Posts Tagged ‘Christopher Walken’

I più grandi attori della storia? Una lista variegata, diciamo, sorprendente


26 Jan

de niroMarlon-BrandoAl PacinoJack NicholsonKlaus KinskiLino BanfivandammeChristopher Walken

Un Falò al TOP(o) & BEST(iale) dice la sua sul MEGLIO e PEGGIO 2021 del Frusciante


12 Jan

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Chi trova un amico trova un tesoro?


12 Sep

Il grande o piccolo Cinema smentisce uno dei più infimi luoghi comuni. Cioè quello secondo cui due uomini non possano essere soltanto grandi amici pur frequentandosi assiduamente. Perché qualche malalingua potrebbe pensare male, alludendo ad altro. Ah ah. Basta, davvero. Basterebbero, infatti, questi film e queste coppie storiche per distruggere tali oscene chiacchiere da bar e queste retrive, tristissime, abiette dicerie figlie delle peggiori menti malate più bigotte.

di Stefano Faloticohill bud spencer New Rose Hotel Asia Argento

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altrimenti ci arrabbiamo

chi trova amico tesoro

Christopher Walken, il fascino di un maledetto, bello e dannato, che non si è mai attenuto ai precetti istruttivi e pedagogici del vivere mainstreaming


12 Jul

christopher walken addiction

Sì, Chris ha gli occhi glauchi.

Io, invece, tendenti al nero da bello e impossibile con picchi di cangiante languidezza da far impallidire persino di commozione, pure cerebrale, lo stesso Walken de Il cacciatore. Ah, uomo sensibile… quel Nick. De Niro invece, nella pellicola di Michael Cimino, non soltanto si riprese dalla guerra del Vietnam pur avendo interpretato un reduce della medesima in Taxi Driver (sì, infatti, è di due anni prima e, nei due anni intercorsi fra il capolavoro di Scorsese e quello di Cimino, forse rivide Jacknife a posteriori di tempo anteriore, ah ah), bensì fregò pure la donna a Nick. Un figlio di puttana peggiore di Max/James Woods di C’era una volta in America.

Per molto tempo, la gente mi trattò da freak come Mickey Rourke di Homeboy.

Al che le tentò tutte per fottermi. Dandomi la patente di cerebroleso necessitante di farmaci ricostituenti. Di mio, posseggo una sana e robusta costituzione fisica, cari deficienti. Infatti non fui riformato ai due giorni di leva. Informatevi.

Svolsi però servizio civile poiché io sono un ribelle nato e un eterno obiettore di coscienza, miei matti.

E, come si può notare, sono en pleine forme.

Avete preso una bella botta, non solo in testa. Quando si dice “volgarmente”… pensavate di fottermi e invece siete rimasti in… ti.

Sì, a essere sinceri, però caddi in coma. Diciamo psicofarmacologico. Insomma, Chris Walken de La zona morta ed Eluana Englaro mi fecero un baffo. Peraltro, solamente in pochissimi film, Walken porta i baffi.

A tredici anni, posso dirvi che volevo portare una ragazza di cognome Laffi a fare un tuffo dentro il mio lupo che perde il pelo ma non il vizio.

Andiamo avanti…

Non perdiamoci in stronzate e in ragazze perdute. Comunque, questa Laffi io persi ma lei non (si) perse. Pare che oggi sia ingegnere.

Di mio, ho sempre preferito architettare fantasie di natura costruttivista. Si dice che le critiche, se giuste, siano costruttive. Infatti, io ricevetti infinite e ingenerose provocazioni infami e, a causa delle mie reazioni rabbiose, rischiai di rimanere un morto di fame.

Mi diedero pure del lebbroso.

Sono un romantico romanziere, invece, inoltre autore di molti saggi monografici assai pregiati.

Come molti uomini, a letto indosso il pigiama. Tranne quando la mia lei non indossa niente.

Le professoresse sono le peggiori, son inchiappettate maestrine. Quelle che riscuotono lo stipendio dopo non aver mai visto un film con Walken e non essere mai precipitate all’inferno, emotivo e non, di The Addiction, sì, quelle che, dopo aver imparato a memoria le pappardelle, tranne quelle alla panna, in quanto anche come cuoche sono delle fallite, mi guardano e sinceramente vorrebbero portarmi a letto ma sono troppo brutte per guardarsi allo specchio e dirla tutta. Oh, anche se me la dessero tutta, le boccerei subito. Rimandandole non all’asilo, bensì dall’estetista.

Cosicché queste racchie mentono e mi urlano:

– Sei solo un esteta, la tua visione del mondo non è estasiante, sei depresso a morte, datti all’eleganza del Cinema estetizzante. Che povertà, che squallore!

 

Anni fa, invece, un tizio mi disse che assomigliai sia a Leo DiCaprio di Prova a prendermi che a Fox/Walken di New Rose Hotel.

Due personaggi bellissimi (Walken del film di Ferrara, però, solo come character, come uomo è uno storpio) ma non propriamente pulitissimi. Comunque, due migliori di lui.

Domani incontrerò la mia lei. Sono agitato e, come i vampiri, non ho sonno.

Sapete che farà il Falò?

Uscirà sul pianerottolo e ballerà a mo’ di Chris Walken.

Tanto, dormono tutti.

