Archive for August, 2012

“The fan” – Recensione omaggio a Tony Scott


20 Aug

 

Ossessione fanatica

Gil Renard saves the day…

La voce calda di Ferruccio Amendola è già “denirizzata” in Gil, in una lunga filastrocca sui titoli di testa intagliati in foto sportive d’epoca in bianco e nero, allineate al Tempo che l’ha erose negli abiti da “commesso viaggiatore” di Gil, anima persa d’una caotica America sul furgoncino di valigie senza speranza, “abbigliate” nelle “incravattate” bretelle d’una patologia da maniacale tifoso dei Giants e del suo idolo Bobby Rayburn, nuova stella da 40 milioni di dollari.

Gil, nei labili zigomi d’un De Niro “accoltellato” in smorfie orrorifiche da silente Babau della sua Notte più inquieta, fantasma senz’appariscenza di lillipuziana piccola borghesia anonima.

La vita, tempesta ondivaga d’illusioni, come un sogno che brillava armonioso in una giornata solare, quand’eri eroe vincente della fiamma nell’aurora d’occhi vivi(di) immortalati da un flash che li captava euforici nella gioia d’un attimo memorabile, che è l’intimo desiderio di tutto il viaggio, prima dei cheti crepuscoli che anneriscon l’anima.

Superbo De Niro, mimesi d’altri “folli” d’una battaglia persa col “baseball“, ove vigon regole in cui “obbedirsi” e adempier salvo fuoricampo che scroscino dardeggiando nell’applauso d’iridi non più assopite ma nel vitreo visibilio che le squaglia danzando ove i ciechi possan pulsar nel Cuore.

Maschera beffarda, che si scandisce e scolpisce in una degenerata pazzia che si coagula fra le sue rughe, la brizzolata e cortissima capigliatura d’argentea rasatura nelle “cornici” di labbra sottili e mobilissime, d’una contorsione agonizzante che s’inabissa, tetra, nel buio e lo sospira immolandolo a “virtù”, a grazia che sibili per cristallizzar anche la folgore morbosa d’una esistenza vinta, mai vissuta.

Maschera d’un Max Cady pacato che riemerge dal magma dell’impigrito “nylon” che ne offuscò la Luce, Bickle meno lucido dal tormento irriverente da clown con gli scatti nervici d’un collo dondolante quanto rigidissimo, del sudore che cola dalla fronte e (os)cura le ferite nella lama del coltello. Anche le sue, o le suture.

Autista senza meta dell’autodistruzione “programmatica”, “festoso” come i due leit-motiv in colonna sonora, nei fremiti carnali di Mick Jagger coi suoi “demoni” e Trent Reznor nell'”incularla” sfacciato & osceno. Esibizionista della sua spellata, ma forse profumata nudità.

Uno dei migliori Tony Scott, di veloce ritmo, “gergale”, con grandi lampi, anche fra le “piogge” di Dariusz Wolski, attori affidabilissimi e una vera star nascente per una sauna rossissima, Benicio Del Toro.

Film “titanizzato” nel neo ghignante d’un impareggiabile Bob(by).

Forse un capolavoro o una “stronzata” che però sazia.

(Stefano Falotico)

 

 

 

Tony Scott, il suo Cinema – Nel bene e nel male


20 Aug

Davvero sconvolgente. E chi se lo sarebbe aspettato?

Una notizia da sotto shock, davvero. Tony Scott, fratello di Ridley, sempre così preso dai suoi nuovi progetti e da un Cinema da alcuni amato per il postmodernismo virulento e da altri un po’ meno per il montaggio troppo frenetico “a ossatura zero” di psicologie, autore comunque di opere a loro modo importanti per la loro unicità. Caratteristica registica che l’ha contraddistinto nel bene e nel male, con alcuni picchi nient’affatto trascurabili. Si pensi alle sue ultime pellicole. Apprezzatissime dalle nuove esegesi cinefile, come Man on fire.

Tanto bollir in pentola per un Futuro che, oramai, non vedremo più.
Ciao Tony.

