
Dall’impari lotta di esplorare l’intima Natura dell’esistenza, per come appare, per come è, perché se un occhio sa guardare, il Cuore, che dà la Luce alla mente, non è solo un’illusione.
L’impari lotta di conoscere l’esistenza e rimanerne, sublimemente, inevitabilmente sconfitti.
Nessuna spiegazione, nessun messaggio da offrire, solo aver vissuto.
Non essere un turista ebete con lo sguardo perso.
Nel vero vuoto, materiale, comodo, piccolo, inespansibile.

Asciutto, un po’ bagnato, nell’occhio “Valium” della vita…

Questo sito è dedicato al Cinema.
Qui troverete un ricco database informativo del cazzo.
Il resto sarà storia, speriamo… ché tanto i brutti film si dimenticano prima di dormire.
I film, diletto e tormento, agonizzante rottame putrescente è
l’Uomo senza passione, senza odore di sé.
Va al cinema, si beve un film e mangia il suo uccello fritto, come prima, senza scosse, solita routine, solita squallida-monotonia
apatia.

Stefano Falotico (garantisco io per tutti gli eletti che m’han eletto nel loro “letto”)


Ecco il database (si pronuncia com’è scritto, uccidiamo gli anglismi cazzo, è latino per la miseria)
Un Data-base ordinato per regista e per attore, che vi terrà informati, si spera, sempre che non muoia il sottoscritto (e comunque qualcuno mi darà il cambio, come sempre avviene d’altronde, conobbi un calzolaio che fece Arte con i cartoni, guarda un po’).
Ora, mi chiederete, come mai hai scritto i dati in inglese allora?
Non è vero, ci sono anche i dati in italiano. Anzi, sono italiano, Abatantuono nei suoi più entusiasmanti “t(u)oni”.
Insomma, è un grande show, siamo in diretta 24/24ore col satellite intangibile ma mutante dell’azione terrestre.
Nessun global spot, solo un patchwork, prendiamo quello che ci capita in mano e ricostruiamo ex novo.
Ci dobbiamo far capire, ma poi siam proprio sicuri che l’importanza dell’Arte sia comunicare qualcosa?
La soluzione dell’inconscio?
Come prima, solo con qualche immagine in più stampata nel cervello.
Nessuna induzione, so cosa vale la pena per vivere e cosa lasciar stare. I salotti non mi son mai piaciuti, neppure i mezzibusti e la polvere sui libri.
Ciak, sbrigatevi, prima che qualcuno dica “Stop, la rifacciamo con la controfigura”.


Steve o Stefano, chiamatemi come volete, basta che vi muovete.


Lo stile adottato dal sito è volutamente semplice, semplicissimo in maniera parossistica. Non credo che alla gente gliene freghi molto della forma di un sito, ma del contenuto.
Personalmente guardo la sostanza delle cose, eccetto per l’Arte, e dunque per la vita.
Come dite? Non avete colto? Rimettete il nastro indietro, bla e bla, insomma per farla breve, il sito è questo, o vi accontentate e mi date tempo di espanderlo e rimodernarlo, o cxxxi vostri.
Qui non si vendono culi, diamine!
Se cercate quelli andate sul sito della signora Affleck, all’epoca era la Lopez, detta J. Lo.
“Turpiloquisco?”.
Può darsi.

In realtà, queesto sito, da un Dreamweaver “saltellante” è passato a un Word Press di gran “ciurma”.

BENVENUTI.

Detto fra noi, qui in “fondo”, molto in fondo in fondo che si fionderebbe, “sfondando”, la mia Donna preferita indossa un modello “cavallo”.

   Che gambe appena “accennate” in calze liscissime come il suo velluto su cui “onireggiar”, caldi, appena (dis)fatti. Mamma Mia!

   Rossa, rossissima & madida per incandescenze d’un carpet lussurioso, maturità per i tuoi “ematomi”.

   Per un omonimo “stilista” che la “spogli(a)”.

   Altro che “alla Ferrarelle”, è sempre colorata alla Ferrari, Valeria accavalla, anche se cade, la sinuosa caviglia n’è “incerottizzata” come segno del “reato”, dai miei “cavalli”.

Applauso!

Firmato il Genius, anche Pop, talvolta.

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)