Soprattutto voi.

Non posso essere, per di più, accusato di nulla.

Difatti, siete talmente spenti che non solo non disturbate la quiete pubblica, bensì siete oramai così morti dentro e inutili che non provocate neanche quella pubica.

E ho detto tutto.

Poi, in Italia, Paese di cattolici moralisti completamente ipocriti, non avremo mai un Chris Walken.

La gente, per esempio, dice: quello è un figo della Madonna.

Sì, talmente figo che è, per l’appunto, di proprietà della madre di Chris, no, di Cristo.

Ma lei deve rimanere vergine.

Da cui il detto alternativo… è un figo che ha un culo della madonna.

Se non capite questa battuta, infatti non la capite, vi meritate che vi dica: che dio vi benedica.

 

di Stefano Falotico

 

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Abel Ferrara, Chris Walken e Willem Dafoe, cioè praticamente me incarnato, scarnificato nella Trinità degli dei


12 Jul

walken king of new york

Mah, di mio, ho sempre preferito le periferie fatiscenti, degradate e fetenti della New York spettrale, cupa e onirica, lisergica, malandata e sporca, ipnoticamente ammaliante nella sua schifezza trasudante sudiciume di uomini devastati e di donne strafatte, al Cinema lezioso e perfettino di Woody Allen.

Comunque, Woody Allen fu ed è meno nevrotico di me. E ho detto tutto…

Sì, Woody Allen è un genio ma io non abiterei mai a Manhattan. È il sogno di chiunque stazionare in un iper-accessoriato super appartamento del quartiere residenziale più chic della Big Apple.

Però se, dopo aver risparmiato un patrimonio, se dopo non essere usciti mai di casa, non spendendo soldi per circa vent’anni al fine di accumulare ulteriore danaro necessario per cambiare vita e trasferirvi, per l’appunto, nella città più demograficamente populous degli States, cioè, che ve lo dico a fare, la metropoli ove abitò il macellaio Daniel Day-Lewis di quella mezza cagata sopravvalutata di Martin Scorsese con un Leo DiCaprio appesantito e una Cameron Diaz puttana sino al midollo spinale, ladra di tutti i gioielli, metaforicamente e non, se dopo essere stati salvati dalle grinfie di un pappone come Harvey Keitel di Taxi Driver, vi eleverete dal porcile di massa e vorrete/voleste fare gli altolocati come Jodie Foster… di Panic Room, sì, semmai incontrerete pure tre mariuoli certamente imbranati, altresì rompiballe, che cazzo farete? Ma dove cazzo pensate di andare?

Tornerete a Napoli e affitterete un monolocale nei quartieri spagnoli ove vi deruberanno anche di una brasiliana dai facilissimi costumi, espatriata da Rio de Janeiro nel capoluogo che fu peraltro la patria di Diego Armando Maradona, argentino non proprio nell’anima doratissimo, però coi denti placcati oro grazie ai soldi elargitigli dal drogato Ferlaino, sì, “noleggerete” una baldracca da quattro soldi raccattata sotto il Vesuvio dei vostri bollenti, magmatici spiriti con cui v’illudeste di giocare almeno di spagnola dopo aver gustato una zuppa inglese, uno zabaione come dessert dopo essere arrivati totalmente alla frutta, per di più scaduta, alla pizzeria gestita da Nino e Gaetano, chiamata Salutami a Sorrata?

Tanto vale che rimanete nella vostra casa ficcata in culo al mondo. Non fatevi venire strane idee, miei ragazzi puri, pure come Riz Ahmed di The Night Of.

So che, per l’appunto, la mela del peccato vi tira e volete leccarla tutta. Ma vorranno fottervi, incriminandovi di omicidio e stupro soltanto perché finalmente anche la povera disgraziata che ve la offrì ignuda e bagnata, eh già, morì ammazzata in una notte kafkiana da Fuori orario. Saranno cazzi molto amari, fidatevi.

Eh sì, che rottura di palle, miei amici buoni alla Griffin Dunne. Grissin Bon! Io, per esempio, avrei lasciato stare perdere subito quella Rosanna Arquette. Insomma, fu la co-interprete di Cercasi Susan disperatamente.

Lo so, voi, uomini morti di f… a, cercate invece disperatamente solo delle susine. Ma neppure da Susanna, quella donna palindroma che svende le banane al mercato, riuscirete a ottenere una gratuita limonata.

Veramente. Io vi ficcherei immediatamente dentro New Rose Hotel. Assieme a quei tre matti sconsacrati! Porco Giuda!

Per piacere. Non smadonnate come la Louise Ciccone di Occhi di serpente.

Sì, scegliete invece una vita bergmaniana alla Settembre e Interiors di Allen.

Ma che cazzo vi salta per la testa? Guardatevi, ragazze. Siate oggettive. Non siete mica fighe come Diane Keaton de Il dormiglione. Continuate pur a dormire sogni tranquilli. Tanto, Javier Bardem di Vicky Cristina Barcelona lo vedrete col binocolo.

E non dite che siete lesbiche come Jodie Foster, tanto non ci crede nessuno. Soprattutto nessuna. Le vostre amiche sono più brutte di voi.

Diciamocela! Dovete dirvela tutta. Anche perché non potete darla a nessuno/a. Siete più racchie di Lily Taylor di The Addiction.