Pensiero:

Sì, Tony non era un “grande”. Ma non lo liquiderei così facilmente, sebbene alcune sue “pellicole” le ritenga insopportabili e mal digeribili. Non ho mai compreso il successo planetario di Top Gun, marcio edonismo “impuro” per ragazzetti “motorizzati” in sogni (anche erotici) da “aeroplanini”.
Qui elencherò quelle che, a mio modesto avviso, sono le sue opere più “sue”. Sì, a suo modo, in combutta col produttore Jerry Bruckheimer, ha imposto un “marchio di fabbrica”, iniziatore e riconoscibilissimo ai suoi film: montaggio sincopato, da “mal di mare”, storie spesso losche di vendetta da cavalli matti, parossismo delle battute sparate come mitragliatrici, etc.

L’ultimo boyscout: dinamico, ottimamente ritmato, eccessivo nei dialoghi, già un po’ tarantiniani, come dimostreranno alcune collaborazioni, non sempre accreditate, col genietto Quentin.
The fan, primo Tempo coinvolgente, poi degenera e perde la rotta, buttando forse al vento un j’accuse alla società fanatica, appunto, che poteva essere analizzato meglio. Morandini definì l’interpretazione di De Niro “superba”, come da suo Dizionario. Concordo, forse nonostante la qualità discutibile di The fan, un De Niro che, tolta qualche smorfia di troppo nel finale esagerato, fa centro e fa anche paura.
Nemico pubblico: una Conversazione anni ’90, con tanto di cameo autocitazionista di Gene Hackman.
Man on fire, appunto: discreto il libro, grande Denzel, sbanda parecchio, la butta in “grana grossa”, ma alcuni pezzi sono quasi storici.

Ritengo che il capolavoro di Tony Scott sia Domino, con uno strepitoso Mickey Rourke, uno dei suoi pupilli assieme, appunto, a Washington e Hackman.

Già, dopo la morte diventano tutti dei grandi artisti. Succederà perfino a Rocco Siffredi e “company“.
No, non credo che sentiremo la sua mancanza, e non ho mai amato i suoi film. Anzi, li disprezzo, puro analfabetismo dell’anima, commerciali alla massima potenza. Però, questo va detto, come hanno accennato altri, era un ottimo direttore di attori.

 


(Stefano Falotico)

Tony Scott muore a 68 anni, “apparent suicide”


20 Aug

 

Trovato morto il regista Tony Scott, il “meno” celebre fratello di cotanto Ridley.
Le cause, come sempre avviene in questi casi, sono d’accertare. Ma, al 99 per cento, si è trattato di suicidio.

Anzi, “certo”, come “rilasciato” dal solito biglietto d’addio, a “testamento funebre”. Tony dichiarava, nel seguente, la sua intenzione di farla finita.

Il “Corriere” ne dà notizia così:

Il regista e produttore britannico Tony Scott, 68 anni, fratello minore del più celebre Ridley, si è suicidato lanciandosi da un ponte vicino a Los Angeles. Lo rende noto il coroner della Contea. Non si conoscono, per ora, i motivi del gesto estremo: Scott ha lasciato un messaggio d’addio nel suo studio, ma il contenuto è riservato. Quello che è certo è che Scott è stato visto parcheggiare la sua auto, una Toyota Prius dove la polizia ha trovato un elenco di contatti, sul Vincent Thomas Bridge di San Pedro. Poi il regista si è arrampicato per superare le protezioni e si è buttato giù intorno alle 12.30 ora locale. Il suo corpo è stato recuperato in acqua dalle forze dell’ordine intorno alle 15. Secondo gli investigatori non c’è nulla che possa far escludere il suicidio, ma sarà l’autopsia sul cadavere a chiarire i dubbi. Tony Scott lascia la moglie Donna e i due figli gemelli.

 

Addio a Tony Scott
Corriere tv

L’esclusiva secondo “Daily Breeze”:

 

BREAKING: Film director Tony Scott jumps to his death from Vincent Thomas Bridge

By Art Marroquin Staff Writer
Posted:   08/19/2012 01:35:01 PM PDT
Updated:   08/19/2012 08:34:29 PM PDT

 

British film director Tony Scott, known for such Hollywood blockbusters as “Top Gun,” “Days of Thunder,” “Beverly Hills Cop II” and “The Taking of Pelham 123,” jumped to his death Sunday from the Vincent Thomas Bridge spanning San Pedro and Terminal Island, according to Los Angeles County coroner’s officials.

Scott, 68, climbed a fence on the south side of the bridge’s apex and leapt off “without hesitation” around 12:30 p.m., according to the Coroner’s Department and port police.