Eh sì, farete la fortuna di tutti gli psichiatri del mondo. Ché, coi soldi che darete loro, illudendovi che potranno curarvi dalla vostra schizofrenia amante soltanto dei vampiri di Twilight, v’inculeranno a sangue, succhiandovi tutto il portafogli, altroché. Infilandovi depot inibenti la vostra rimanente, oserei dire già smunta libido.

Ah, non avrete molte scelte. Penserete di essere, per l’appunto, la Vergine di Mary.

Suvvia. Juliette Binoche che crede di essere la madre di Cristo, dai, fa veramente bestemmiare.

Credo che Juliette, dopo aver assaggiato Day-Lewis, sì, stavolta de L’insostenibile leggerezza dell’essere, se prima di ciò, pensò di farsi monaca di clausura o di Monza, poi divenne anche fan de Il cattivo tenente.

Annamo bene… cazzo. E qui faccio il Ninetto Davoli di Pasolini.

Sì, la Binoche è una prostituta di classe. Cosmopolis docet.

Asia Argento, invece, malgrado sia stata per anni con quel magnaccia di Morgan, non è una puttana.

Pazza, però, sì. Ah ah. Come attrice è una cagna ma credo comunque che possa essere curata da Christopher Walken di King of New York, un lupo della notte che, al min. 0:52 di questo trailer, bacia certamente meglio di Asia stessa di Go Go Tales.

Mah, un mio ex amico pensa che io sia L’angelo della vendetta.

Di mio, penso che il gelato al cioccolato misto al gusto di stracciatella, ingurgitato alle quattro di notte, valga molto di più di 4:44 Last Day on Earth.

Non so come sia questo film. Mi manca. Dopo la leccata al gelatino, mi sparerò alle 5 e 03 di mattina davvero questo filmettino.

Poi, alle prime luci dell’alba, come un Nosferatu Walken, ballerò sul terrazzo. Prendetemi pure per pazzo ma questa vita, fidatevi, va pigliata come viene…

È inutile che pensiate a come sarà il vostro futuro.

Ah, come potrà essere? Ve lo domandate pure? Allora siete più scemi di me.

Siamo tutti fottuti. Chi più chi meno. Quindi, finitela di menarvela.

Non siete Abel Ferrara né Woody Allen.

Non siete un cazzo.

Non si cazzeggia, qui.

di Stefano Falotico

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Jesus Rolls – Quintana è tornato! – Anche Falotico, oh Gesù, molti maligni sarebbero tutti da mettere nel carcere di San Quintino


29 Sep

Sì, che stronzata è mai questa?

John Turturro che dirige sé stesso (chiariamoci, sebbene in molti libri troviate scritto se stesso, si scrive sé stesso, appunto, con l’accento, controllate sulla Crusca) nella parte del mitico Jesus Quintana. Uno dei personaggi più travolgenti della storia del Cinema. John, un uomo capace in un cammeo di pochissimi minuti, di entrare nell’immaginario collettivo grazie alla verve strabiliante delle sue movenze da pervertito dotato d’un carisma devastante.

Quindi, quando mi venite a dire che il cammeo di Matthew McConaughey in The Wolf of Wall Street è da premio Oscar, innanzitutto vi consiglio quello di Bob De Niro in American Hustle, con tanto di faccia di Christian Bale col parrucchino che rimane come una merda mentre, due istanti dopo, viene inquadrata quella figona di Amy Adams tutta scollacciata.

Jesus Quintana, dio mio, Cristo santissimo!

Sì, un imbattibile campione di bowling macchiatosi però d’un crimine esecrabile. Un uomo orribile che lecca le palle con un viscidissimo linguino mefistofelico. Poi, dopo aver fatto strike con classe da campione inarrivabile, balla meglio di John Travolta de La febbre del sabato sera al ritmo dell’intramontabile Hotel California dei Gipsy Kings.

Con Jeff Bridges, John Goodman e un silenzioso, attonito Steve Buscemi che lo guardano fra l’ammirato e il pietrificato in quella che è una delle tante scene cult d’un capolavoro senza tempo, ovvero Il grande Lebowski.

Uno di quei film che, se non hai visto almeno dieci volte, ti prenotiamo subito il loculo al cimitero. Tanto la tua vita non vale un cazzo. Ah ah.

Nobody fucks with the Jesus, da noi tradotto con non si scherza con Jesus.

Ne vogliamo parlare poi quando con la voce di Pasquale Anselmo, doppiatore storico di Nicolas Cage, Jesus/John dice questo?

Io, sabato, te l’avrei infilato dritto in quel posto…

Con John che, massaggiandosi il guanto di pelle scamosciata tutto nero da pornoattore sadomaso, simula il gesto dell’inchiappettata con tanto di sculettare da principessina sul pisello?

Qui tocchiamo vertici di genio assoluto. Il merito va al grande John e, ovviamente, ai fratelli Coen.

Intanto, nella periferia bolognese, un uomo gironzola, scolandosi il White Russian e adocchiando la movida senza dare nell’occhio.

Un uomo che dispensa saggezza e, mentre tanti psicopatici lo giudicano matto, oppure lo accusano di essere un fantozziano serious man, lui sa che Barton Fink lo rispecchia.