A suicide note was found inside Scott’s black Toyota Prius, which was parked on one of the eastbound lanes of the bridge, said U.S. Coast Guard Lt. Jennifer Osburn.

Scott directed Tom Cruise in “Top Gun,” one of the highest-grossing films of 1986, and worked with the actor again four years later on the hit “Days of Thunder,” which also featured his third and current wife, actress Donna Scott. The couple have twin boys.

Known for his trademark red baseball cap, Scott also directed “Beverly Hills Cop II,” starring Eddie Murphy, “Enemy of the State,” starring Will Smith and Gene Hackman, and “The Taking of Pelham 123,” starring Denzel Washington and John Travolta.

Scott and his older brother, producer Ridley Scott, were co-producers on the CBS dramas “NUMB3RS” and “The Good Wife.” The pair recently wrapped “Coma,” a four-hour, two-night medical thriller starring Ellen Burstyn set for release next month on A&E.

Los Angeles Police Department and California Highway Patrol joined city firefighters and the Coast Guard in searching the water for his body.

Cargo vessels moved at slow speeds through the east side of the Main Channel during the search, said Los Angeles Fire Department spokesman Brian Humphrey.

“It’s a dolorous task and we’re working to treat the deceased with the utmost dignity and respect,” Humphrey said.

Authorities used sonar equipment to track the man in the port’s murky waters and his body was recovered by a dive team around 4:30 p.m., Alva said. Scott’s body was taken to a dock in Wilmington and turned over to the county coroner.

One lane of the eastbound side of the bridge was closed to traffic during the investigation.

Erected in 1963, the 6,060-foot bridge links San Pedro with Terminal Island and rises 185 feet at its highest point above the Main Channel of Los Angeles Harbor. Many have taken their lives by jumping from the span.

 

 

 

Appare davvero inspiegabile questa “balzana” scelta di ammazzarsi. Proprio Tony, sempre intraprendente, che aveva annunciato che avrebbe girato presto il remake de I guerrieri della notte e che stava già preparando il seguito del suo Top Gun.

E poi, avete visto che donnone che è sua moglie?

Come si fa?

 

 

(Stefano Falotico)

“Stolen”, il Trailer


19 Aug

Un doppio Simon West. Regista “in sostituzione” di Stallone per I mercenari 2, e subito pronto con un altro actionStolen.

Naturalmente c’è “Lui”, Nicolino.

Ecco, a molti sta antipatico. Il classico tizio che, se entra in un bar, la donna “Tu mi stufi” ridacchia sotto i baffi “leccati” dal caffettino, porgendogli un “gentile”, appena celato “Quanto sei acido, figlio mio. Lavati un pochetto di più”.

Il bello di Nic è questo: la rozzezza, il menefreghismo assurdo. La persona che, per un sì e per un no, si alzerebbe da tavola, scaraventando tovaglioli e piatti e infilando la testa del “commensale” a lui poco gradito nei maccheroni, imbavagliandolo a suon di urla con la perentoria f(r)ase: “Mangia come parli, vedi di non stuzzicare i miei occhi da forchette all’arrabbiata! Altrimenti, il filetto al pepe verde, sarà tagliuzzato!”.

 

Sì, è come me, “afferra” la cornetta del telefono contro chi lo minacciò e “spara” un dritto devastante: “O mi lasci stare, o ti ammazzo, senza pensarci due galere!”.

 

 

Will Montgomery (Nicolas Cage) ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in carcere per essere stato tradito dopo una rapina il cui milionario bottino non è mai stato recuperato. Non appena ritornato in libertà, Will ha intenzione di lasciarsi il passato criminale alle spalle e ricostruire il rapporto con la figlia Allison (Sami Gayle). Viene però contattato dal vecchio socio Vincent (Josh Lucas), che ha da proporgli uno scambio. Vincent ha appena rapito Allison, tenendola a bordo di un taxi, e per liberarla chiede un riscatto di dieci milioni di dollari. Per trovare i soldi necessari, Will ha solo 12 ore di tempo durante le quali dovrà fidarsi del suo istinto e dell’altra sua ex compagna di rapine, la bella Riley (Malin Akerman), prima che per la figlia sia troppo tardi. 

 

(Stefano Falotico)

“The Last Stand”, il Trailer


19 Aug

Eccolo, ecco che bomba! Scwarzy col fucilone a far piazza pulita degli “scugnizzi”. Wow, musica per le mie orecchie. Senti com’echeggia lo sheriff!

 

Quando torna Lui, per dirla alla Tarantino, sono “cazzi”.

Guarda il ghigno, guarda come ti sussurra “Ti fotto!”.

 

 

Dopo aver lasciato la squadra narcotici della polizia di Los Angeles a causa di un’operazione pasticciata e andata a male, lo sceriffo Ray Owens (Arnold Schwarzenegger) ha lasciato la metropoli per trasferirsi nella piccola Sommerton Junction, dove si dedica alla lotta contro la piccola criminalità. La sua pacifica esistenza viene rovinata quando Gabriel Cortez (Eduardo Noriega), famoso narcotrafficante, evade in maniera spettacolare da un convoglio dell’Fbi. Con l’aiuto di una feroce banda di fuorilegge, capitanata dal gelido Burrell (Peter Stormare), Cortez si dirige verso il confine con il Messico portandosi appresso un ostaggio. Il percorso di Cortez prevede di far tappa a Sommerton Junction, dove lo attendono le forze di polizia di tutto lo stato, tra cui l’agente John Bannister (Forest Whitaker). In un primo momento reticente a farsi coinvolgere, Owens finisce con il prendere la situazione in mano e guidare le operazioni per fermare Cortez.

 

(Stefano Falotico)

 

 

Buon Compleanno (al) “Bob(by)” De Niro: meno 1 a 70, data fati(di)ca di tanto “egregio Signore”, anziano per i bambini, “integrale” ed eter(n)o nel sempre “Prossimamente”


19 Aug

Non tutti hanno 69 anni con due Oscar all’attivo del propria carisma di “radioattiva” po(po)larità.

Sì, dovete sapere che in data 17 Agosto, con “trenta” di differenza (sì, “misurando” par che a uno tiri nelle nere e a uno nella Nemcova), sono nati sia Sean Penn sia (il) Robert De Niro a cui, per “favoritismo”, regaleremo questa in onore al suo starsene “spaparanzato” nel “giardin” di Alice a “meravigliarla” quando non è l’anniversario del suo “concepimento”.

Se me lo concederà, lo sposterò anche altrove per intagliarla d’un più abbellito omaggio. Or che Ferragosto è (tra)passato, per me fu “traballante” e poco “ballato”, ma danzai ubriaco al “Bar del por(ti)chetto”, luogo celeberrimo ove una “servitrice” assaggia il profumo “alcolico” delle tua labbra, sporgendo il seno in “segno” di “perpendicolari” gratitudini alla “longitudine”, si spera più “longeva” possibile, dunque (im)potente, del tuo Sguardo “orizzontato” ove casca l’occhio di “Beato chi s’incunea, per un pigliamola godendo il più (al)lungo e pigiando”.

Breve digressione a “formato erezione”

Sì, sono irrimediabilmente uno stronzo. L’altra sera, una Donna “testò”, tastando più del “durevole”, quanto, se dalla mia testa non ne se ne cava un “buco”, dalla “sua” (s)cava solo il “mio”, che qualche volta se ne “accoda” tra “Un po’ qui e un po’ lì, basta che sia Piacere lilla”.

Nella mia “vita” tutte me “la” danno, senza badare a (s)conti dell’oste. Sì, non ho i soldi per cene a base di ostriche, ma “le” lastrico col mio “elastico”.  La celebre “fionda che sfonda”.

“Vergando” poi il mio sangue (d)eluso in diari esistenzialisti nei quali posso “rintanarlo” da poeta maledetto che nasconde molto “pene” i suoi “letti”.

Se Rimbaud mi fa un baffo, Sacha Baron Cohen mi taglia la “barba”, divertendomi con le sue pettinature.
Applauso!
1943, da non confondere con il “19-73” di James Blunt, perché Bob è dei seventies ed è a un passo dal 7 davanti allo zero.

Come dire, sette nani vanno con Biancaneve, “sbiancandola” del tutto.

E Bob va con Grace Hightower, “inseminandola” artificialmente. Sì, sebbene Robert sia stato un mandrillo, non può competere con quel che “fu” Anthony Quinn, detto il “mandolino arzillo”.