Un uomo colto più di Gugliemo da Baskerville e dall’intuito micidiale come John Stone di The Night Of ma sinceramente molto, molto più sexy di Turturro.

Eh sì, malgrado cinquemila batoste immani, il Falò conosce il fatto suo. Mentre le donne conoscono il suo fallo loro. E tutte le palle vanno in buca. Voi invece fate acqua da tutte le parti.

Comunque, secondo voi balla meglio Chris Walken o John Turturro? Guardate Chris in Romance & Cigarettes di John.

Al demente balbuziente offriamo subito del vino scaduto.

 

di Stefano Falotico

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I social a volte mi rendono Bob De Niro/Michael de Il cacciatore


16 May

de nio cacciatore

 

Sì, il mitico Michael Vronsky di uno dei massimi capolavori di Michael Cimino, The Deer Hunter.

È usanza affermare che i social distorcano la verità sulle nostre identità. In gran parte, ciò è vero. Tutti tendono a esibire il meglio di loro stessi, nascondendo le loro magagne e celando, anzi incellofanando e mettendo in cella le loro reali personalità dietro profili apparentemente inappuntabili.

Ad esempio, impazzano i selfie di gruppo ove combriccole di pseudo-amici invidiosi si fotografano con le boccacce di fuori e su Instagram si postano mentre ballano ubriachi e scatenati in discoteca, a ritmi di movida e tequila.

Ebbene, questa è finta felicità, dunque felicità mortifera, tristezza oserei dire pestifera. Invero, queste tetrissime, gelosissime compagnie di amici che dunque amicali non sono affatto, eh sì, son formate da persone che rispettivamente si odiano a morte.

Modelle iper-competitive che si fotografano assieme a modelle più belle di loro. E si scambiano delle micidiali, omicide leccate di culo nello spazio dei commenti: sei magnifica, cara, sempre la numero uno.

E l’altra: no, la “meglio” sei tu. Ti adoro.

Intanto, se una si becca dieci Like rispetto alle altre, le altre urlano silenziosamente come delle matte isteriche, pensando nei loro cuoricini spappolati… ma guarda quella puttana, ha davvero molto più culo di me. Sbavano per lei. Maledetta, addà morì! Deve fottersi!

Ah ah.

Sì, leccate spesso di ammirazione lesbica oserei dire sadomasochistica. Trucidissime queste qui. Imbarazzante il loro livello d’ipocrisia, la loro enorme scontentezza spacciata per allegria e birra in compagnia.

Uno spettacolo raggelante peggiore del film I ragazzi della notte di Jerry Calà.

Sì, i maschi poi son pure peggio. Sembrano i tre bambagioni di Ore 15:17 – Attacco al treno del Clint Eastwood quando questi coglioncelli stanno a ballare ad Amsterdam nel locale notturno.

Per fortuna che nel finale si salvano la faccia e salvano pure i passeggeri della carrozza presa di mira dal terrorista. Un radicalizzato perché, essendo stato rifiutato da una modella simile a una di quelle appena succitate, non s’è eccitato e s’è scaldato.

Voleva solo essere il suo lover e invece è diventato un mondiale hater. Voleva bombarla e ha finito col comprare un mitragliatore. Voleva un bacio alla francese e ha desiderato invece ammazzare tutti quelli diretti a Parigi.

Aveva, appunto, preso di mira Laura, la modella senza nessuna laurea, da predatore carnefice, sì, ma aveva altrettanto preso male la mira sulle povere vittime perché i tre amici glielo ficcarono nel culo.

Ma cose da matti…

A proposito di Eastwood, come saprete, ho pubblicato la saga del Cavaliere. Disponibile sulle maggiori catene librarie online. Il protagonista di questi miei folli romanzi si chiama Clint. E, per chi avesse dei dubbi se sia ispirato a Clint, si beccasse la copertina de Il cavaliere di Madrid.

Se invece andrete su IBS.it, sotto la pagina de Il cavaliere di Alcatraz, troverete la recensione entusiasta di un ragazzo di nome Ettore.

Sì, è stato proprio Ettore a incitarmi di scrivere il seguito, Il cavaliere di Parigi. Chiedendomi se potessi inserire lui stesso nella mia storia. Coi dovuti aggiustamenti. E così ho fatto, concedendogli una scena surreale ove lui, incarcerato, viene a botte col vero Joe Pesci. Vera pazzia falotica.

Peraltro, in questo libro c’è pure Federico Frusciante. Sì, proprio il nostro beniamino cinefilo. Da entrambi, vale a dire sia da Ettore che dal Frusciante, ho avuto il consenso d’ironizzare sui loro personaggi. Naturalmente, prima di pubblicare il suddetto testo, ho fatto leggere loro le parti che li riguardavano. E, grazie al loro beneplacito, al loro nullaosta, alla loro naturale liberatoria, l’ho sfornato.

Al che Ettore, divenendomi molto amico, mi chiese in quel periodo consigli sulle ragazze che bazzicava.

Come fece John Cazale con De Niro ne Il cacciatore.

– Dammi un consiglio. Che ne pensi? È la mia migliore amica.

– E vuoi che rimanga la tua migliore amica o vorresti che dalla splendida amicizia si passasse a qualcosa di più intimo e consistente?

– Che vorresti dire, Stefano?