Ora, chi non conosce il mio amore “omosessuale” per De Niro, credo che sia un “eunuco”.

Su migliaia di miei scritti, l’80 per cento di essi verte sulle vertigini infatuate del suo “neo”.

In casa mia, ho perfino il testamento della morte di Bob, da Lui “autografato” in segno d’“interscambio”. Se ne frega, come abbiam appurato dalle sue amanti, del “razzismo”.

E mi tratta da (im)pari. Sì, oltre a VHS del periodo “fascista”, rilegati di copertina “marmorea” come l’Altare della Patria, ho numerose biografie “non autorizzate” in cui mi confessò, “generoso”, di come sul set di Ronin, fra un Jean Reno e uno Jonathan Pryce, un caffettino e una Polaroid alla Torre Eiffel, se “lo” dava a gambe per uno “scandaletto” sessuale con una “baronessa” che, anziché usar i sandali sui viali, con Lui si “saldò” di saldi, regalandogli attimi di felicità nella malinconia di Frankenheimer.

Mi parrebbe pleonastico scrivere memoriali e saggi “monografici”. Mi concentrerei, per l’occasione, sulle sue “bombate”. Ops, scusate, volevo dire “bobbate”.

Dichiarate e non…

Il clan dei Barker

Sì, pare che De Niro si sia “sverginato” con Shelley Winters, salvo “raccomandazione”. Il “grande” amore. Come Loretta di Cape Fear. “Identico”. Loretta gli spezzò il Cuore, Shelley “lo” lanciò nel firmamento.

Novecento atto I

Non tutti sanno che il nostro Berlinghieri, ben diverso da Berlinguer, girò la chiave con Stefania Sandrelli.

New York, New York

E qui, invece, fu fregato dal suo regista, Martin. Sì, Liza la diede allo scopritore del suo “talento”.

Innamorarsi

Nessuno dei due vuole confessare la verità, durante le interviste, a proposito di chi sia il migliore.

Robert De Niro: – Meryl Streep è la più grande attrice vivente.

Meryl Streep: – Rigiro i complimenti.

Quando c’è così disinteressato interessamento, c’è sempre stato un “innamoramento”.

Sì, il topo scovò i gatti.

Lo sbirro, il boss e la bionda

Ma davvero De Niro si è scopato Uma Thurman? Certo. In questo film c’è  anche una scena ai limiti dell’hard. Più esplicito di così…

Heat La sfida

De Niro è stato con quella gnoccolona di Ashley Judd? Senza dubbio, non si può “smacchiare”. Infatti, da me, tale capolavoro è stato rinomitato Heatil calore della (s)figa. Perché nel film se “la” fa il suo amico Val Kilmer, nella “re(g)ale…” altro che Amy Brenneman.

Nascosto nel buio

Elisabeth Shue. H in mezzo, che inghippo.

I migliori film di un anno “maledetto”, oserei dire “magro”


19 Aug

Quando l’Estate ammoscia, l’Uomo che non teme il suo calore, medita sulla stagione “uva passa”, mescolando la nostalgia ai “sudori”

Sì, i miei genitori sono “in “agitazione”. Dopo un “ingrassamento a pera”, causa “calmanti” per moderare gli stati di “alterazione perversa” della mia mente, dopo che mi furon “sottratti” per appurata “purezza” delle mie fantasie “bene-fiche”, il mio corpo non è più umano. Assomiglia tanto allo Skeleton di “He-Man”, tanto che lo specchio di 2 cm invidia i miei addominali, quasi di “carta vetrata” con sbalzi “bassi” d’un punteruolo per sette “lustri” di sfighissima.

“Trastullandomi” già in pigiama, abito poco “conveniente” e “contenitivo” quando le masturbazioni bussano alla “porta” (sì, sono tutte al mare, io amo il rozzo montagnoso), fra una che contatto per stimolar le eccitazioni e una che mi telefona per “attardarlo”, penso a quali film questo 2012 ci ha offerto.
E una lagrimuccia scioglie l’irruenza maschia d’una commozione femminile.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Carnage (2011)
    Polanski alle origini del kammerspiel “in famiglia”.
    Due coppie s'”accoppano”. Jodie Foster è intellettuale alla John Lennon, Christoph Waltz uno che dà le medicine ma rimane in mutande, con tanto di Kate Winslet ad “asciugarglielo”.
    L’unico che se ne frega è John C. Reilly, beatamente ubriaco nel “puttanaio” generale.
  2. A Dangerous Method (2011)
    La famosa malattia melanconica affascina tutti gli artisti, essendone Io il Maestro che ne soffrì con “idiozie” allaVon Trier.Detta come va detta, si chiama “suggestione”. Il resto è una Keira Knightley da mettere a novanta come il “buon” Jung sapeva bene.
  3. The Avengers (2012)
    Quando l’indole del supereroe decide che è giunto il momento per fottersi Gwyneth Paltrow a mo’ di Hulk, non c’è Capitan America che tenga. Se poi aggiungiamo l'”occhio di falco” sulle vedove nere, fate un po’ voi.
    Sì, ci son molte frecce a quell’arco, e il da(r)do è tratto.
  4. Hugo Cabret (2011)
    Mai perdere i sogni. Lo sa Ben Kingsley che prima curò DiCaprio nell’isola Shutter, e poi diede spettacolo, come me.Dite a quella screanzata di lasciarmi “accecare” la Luna.
  5. This Must Be the Place (2011)
    Sì, come questo Sean Penn, sono un pagliaccio vero.A te che frega nazista? Ti “spoglio” vivo.
  6. Killer Elite (2011)
    Mai dare del “vecchietto” a De Niro.Uno che, come il sottoscritto senza “nocche” sulla tua “linguaccia”, spunta da dietro l’angolo e ti riempie di pugni al motto “Ora, stai zitto panzone!”.
  7. The Double (2011)
    Cassio sono io, e ora ti fai i cazzi tuoi, scemo!

Sette grandi attori tranne uno (indovina chi?), ma personaggi di merda


18 Aug

 

Sono scontroso, sì, con me stesso. Il mio amico peggiore.

 

L’Uomo in (scalda)bagno, ogni mattina, a meno che non sia come me, che mi lascio andare un tanto a settimana, si rade il “barbino”, “occhiolineggiando” allo specchio e spesso “immaginandola” anche quando è inevitabilmente un cesso.

Se Jim Morrison, di citazione famosa, dichiarò che il suo specchio non mente mai e non lo pigliava in giro quando piangeva, Stefano Falotico sa che il suo riflesso gli “dà” il cinque, in un complice: “Gli altri battono la fiacca, tu batti ogni figa”.

Sette “uomini” che (non) vorrei mai fossero “miei”.

Applauso!
Spoiler: chi è l’attore di merda, a prescindere dal personaggio?

Aiutino: sulla rivista “Ciak”, quando vinse l’Oscar per Via da Las Vegas, scrissero che non se “lo” meritava, ma era giovane e sarebbe cresciuto.

Infatti, dall’Academy Award è tornato a zoccole.

 

Cuore selvaggio Bobby Peru… Willem Dafoe, nonostante l’innegabile bravura, fa un po’ schifo. Questo va detto. La signora Giada Colagrande, comunque, pare che apprezzi il suo ghigno di denti storti.
Mah, il “mistero” delle donne che, come Laura Dern, amano il peggio del maschio.

Il cattivo tenente Il fisico c’è sempre stato ma, caro Harvey Keitel, la faccia abbisognava di varie chirurgie.
Ora, se a un bambino capita fra le mani il suo lieutenant, potrebbe farsi monaco… E non cambierà idea neppure se scendesse Cristo dalla croce.

Face/Off Castor Troy, criminale che va a troie, “patatone” per amplessi in aereo, semistupratore di vergini del coro della chiesa.
All’improvviso, cambia in John Travolta. E diventa più bravo a letto. E anche un ottimo attore. Sì, Nic è bravo a recitare quando assume le sembianze dei “ballerini”.

Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere Ecco, io non darei molto retta a Woody Allen, parafrasando Totò.

– Lei, di Sesso ne capisce quanto Mia Farrow.

Woody: – Falotico, come si permette? Eppure, non ha tutti i torti. Da cosa l’ha intuito?

– Dalla faccia.

Heat La sfida – Lei, è un Uomo affascinante? Che lavoro fa?

– Il “libraio”.