– Detta come va detta. Ti piace questa tua migliore amica?

– Moltissimo.

– Moltissimo sta per che te la vorresti scopare?

– Ma no! Ma cosa vai a pensare?

– Penso quello che in verità pensi tu ogni volta che v’incontrate. Forza, siimi sincero.

– Ecco, in effetti, voglio scoparla.

– Hai una sua foto?

– Vuoi vederla?

– Certo.

– Ecco, ora te la mando. Che ne pensi?

– No, non mi piace. È volgare.

– Come volgare? Ma se è stupenda.

– Secondo me è una mezza zoccola.

 

Ecco, solo per colpa di questa stronza(ta), la nostra amicizia è finita. Non so se Ettore e la sua migliore amica siano oggi diventati marito e moglie. Quello che so è che De Niro ne Il cacciatore è un amico che, mentre Chris Walken piange distrutto al fronte, lui se ne sta tutto dentro la sua donna. Sì, secondo me, quando De Niro è tornato in Vietnam per salvare Chris, Chris ha capito che Bob, nel frattempo, si era scopato la loro migliore amica.

 

E si è sparato. Questa vita è una continua guerra fratricida. Non state in trincea come fake su Facebook.

Vogliamo vedere se avete le palle di metterci la faccia.

 

di Stefano Falotico

Siamo tutti cornuti, Christopher Walken docet, anche Scorsese, da cui Toro scatenato…


23 Apr

dubbio streep scorsese rossellini

Io credo che Christopher Walken sia Lucifero.

Una faccia da angelo ma un maledetto.

Anche se nel film L’ultima profezia fa la parte dell’arcangelo Gabriele.

Io avevo un amico delle scuole medie di nome Gabriele. No, angelico non lo era affatto. Tentò subito di spronarmi verso una sessualità troppo precoce.

Non so che fine abbia fatto. Forse ora fa il pornoattore oppure ha interpretato un remake casareccio di A distanza ravvicinata. Sì, oggi probabilmente è un padre dalla moralità assai dubbia. Ah ah.

Sì, volete sapere perché Christopher Walken, ne Il cacciatore, si suicidò? Perché rimase sconvolto dall’orrore della guerra in Vietnam? Sì, ovviamente.

Ma la goccia che fece traboccare il vaso, diciamo, la vera ragione fu perché Michael/De Niro, in sua assenza, andò a letto con la sua donna.

Lì, non resse e perse il cervello, completamente.

Voi, sinceramente, avreste retto? Mah, non credo. Assistere a tutte quelle morti, a persone trivellate, a cadaveri putrefatti e apprendere pure che il tuo migliore amico, nel frattempo, ti ha reso cornuto, non penso che sia molto piacevole.

Sì, Chris Walken ha le corna in testa. È un tipo sveglio ma oramai fra lui e il diavolo non c’è alcuna differenza.

Entrambi, appunto, come i cervi di The Deer Hunter, presentano sulla fronte delle sporgenze, delle appendici ossute abbastanza evidenti.

Quelle di Chris non le vedete perché, prima che escano i film da lui interpretati, gliele tolgono con PhotoShop.

Corna enormi quelle di Chris. Ma anche delle cornee bellissime. Languide, ceree. Lui ha gli occhi verdi, io neri.

Ma la somiglianza fra noi due è impressionante.

Un altro specializzato in fatto di corna è Martin Scorsese.

Guardatelo in questa clip.

Come saprete, dopo che Liza Minnelli lo tradì, Scorsese tentò il suicidio. Strano. Liza ha una gran voce ma è sempre stata una racchia da competizione.

Comunque, fu il suo amico Robert De Niro a salvarlo. Cosicché, girarono Toro scatenato. E qui, infatti, quando Bob impugna la statuetta come Best Actor dell’anno, è evidentissimo che Scorsese nutra per il suo pupillo un’ammirazione sconfinata.

A fianco di Martin, la figlia di Roberto… cioè di De Niro? No, del Roberto di Roma città aperta e Paisà.

Quando si dice, infatti, tutte le strade portano e Roma e tutto il mondo è paese.

Sì, la figlia di Roberto, Isabella, stava con Scorsese all’epoca. Dove si saranno conosciuti?

Fatto sta che, di lì a poco, Isabella mise appunto le corna a Martin.

Girando Velluto blu con David Lynch e Cuore selvaggio. Girando soprattutto con mr. Twin Peaks le lenzuola poco candide della loro stanza da letto. O no?

Ora, vi racconto questa. Nel 2008 fui ricoverato per devastanti crisi depressive.

Venne a trovarmi una ragazza che bazzicavo all’epoca. Bazzicavo è un eufemismo. Praticamente, in quel periodo divenni Al Pacino di Scarface e appunto De Niro di Raging Bull.

Fui colto da crisi di gelosia pazzesche. Pensavo che i miei amici se la volessero fottere. Sì, mi comportai con loro come Pacino con Steven Bauer.

Come De Niro con Joe Pesci.

Lei venne a trovarmi in ospedale.

Con una sensibilità e un tatto veramente lodevole, come no, dopo un mese mi disse:

– Ecco, appurato che ora stai bene, sai che amo essere sempre sincera, devo dirti una cosa.