– Guarda Neil che t’ho “sgamato”. Era una domanda di circostanza. Con quel neo, sei bravo solo come “ladro”. Però, credo che stanotte “spingerai” lo stesso. Sì, “incriminami”. “Incrinala”.

Il petroliere Un mezzo Cristo, dal nulla, s’arricchisce e comincia a spaccare il culo a tutti, compreso il figlio che, giustamente, gli sbatte la porta in faccia.

Un Daniel Day-Lewis “identico” a My Beautiful Laundrette.

Rocky Adriana: – “Rocco”, non capisco l’origine dei tuoi mali.

Rocky: – “Carezzando”, potresti “risollevarmi”.

Non tollero chi non si adatta a me, essendo mille anni Luce(nte) oltre la superbia delle sciocchezze, di nascita cosmogonico e non inglobabile


18 Aug

Uno scemo vuole sapere come ho conquistato una Donna di tre chilometri di gambe, standomene “fermo” in pantofole.

 

La ragione è presto spiegata, tale missiva, un missile potentissimo allo scioglimento dei suoi nervi “saldi”, accaldati d’un “motivetto” latino accoppiato al mio “abbaiabile”:

Mi lasci esterrefatto ogni volta che poso il mio Sguardo sulle tue foto. Incanti d’una Bellezza stordente, che spoglia via macchie ipocrite per cui la gente ogni Giorno vive e s’azzanna in lotte fameliche divorandosi a vicenda, “urlando” in silenzio e nutrendo odi reciproci a base di cattiverie, pettegolezzi meschini, inezie con cui s’abbigliano, “mostruofic(c)candosi” a vicenda, dilaniando le viscere in fetidi pudori che (s)confessan in bagni smacchiatori di “cenacoli” orgiastici a divinità di plastica compiacente la loro pelle già “cremata” e incenerita su soffici manti “cheti” quanto “generosissimi” di slabbrate reciproche a bruciar ogni odor di sé, lì a guaire, a miagolar “carezzevoli” di canini che accontentan quanto lo scontento che azzuffa, “mise il dito” omettendo il piedino, “spalanca” ma lascia a bocca aperta di denti gialli, fritti d’una padella mai sazia d’“olio”, in cene viziose di carnalità “fruttuose” mascherate dietro “lavori” che ne co(m)pran il porcile da sfruttatori.

Se leggerai queste parole, sarai mia in men che non si “tiri”.

Firmato il Conte Dracula, uno che “lo” racconta prima che tu possa “ve(n)derlo”. Un Uomo “al sangue”, che vive sul monte ove piglia a schiaffi il 90 per cento dell’umanità quando scende in città a dar “manforte” ai colli per cui gocciolar d’“amore”.

Come ti amerò Io, neppure l’idraulico d’ogni fantasia femminile.

Sì, la mia strategia è imbattibile. C’è chi ripara le tubature, fra un rubinetto che perde e il rossetto di lei sbavato, e c’è chi spinge su “YouTube” con la bava del mio occhio sinistro, già lì in te di mellifluo rizzarlo.
Su quel “portale”, potrai ammirarlo in tutta la sua grandezza
.


Risposta: – Sei un provocatore, le mie foto non erano così provocanti.
Controreplica “supposta”, già “piazzato bene”: – Sì, ma non possiamo fare troppo tardi, stanotte. Ci sono i soliti “scassaminchia” a cui pisciar in testa, come da pipistrello per cui nacqui. Attenta a non spomparmi, altrimenti poi non farà il suo “dovere”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. I mercenari 2 (2012)
  2. Bullet to the Head (2012)
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  4. The Master (2012)

“Bullet to the Head”, il Trailer


17 Aug

 

 

Proprio nel Giorno dell’uscita de I mercenari 2, il mitico Sly debutta con questo Walter Hill d’annata.

 

Jimmy Bobo ha passato tutta l’esistenza ai margini della legalità come sicario professionista, muovendosi di soppiatto tra le vie di New Orleans, quando il misterioso assassinio del suo partner lo porta a dover unire le sue forze a quelle di un poliziotto di New York, mosso dalla rabbia e dalla voglia di vendetta nei confronti di chi gli ha ucciso il collega che lo affiancava. Sacrificando anche le loro vite private, i due si troveranno invischiati in una torbida e complicata faccenda che li porterà fin dentro ai corridoi delle stanze del potere di Washington. 

 

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)