– La so già. Sono come Ben Chaplin de La sottile linea rossa. Mentre ero nella mia guerra di trincea, diciamo che tu, invece, non sei stata propriamente l’incarnazione metafisica del Cinema di Malick e ti sei data, più che altro, al Cinema di Tinto Brass. Potrebbe essere?

– Sei ermetico. Che vuoi dire?

– Non volevo essere volgare. In poche parole, senza panegirici sofisticati, ti sei trombata un altro? Togli pure il punto interrogativo. La domanda è retorica.

– No. Vedi che sei paranoico e superficiale?

– No? Me lo giuri? Perdonami, allora. Ho pensato male.

– Certo. Non sono stata solo con uno. Direi molti di più.

 

Ecco, ora è stato svelato l’arcano. Ma quale disturbo delirante!

Io ho sofferto di un tradimento più bestiale di Chris Walken.

In fondo, chi più chi meno, siamo tutti cornuti. Anche dio lo è.

A me, ad esempio, non ha mai convinto il fatto che San Giuseppe fosse, diciamo, casto.

Mah, Il dubbio c’è.

Comunque, fratelli, rimanga fra di noi. Se avessi continuato a frequentare quella tipa, avrei smesso di amare Scorsese e David Lynch.

Mi sarei ridotto a essere fan di Riccardo Scamarcio.

Pure Riccardo è cornuto, peraltro. Valeria Golino è stata con Sean Penn. Mentre Madonna, quando stava con Sean, ha fatto poco la virgin con altri.

E ho detto tutto. Dunque, uomini e donne, se pensate che non siete mai stati cornuti in vita vostra, guardate appunto Uomini e donne della De Filippi.

Contemplerete i finti amori degli altri e possiamo perciò mettervi subito in convento.

Che poi, anche nei conventi… a voia… succedono cose ben più oscene.

Parola di un santo peccatore.

Sì, la gente mi guarda e urla: oh, che peccato!

Perché sono pazzo e così si dice ai pazzi?

No, il contrario.

La gente pensa: oh Signore benedetto, questo potrebbe essere dio sceso in terra e invece si fa cornificare per troppa bontà.

Ma sono cose da matti!

Io vi benedico. Vi dichiaro marito e moglie. Tanto poi tua moglie verrà con me e sarà un Casinò.scorsese casino

 

di Stefano Falotico

Christopher Walken, un personaggio immenso, beautiful and damned


23 Apr

walken brainstorm

Eh sì.

Nel video dico: provate a indovinare chi è e in verità ve l’ho già mostrato all’inizio. Ah ah. Sì, io spoilerizzo sempre. Quindi, se non avete mai visto Il cacciatore, sappiate che, alla fine del film, Christopher Walken si spara in testa. Ah ah.

Mi fate sempre molto ridere quando, ad esempio, scrivo recensioni e mi accusate di non possedere la cultura e la competenza per poter dissertare di Cinema.

Voi vi siete creati un’immagine alquanto distorta e malata della mia persona. E, da questo pregiudizio, da quest’iniziale vostro equivoco immane e madornale che ha giocato di congetture appunto malsane, io invece sempre la spunto in maniera dolcemente succosa e amabile come una confettura di pesca e come l’epidermide liscia e illesa del mio viso carismaticamente inquietante.

Siamo ancora fermi ai vocabolari latini Castiglioni-Mariotti e alle ottusità scolastiche?

Sì, sono il re degli istrionici, un autodidatta spaventoso. Io so tutto anche se, soffrendo tutt’ora di atimia, non rivelo le mie emozioni e, nella segretezza del mio animo spesso celato per mia esagerata pudicizia, posso apparire, lo ammetto, per quel che non sono.

Dunque, se attaccato e vilipeso in malo modo e con screanzata boria, il mio esistenziale malessere si sprigiona in gesti e manifestazioni irose che, più e più volte in passato, hanno notevolmente compromesso quegli stupendi equilibri interiori che ogni uomo e ogni donna dovrebbero possedere per non dar di matto.

Io vivo di estasi emozionali davvero micidiali, volteggio nel romanticismo più alto e alato, sorvolando lidi eccelsi di raffinata bellezza incastonata nella pelle della mia anima.

Christopher Walken è un maledetto. Un tempo era un bello e dannato. Un maledetto come il compianto Dennis Hopper. Colui che, davanti a Chris, in Una vita al massimo, dinanzi al suo esecrabile affronto da stronzo, irride il suo astante con finezza bestiale. Un provocatore, come me.

Hm… Sa, io leggo molto, soprattutto libri di storia. Li trovo affascinanti…

Un uomo indubbiamente misterioso. Ora, ecco qui che vi ripesco un antico video di anni fa. Scartabellate nel mio archivio e troverete anche video con una ragazza che tu te la sogni. Anzi, è meglio che non te la sogni. Altrimenti, potresti ammalarti d’insonnia. Continua invece a dormirtela. Ah ah.

È palese che sia bello e impossibile. Ah ah. Facevo davvero schifo. Sì, purtroppo ero bellissimo. La bellezza scatena invidie terrificanti. Suscita quasi ribrezzo. E induce alla bassezze più lerce e miserabili. Perché, ricordate, di Chris Walken ne esiste solo uno. E io sono parimenti inimitabile. Me la tiro? Mi pare sacrosanto, oserei dire doveroso. Io posso permettermelo e tu invece no. So che questo ti fa incazzare a morte come lo stesso Walken di True Romance dinanzi al devastante Hopper, ma non puoi ammazzarmi e oramai più raccontare balle. Come la classe di studenti ne L’attimo fuggente, dovreste cambiare subito punto di vista. Dunque, ora mi rivolgo a qualsivoglia babbeo che, per sue astruse fantasie, possa avercela con me. Qual è la prossima calunnia? Avanti, sto aspettando, fenomeno…

Sì, curati…

Morale: ragazzi, se ragionate come la massa e siete “sensitivi”, potete subito spararvi in testa come Chris ne Il cacciatore. Nessuno vi capirà e ve ne combineranno parecchie. Se invece spostare le traiettorie visive e cambiate strada, troverete appunto la vostra strada. Illuminata, magnifica. A quel punto, li asfaltate. Oramai, ci siamo quasi. A metà Maggio torno a Torino e assieme a un mio amico gireremo un mediometraggio. Da me scritto. Perché io sono il Cinema. Non sono un tipo facile. Mi pare giusto.

Se vi sto antipatico, sono cazzi vostri. Già, io non cambio. Io divento sempre più forte. Non ho assolutamente capito come si stia al mondo. Le lezioncine le lasciamo ai bambagioni.

E, diciamocelo, a quelli brutti, soprattutto nell’anima. Fate loro un elettroshock.

Forza, ah ah.

Sono un Genius. Pure Pop.

Con una gran voce. Davvero, non si può vedere né sentire, una vergogna, ah ah. Sì, mettetemi in manicomio. Non posso stare con gli imbecilli comuni.

Uh uh, ah ah!

Sono King of New York?

Mah, di mio sono il re delle provocazioni. E spingo!

 

di Stefano Falotico

La situazione sociale-politica, lavorativa e artistica della scena italiana


17 Mar


Sì, veramente. Mi son scocciato. Qui passano sempre queste fiction con Sabrina Ferilli diretta dai Tognazzi. Ammorbanti, false produzioni per gente che oramai non ha molto da chiedere alla vita.

Patetiche come l’ultima lagna di Ligabue. Siamo passati dalla comunque apprezzabile Certe notti, canzone che aveva un senso perché apparteneva alla sua sincerità, alla sua onestà, oserei dire cafona ma poetica-campagnola, a quest’abominio, Certe donne brillano. Una scialba, ruffiana imitazione di Zucchero, donne… tùtùtù… ah ah.

Meglio quell’altra, appunto, canzone ove voleva sentirsi uomo. E, fra cosce e zanzare, come recita il celebre ritornello, tirava a campare nella provincia in modo Radiofreccia.

Un uomo del popolo, normalissimo, senza molti soldi. Che ci raccontava dei suoi bagordi, dei suoi amori selvaggi con un impeto e una vitalità straordinari. In quella canzone, sebbene altrove io abbia scritto altro in merito, ah ah, vi era tutto il suo cuore, sdrucito, combattivo, quello di un cantore-lottatore che pigliava batoste a tutt’andare. E con gli amici, al bar, almeno per un po’ si acchetava fra bevute e fugace calore.

Adesso è viziato il Liga. Si è appollaiato nel buonismo romantico più compiacente il femminismo da mimose. Sì, non ho mai capito perché si debba festeggiare l’8 Marzo. Per onorare la donna?

Abbiamo capito. Siete state per anni il sesso debole e avete subito angherie, prevaricazioni a raffica e avete dovuto sudare per ottenere il vostro spazio di luce e serenità.

Ok, adesso mi pare che la par condicio ci sia, no? Ah no? Ancora ce la menate?

Uomini, dico, ribellatevi contro questo movimento MeToo. Se la donna addà ess’ donna, l’uomo deve essere homo. Lo dice anche Catherine Deneuve, una che aveva eccome il suo perché. Se lo dice lei è perché l’uomo deve rimanere tale.

Vi ricordate nel secondo Rocky? Stallone dice a sua moglie, Talia Shire/Adriana, che se lui rispetta le sue scelte da donna, be’, lei deve permettere che lui rimanga un uomo.

E l’uomo deve essere anche un pugile, non tanto nella virilità squallida, bensì nel suo cuore…

E alla fine Sly non rinuncia al suo sogno.

Ora, vi spiego molto bene come stanno le cose perché mi sa che vi siete rammolliti come Rocky del terzo episodio. Vi siete infiacchiti. E adesso passate la vita a fare i moralizzatori e i pensatori liberi ma invero avete soltanto abdicato alla routine. Vi rivoglio nel ring e dovete ringhiare.

Sì, la dovremmo finire coi luoghi comuni, le stereotipie, la retorica di chi parla a vanvera ma ce l’ha sempre parato.

E quella lì di Destra? Ridacchia, sbeffeggia, fa anche le boccacce. E prende tutti a pesci in faccia… la bagascia riccona.

Eh sì, secondo lei non ci arriviamo. Per forza, lei è arrivata e sapete come. Oh oh.

Quelli di Sinistra, i più fottuti, sono pure peggio. Dei radicalchic ipocriti da far vergogna. Citano Marcel Proust e Philip Roth ma non credo che abbiano mai letto un solo loro libro. Al massimo, come tutta tal massa becera di finti intellettuali, riempiono le loro bacheche Facebook di citazioni un tanto a umore del giorno.

Il loro mondo non regge più. Questo mondo di programmini televisivi fatti d’inutili, controproducenti tribune elettorali.

E di recite parrocchiali.

I 5 Stelle è il partito degli ignoranti? Be’, certamente, Di Maio non è un grande letterato. A dirla tutta. Ma smettetela con la storia dei congiuntivo. Come dico io, non è da un congiuntivo e nemmeno dalla congiuntivite che si giudica un politico. Nemmeno un pollo. Neppure una donna e un uomo. Ci son cose più serie e importanti di un congiuntivo.

Al che, un mio amico mi chiede consiglio e io voglio essergli molto sincero.

– Sai, sono innamorato di quella di cui ti avevo parlato. Ma mi sa che finirà assai presto. Tu dici di no?

– No, dico di sì.

– Sei sempre così pessimista. Ah, grazie mille.

– No, sono realista. Ecco, raccontami. Ieri sera l’hai invitata a cena. Poi siete tornati a casa e avete fatto l’amore. Bene, anzi ottimo.

Toglimi una curiosità. Tu quanto guadagni al mese?

– Arrivo a stento sui 600 Euro.

– Ora, facciamo due conti. Devi calcolare l’oste.

– Quello del ristorante?

– No, quello della vita. Un oste assai severo. Sai? Bene, tu ami lei e lei, a quanto pare, ama te.

Perfetto, non fa una piega ma forse lo fate sulla trapunta.

Ora, lei, come tutte le donne e anche come tutti gli uomini, ha bisogno di divertimenti. Non solo quelli piacevoli del vostro far all’amore.

Vuole andare al cinema, vedere la tv, comprarsi un nuovo vestito. A queste modiche, si fa per dire, spese devi aggiungerci la benzina della macchina, le bollette di luce e gas, l’abbonamento a Fibra. E che mi dici? Vuoi toglierle pure Netflix?

No, Netflix lo teniamo. Così risparmiamo. Le sale son sempre affollate di gente che capisce poco di cinema e fa un baccano della madonna.

Il film è meglio che ve lo spariate e gustiate in intima solitudine, semmai a luce di candela.

Quindi, Netflix lo teniamo. Hai l’abbonamento Basic Instinct? Ah no? Solo basico? 8 Euro al mese. Sì, 7 Euro e 99 a casa mia fanno 8.

Dunque, due più due, mettiamoci anche che ieri tu avevi fretta, sei passato col rosso e ti è arrivata a casa una multa di 300 Euro.  E in quattro e quattr’otto lo stipendio non sta nel 730. Mi dici che ci sta? Che fai? Evadi?

Quanti soldi rimangono?

– Nessuno. Anzi, sono andato in passivo.

– Sì e lei fra qualche giorno andrà con un stronzo ignorante pieno di baiocchi. Capisc’?

 

Eppure questo discorso non funziona del tutto. Dare i redditi di cittadinanza non serve a niente. Mettere le toppe…

Ma mettiamo che tu, puta caso, come Chris Walken de La zona morta, sei un bravo insegnante, innamorato della tua donna. E tu e lei abbiate già stabilito il giorno delle nozze.

Ma fai un incidente pazzesco. E vai in coma.

Al tuo risveglio, come la vedi?

– Ah, la vedo solo qualche volta. Sta con un altro.

– Non parlavo di lei. Moralmente sei distrutto, economicamente pure peggio. Sì, nel film La zona morta, Chris ha il villino e campa con le ripetizioni private.

Ma è un film. Stephen King, fra l’altro, ha il villone. E ho detto tutto. Se Stephen scrive un libro horror, compra una macchina nuova al figlio. Se lo scrivi tu, ti fanno un TSO.

La realtà è ben diversa, bello mio. Tu il villino non ce l’hai e, con le ripetizioni, non solo non ti puoi comprare la casa bensì mi sa che presto ti sfratteranno. Eh sì.

Ci penseranno quelli di Destra a darti manforte? Ah, se sei nella merda è colpa tua?! Questo è il loro motto! Prova a dire una sola parola e ti sbattono in cura a far terapia di gruppo.

E poi vai di grappa! Alcolizzato perso. Altro che al galoppo!

Oppure quelli di Sinistra con la loro demagogia retorica? Hanno rovinato tutto con le loro utopie alla Bertolucci. Sì, Bernardo inneggiava all’amore, al godimento puro, alla libertà. Non col potere bensì col podere. Sì, la casa di Bertolucci, bellissima casa. Come in Beautiful.

– Perciò devo votare i 5 Stelle?

– No, vota per te.

– Che vorresti dire?

– Quello che ho detto. E smetti di compiacere il prossimo. Tanto, se vorranno fregarti, puoi essere pure premio Nobel.

– Sei un duro.

– Mi spiace contraddirti per l’ennesima volta.

Sono stanco. Delle chiacchiere, delle urla, delle belle parole. Delle fregature.

Fidati, amico. La fregatura non è una cosa da duri. È solo una rottura. Se non volete credermi e pensate che dica solo stronzate, mi sa che questa sarà la vostra faccia…

Pacino Dog Day Afternoon

 

di Stefano Falotico

 

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